20 Giorni - Friends

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A Buggy si stanno letteralmente congelando le chiappe.

Si è dato appuntamento alle otto con quella marmaglia di avvocati, ma le otto sono passate da un bel pezzo e lui è l'unico cretino ad essere arrivato in orario. Il fatto è che a Buggy, tra le varie cose, non piace essere un ritardatario e non sopporta le persone che scelgono un orario e poi si presentano ore dopo accampando scuse che non stanno né in cielo né in terra.

Tira su con il naso, ormai divenuto un pezzo di ghiaccio rosso, e sfrega le mani l'una con l'altra sperando di ricavarne un po' di tepore; non sente nemmeno più i polpastrelli delle dita. Si passa una mano intorpidita fra i capelli, tenuti sciolti per l'occasione, e sospira affranto pregando che quella combricola di pazzi si presenti al più presto.

Una mano possente gli si poggia sulla spalla; Buggy spaventato fa un balzo sul fianco.

Un uomo dai capelli biondicci e i lobi delle orecchie tremendamente allungati lo sta fissando, mezzo volto seppellito in una sciarpa bianca.

<< Sono in ritardo? >> gli domanda l'uomo con confidenza, quasi si conoscessero da una vita intera.

<< Mi scusi, ma lei chi è? E cosa diavolo vuole? >>

<< Sono Enel >>

<< Enel chi? >>

<< Ma come chi? L'amico di Shanks >>

<< Io non l'ho mai vista >>

<< Ero alla festa, hai presente? Quella dove è stato licenziato >>

<< Ah. E cosa ci fa qui? >>

<< Ma che domande sono? Sono qui per vedere il fallimento dipinto sul volto del mio "caro" amico >>

<< Sarà ... >> borbotta infine Buggy, una volta capito che non sarebbe riuscito a liberarsi di quel tizio neanche provandoci. In effetti però ha un'aria vagamente familiare.

Dopo un abbondante quarto d'ora, tempo in cui Enel fa conversazione praticamente da solo, ecco che vengono raggiunti di corsa dagli altri: Yasopp agghindato come stesse andando ad una cena di lavoro, con la cravatta talmente stretta che Buggy ha quasi il timore che possa soffocarlo da un momento all'altro; Benn con la solita espressione glaciale stampata sul viso e una sigaretta già iniziata tra le labbra; Lucky, con la fronte imperlata di sudore nonostante le basse temperature e infine Rockstar, vestito come se stesse andando a fare una passeggiata nel parco.

<< Avevamo detto alle otto >> prende a lamentarsi immediatamente Buggy << E sono quasi le nove >>.

Yasopp si fa avanti con la mano alzata ad indicare che la colpa del ritardo è sua, le labbra sono increspate in un sorriso forzato e per nulla convincente.

<< Sono mortificato. >> dice, con un sussurro << Ma ho avuto un problema serio con mia moglie. Non è molto contenta del fatto che ho dovuto rimandare il nostro incontro per poter venire qui questa sera, e non è nemmeno felice che io non mi prenda cura di nostro figlio a dire il vero. Così mi ha sganciato una notizia bomba e insomma, ho avuto bisogno di un attimo per riprendermi dallo shock >>

<< Che notizia? >> domanda immediatamente Enel, curioso come una comare al mercato.

<< Mio figlio, Usopp. Dovrò tenerlo con me, per un mese intero. Trenta giorni. E non solo, il moccioso inizia il college. Devo comprargli l'occorrente immagino, e pagare la retta >>

<< Ma quindi Usopp verrà a stare in città! >> esclama Rockstar, battendo all'amico una sonora pacca sulla spalla.

<< Già. Arriva domani. Io non ce la posso fare. >>

30 Giorni [ShanksxBuggy]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora