3 Giorni - Going Back To The Start

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Questa sera il Kamabakka è affollato. I tavolini sono quasi tutti occupati e l'atmosfera che aleggia nell'aria e che accompagna i tanti avventori è allegra e ridanciana. Tutti sembrano in balia del divertimento più assoluto: ci sono urla, canti, danze buffe, partite a biliardo giocate senza seguire le regole e partite di strip poker giocate con molto strip e nulla del resto.

Shanks e compagnia occupano uno dei tavoli, come hanno fatto tante volte prima di questa, e brindano tutti insieme alla relazione romantica del rosso, che finalmente, dopo mille peripezie, ha preso piede. Brindano al suo nuovo lavoro e a quell'espressione felice e da ebete che da giorni ormai non lascia il suo viso.

E'alla sesta birra Shanks, e per la prima volta in vita sua non trova nulla di cui lamentarsi. Ora che accanto a se ha Buggy sa che qualunque cosa accada, anche la peggiore, una volta tornato a casa,troverà ad attenderlo la persona che ama.

Beve un sorso di birra con gusto, si pulisce la bocca dai residui di schiuma e poi quel pensiero, che arriva come un fulmine a ciel sereno: lui e Buggy devono andare a vivere insieme.

Prende di impulso il proprio cellulare, tutto intento a mandare un messaggio al clown per informarlo della suddetta idea, poi però ci ripensa e lo rimette a posto, nella tasca dei pantaloni. Ha ancora abbastanza buon senso da rendersi conto che forse, una decisione così importante, non va presa alla leggera ma valutata attentamente,magari senza l'influsso dell'alcol al cervello.

A  pensarci bene potrebbe anche chiedergli di sposarlo, senza troppi preamboli, se solo avesse un anello e non puzzasse di formaggi francesi, sudore e birra economica.

Shanks sa bene che lui e Buggy si conoscono da poco, ma il tempo per lui è qualcosa di relativo. Una volta, in uno dei suoi momenti di estrema noia, aveva rubato dalla libreria personale del suo ex capo, Gol D.Roger, un libro di un certo Platone, e ne aveva letto con scarso interesse un testo, che blaterava di cose come la ricerca dell'uomo di un'anima gemella a lungo perduta. Ecco, Shanks ora sa di averla trovata, quell'anima gemella.

Con un sorriso pieno di consapevolezza, guarda uno ad uno gli amici in sua compagnia: c'è Lucky, che preferisce come al solito mangiare anziché chiacchierare, che è ignaro del fatto che Shanks sa perfettamente che è stato lui a farlo licenziare; c'è Benn, uno stuzzicadenti in bocca e un calice di vino in mano, che dopo quella loro rimpatriata ha appuntamento con la sua cameriera; c'è Rockstar,che è completamente andato e ora passa il tempo a fissare con ostinazione una crepa alla parete sciorinando insulti a caso; c'è Yasopp, che si guarda attorno con fare scocciato perchè ha dovuto portarsi dietro il figlio, che ha bevuto forse un bicchiere di troppo e che ha confuso uno sgabello in legno con un cameriere; c'è Usopp,che ha l'aria smarrita di chi sa di essere fuori posto, che scuote la testa quando il padre gli mette davanti un bicchiere di birra quasi vuoto, che rifiuta gentilmente le avance di qualche travestito del locale.

<<Oi, alla fine l'hai vinta sul serio quella scommessa >> esclama Yasopp, interrompendo il flusso di coscienza di Shanks e facendolo tornare con i piedi per terra.

<<Io credevo che avresti fallito Shanks, e anche miseramente. Un po'come in tutte le cose della tua vita >> fa eco Lucky, con la bocca piena.

<<Sta un po' zitto, Lucky. >> risponde Yasopp a tono, prendendole difese dell'amico << Almeno Shanks è ancora in grado di passare attraverso le porte senza doversi girare di fianco >>

<<Per lo meno Lucky una relazione c'è l'ha, anche se malsana. Quella con il cibo. Tu non hai nemmeno più quella, e sei sempre solo come un cane >> si intromette Benn, freddo come un ghiacciolo.

Shanks scoppia a ridere in mezzo a tutto quel trambusto. Ultimamente ha passato molto del suo tempo in compagnia di Buggy, trascurando un poco gli amici. Non deve mai dimenticarsi di loro, si ripete mentalmente, perchè passare le serate in compagnia è maledettamente divertente.


Usopp, glielo si legge in faccia, vorrebbe trovarsi da tutt'altra parte. Il padre e i suoi amici hanno smesso di considerarlo già al secondo boccale di birra, motivo per cui decide di farsi un giro per il locale in solitudine, con in mano il suo succo di frutta.

Non gli riesce di non notare una bellissima ragazza, importunata anche lei da un vecchio, che se ne sta sola al bar, le lunghe gambe accavallate, a sorseggiare quello che all'apparenza sembra un Martini.

Con finta aria spavalda, Usopp le si avvicina, fingendo di essere il suo accompagnatore, cercando di levarle di dosso il pervertito di turno,e quando questo si allontana, Usopp la vede tirare un lungo sospiro di sollievo.

A guardarla meglio, Usopp si rende conto che è una delle ragazze più belle che ha mai avuto modo di incontrare: occhi grandi color dell'oro, lunghi capelli aranciati, lineamenti fini e delicati e corporatura snella ma formosa. La cosa che però lo fa sentire peggio è la consapevolezza di non esserne minimamente attratto.

<<Mamma mia, erano ore che quello continuava a provarci >>esclama lei, scostandosi dal viso una ciocca di capelli. Ha uno strano accento, molto marcato, ma la sua voce è gradevole e grintosa. << Grazie per averlo allontanato >> dice ancora, rivolgendo ad Usopp un sorriso smagliante.

<<Figurati >> risponde lui, imbarazzato. << Non ho fatto nulla di che >>

<<Mi hai aiutato, non mi sembra affatto niente. A proposito, io sono Nami. Ti va per caso di sederti qui con me? >>


Al tavolo del rosso nessuno ha notato l'assenza di Usopp e la conversazione è proseguita indisturbata, sfociando in una gara di bevute tra Yasopp e Lucky con in sottofondo la voce gracchiante di Rockstar intento ad intonare un canto tirolese.

<<Ragazzi, se ci fosse stato il MIO fidanzato >> inizia Shanks,calcando per bene la penultima parola, così, per far capire bene che Buggy non è più sul mercato. << Avrebbe detto qualcosa come"sei così single e solo che quando leggi sulla busta del cibo precotto due porzioni ti metti a piangere" >> per poi scoppiare a ridere da solo.

Alla sua risata si uniscono ben presto anche tutti gli altri, tranne il destinatario della frecciatina, che prende a mormorare parole incomprensibili sottovoce.

<<Ad ogni modo, inutile negare che quest'uomo ha vinto la scommessa >>bisaccia Rockstar, prima di crollare con la testa sul tavolo,battendo la fronte.

<<Secondo voi è morto? >> domanda Shanks, preoccupato.

<<Sta benissimo. Respira, vedi? >> risponde Yasopp, prendendo poi a fissare il rosso con intensità << E quindi ti devo tre carrelli di birra, mio caro >>.

Shanks scuote la testa con veemenza, e siccome è abituato ad essere più ubriaco che sobrio e risente meno degli altri degli effetti dell'alcol, ha ancora la forza per formulare frasi coerenti e profonde << Non voglio nessun carrello di birra, grazie a questa scommessa ho conosciuto Buggy, e questo è l'unica ricompensa che desidero >>

<<Sei così innamorato >> bisaccia Rockstar,  riprendendosi improvvisamente dal coma e facendo quasi venire un infarto al povero Shanks per lo spavento.

Il fatto è che è strano vedere Shanks così tanto preso da qualcosa,di solito il suo interesse verso persone e oggetti scema nell'arco di un paio di giorni, adesso però sono ventotto i giorni in cui Shanks non fa che parlare di Buggy.

All'affermazione dell'amico, il rosso sorride.

<<Si >> dice con serenità << Si, è vero >>

30 Giorni [ShanksxBuggy]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora