30 Giorni - Error 404: Not Found

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<< Non ce la faccio ragazzi, ho seriamente bisogno di caffè. Qualcuno me lo inietti direttamente in vena, per favore >>

<< Sei scemo? Se te lo somministriamo per via endovenosa finirai in un abisso ben peggiore di quello del dopo sbronza, quello della dipendenza da caffeina, e il cielo solo sa quanto tu debba smetterla con le dipendenze >>

<< Perché non fate come me? Se mangiate passa sia il sonno che il mal di testa >>

<< Lucky, il tuo è un consiglio di merda. Se mangio mi rovino la linea e divento come te >>

<< Ma quale linea e linea, sei uno scheletro ambulante. E poi è inutile che fate tante prediche, tu Yasopp ti ubriachi tanto quanto Shanks e se non fosse per tutte le volte che vomiti a causa delle sbornie che ti prendi saresti un bidone come Lucky >>

<< Ragazzi, non mi sembra il caso di continuare ad infierire sul peso di Lucky, poi si intristisce e inizia a darci dentro con la cioccolata >>

A Lucky in realtà poco importa di cosa i suoi amici pensino della sua forma fisica, lui si piace così com'è e tanto basta. E poi, è un crimine così grave adorare il cibo? Lucky pensa che la gente dovrebbe smettere di preoccuparsi tanto del peso forma, dopotutto si vive una sola volta nella vita e tanto vale farlo bene godendosi tutti i piaceri che essa offre.

I quattro sono seduti ad uno dei tavolini della mensa del palazzo di giustizia, all'ora di pranzo, con davanti un bicchiere stracolmo di caffè per ciascuno e uno scarso senso dell'appetito, fatta eccezione per Lucky.

Se la sera prima festeggiavano allegri e spensierati con boccali di birra, questa mattina sono tutti mogi e spenti, lo sguardo tirato e profonde occhiaie sotto gli occhi.

Benn, come suo solito, è l'unico che ancora non ha aperto bocca e preferisce starsene con la testa poggiata mollemente allo schienale della sedia, lo sguardo – un vero mistero sotto gli occhiali da sole - rivolto al soffitto, come se nessuno si fosse accorto che sta dormendo da almeno mezz'ora.

Yasopp, la testa poggiata al palmo sudaticcio della mano, in un momento di sonnolenza improvvisa finisce quasi per finire con la faccia dritta nel purè del suo piatto.

Rockstar elenca possibili metodi di suicidio che gli impediscano di tornare a lavoro.

<< Non ditemelo, avete fatto di nuovo baldoria e adesso siete reduci da una sbornia, di nuovo >>.

Quel tono saccente può provenire solo da una persona, una persona che la combriccola considera come la più fastidiosa ed irritante nell'universo, una persona che senza avere il benchè minimo consenso prende a sedersi con loro, le braccia incrociate al petto e lo sguardo di disapprovazione di chi crede, erroneamente, di avere capito tutto della vita.

Lucky alza gli occhi al cielo, senza però smettere di mangiare; Yasopp invece sta sulla difensiva quasi fosse un gatto a cui stanno minacciando di invadere il territorio. L'unico a cui pare non interessare nulla è Benn, ma lui è perso nel mondo dei sogni e quindi non conta.

<< Sono tremendamente dispiaciuto che tu debba vederci in questo stato >> ghigna Yasopp, dando un palese tono ironico e orgoglioso all'incipit del suo discorso. << Ti prometto che smetteremo di bere, non appena i lobi delle tue orecchie saranno tornati ad una grandezza normale >>

Quell'essere fastidioso, che di nome fa Enel, inarca un sopracciglio come a volerlo invitare a sfoderare altre delle sue battute evidentemente pietose ma, fatta eccezione per il vezzeggiativo con il quale è solito riferirsi a loro – esser inferiori –, non proferisce altro iniziando piuttosto a sbucciare con calma un grande mandarino.

30 Giorni [ShanksxBuggy]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora