18 Giorni - Relationship Problems

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Angolo autrice: 

Ciao a tutti, sono tornata con un nuovo capitolo. Scusate se non aggiorno da un po', ma la puntualità non è il mio forte. Vi lascio alla lettura e grazie per la pazienza :)


Quando Buggy sente il cellulare vibrare, si trova nel retro del suo locale, intento a stendere in maniera uniforme un nuovo strato di cerone sul viso. Il messaggio è di Shanks e Buggy lo legge con le mani che tremano incontrollate. E' un invito quello, ad andare al cinema lì vicino assieme.

Il clown è ovviamente sconvolto. Continua a fissare lo schermo del dispositivo in uno stato di shock totale. E' qualcosa che non si aspettava accadesse tanto in fretta ma il messaggio non mente. Shanks lo vuole vedere, vuole uscire con lui.

Le dita iniziano a battere sulla tastiera digitale per formulare una risposta: ci prova una volta, poi due, una terza, ma ogni volta è costretto a cancellare tutto e a ricominciare.

Nervoso, sull'orlo di una crisi, scaglia il cellulare contro il muro, forse con troppa forza, e quello, cadendo a terra con un tonfo, si apre in tre parti distinte.

L'istinto di Buggy è quello di andare subito a recuperarlo. Lo ha comprato da poco, ma ha perso la garanzia e teme di averlo danneggiato in maniera irreparabile. Lo rimette insieme, tenta di riaccenderlo, ma quello pare morto stecchito, senza contare che lo schermo è scheggiato in più punti.

<< Buggy, sta calmo >> dice, a voce alta, << Non è colpa tua. E' colpa di Shanks. Se lui non avesse mandato il messaggio, io non avrei distrutto il telefono. Sono la vittima io, non il carnefice >>. Continua a ripeterselo un paio di volte, il tempo di calmarsi.

Il problema più grave, oltre al fatto di non poter più rispondere a Shanks ovviamente, è che ora non ha più nemmeno modo di contattare Von-Chan per fargli sapere della novità, e stressarlo fino alla morte chiedendogli consigli amorosi che poi non metterà in pratica.

Deve assolutamente comprarne uno nuovo al più presto, anche se questo significa andare a pescare i soldi direttamente dal barattolo per l'emergenza "cioccolato". Quando poi sarebbe stato depresso non avrebbe più avuto spicci per rimpinzarsi di cacao e schifezze ipercaloriche ma poco importa, rispondere a quello sbruffone di un cameriere monco ha la priorità assoluta.

Certo, potrebbe anche fare una capatina veloce al ristorante e parlargli faccia a faccia, ma si vergogna troppo e ha paura che finirebbe con il combinare un disastro irreparabile, quindi accantona l'idea in un oscuro angolo della sua mente; oppure potrebbe fingere di non aver letto il messaggio, rinunciando alla ghiotta opportunità di andare ad un appuntamento, nella speranza che quello sciocco non demorda e decida di invitarlo ancora.

<< Forse dovrei fare un corso di gestione della rabbia >>

Continuando a domandarsi il perché abbia fatto qualcosa di così stupido, e senza alcun motivo per giunta, si affretta a tornare alla sua postazione dietro il bancone, e non fa nemmeno in tempo a prendere in mano lo straccio, che la porta del locale si spalanca con un botto e fa il suo ingresso un uomo che Buggy ricorda vagamente di aver già visto, ma non abbastanza da sapere dove.

Ha i capelli biondi, molto corti e acconciati in maniera bizzarra – ma chi è lui per giudicare? -, due occhi di un azzurro glaciale e indossa un completo firmato Armani talmente pulito da sembrare essere appena uscito dal negozio. Sul mento ha un leggero accenno di barba.

I due si scambiano un'occhiata fugace, poi il nuovo arrivato prende posto su uno sgabello e ordina qualcosa di alcolico che lo aiuti a superare la giornata. Buggy perciò, versa in un bicchierino da shot il primo alcolico che gli passa sotto mano, e lo sconosciuto lo trangugia senza nemmeno chiedere cosa sia.

30 Giorni [ShanksxBuggy]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora