19 Giorni - Halloween

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E' il giorno di Halloween, ma a Shanks non serve nessun travestimento dato che, non avendo chiuso occhio nemmeno per un momento quella notte, non solo assomiglia molto ad un morto vivente, ma sente di averne pure l'umore. Quelle poche ore che avrebbero dovuto essere dedicate al meritato riposo sono volate con la stessa velocità con cui un campione olimpico avrebbe percorso la gara dei cento metri piani, e quando la sveglia si è decisa a suonare si è reso conto di aver trascorso la nottata insonne.

Il risultato è che ora si ritrova con due occhiaie che farebbero invidia anche al più asiatico dei panda, e un paio di borse sotto gli occhi talmente enormi che al confronto quelle della spesa di Lucky dovevano sembrare minuscole.

Pensa di nascondere quello scempio sotto un paio di occhiali da sole smessi, ma poi si ricorda che è giorno, e che Sanji non approva l'uso di nessun oggetto personale sul lavoro, è già tanto che ha concesso a Zoro di tenersi i suoi orecchini nonostante il cuoco li ritenesse pacchiani e fuori tema con il ristorante.

Sospirando si rende conto di poter fare ben poco per la sua faccia, per cui esce di casa in fretta per raggiungere il posto di lavoro, nettamente in anticipo, cosa che sconvolge tutti i dipendenti. Non aveva nulla da fare comunque, dunque perché non andare ad aiutare con la messa a punto delle decorazioni?

<< Hai un aspetto orrendo >> constata Sanji vedendolo, accendendosi una sigaretta.

<< Non ricordarmelo, per favore >>

Shanks non capisce come mai il cuoco e proprietario di un ristorante pluristellato come il Baratie tenga tanto a festeggiare un evento come Halloween, ne riesce a capire questa sua assurda idea di volerli far lavorare tutti in costume, ma Sanji è il suo capo e quello che lo stipendia quindi farsi domande inutili, si dice, è irrilevante e faticoso.

Intorno a lui ci sono un sacco di persone travestite da lupi mannari, streghe, vampiri, mummie e mostri dalla forma bizzarra: l'unico ad essere rimasto tale e quale - fatta eccezione per se stesso, ma lui il costume lo ha, è solo molto, molto realistico da sembrare un abito da tutti i giorni - è Zoro, che pare completamente disinteressato alla festa.

Avvicinandosi però, Shanks nota che sul collo e sul volto ha disegnate delle sottili cicatrici, forse un patetico tentativo di imitare un Frankenstein.

Sanji invece, radioso come suo solito, gli occhi ambrati grazie alle lenti a contatto, canini aguzzi e sangue finto che sgorga dalla bocca, imita al meglio delle sue capacità un membro della famiglia Cullen, mentre informa i dipendenti quale sia il menù del giorno.

Ovviamente anche i piatti saranno in tema Halloween e costeranno molto meno del solito in quanto il cuoco ha voluto creare qualcosa che sia accessibile a chiunque.

Gli addobbi spaventosi, le zucche intagliate su tavoli usate come porta candele, dipendenti travestiti da mostri e persone comuni, un'accozzaglia di novità che Sanji ha introdotto solo di recente e per chissà quale motivo.

Shanks si immagina mentre da appuntamento a Buggy lì, per stare assieme a tutti loro, ma sa perfettamente che la cosa non è possibile perché entrambi devono lavorare e, se anche il clown riuscisse a liberarsi, di certo lui non potrebbe farlo e finirebbe per doverlo ignorare tutta la serata.

<< Oi, rosso, hai capito? >> la voce del ventenne riporta bruscamente Shanks alla realtà, che si ritrova ad annuire, ancora assorto.

<< Si, certo >> dice, ma in verità non ha sentito mezza parola.

Nella sua mente non ci sono altro che capelli celesti e frasi non ancora dette.

Yasopp non è mai stato un fan di Halloween, si potrebbe dire che lui, quella festa, la odia a morte, e non solo perché la ritiene una delle ricorrenze più inutili del calendario, ma anche perché come ogni anno è costretto a comperare valanghe di caramelle ipercaloriche per quei dannati bambini urlanti; l'unica volta che ha provato ad evitare tutta la tiritera dell'essere citofonato, si è ritrovato con la casa totalmente ricoperta di carta igienica. Quello è stato il giorno in cui si è ripromesso che, anche a costo della propria vita, non avrebbe mai più separato le manine umidicce di quei mostriciattoli dagli involucri colorati delle caramelle.

30 Giorni [ShanksxBuggy]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora