Il corsaro Henry Morgan invade l'isola di New Providence nel 1688 e con la benedizione della regina d'Inghilterra ne diventa governatore.
Sono passati vent'anni da allora e ormai nell'intera baia la pirateria regna sovrana. La popolazione è per tre quarti appartenente a questa losca categoria di persone e i loro gesti passano inosservati davanti alla legge. Lo stesso governatore, un tempo un corsaro di fama, manda avanti la sua striscia di terra in mezzo al mare grazie al commercio illegale e pare che la cosa, da anni, non dia fastidio a nessuno.
Dunque, laddove un sottile strato di sabbia copre le strade malfamate e l'aria è impregnata di odori tutti differenti, lontano dal centro cittadino c'è un'oasi di pace, una tenuta immersa nel verde della folta vegetazione che sembra essere l'ultimo angolo di civiltà rimasto su quell'isola corrotta.
Qui il governatore ha tenuto la sua unica figlia, nata e cresciuta sull'isola e ignara del mondo al di fuori di essa. Si faceva chiamare Gwen e senza paura vagava sulla spiaggia gremita di loschi ceffi soltanto per stare vicina al mare.Il mare. Un qualcosa di profondo la legava ad esso; qualcosa che era stato sepolto nella memoria di una bimba innocente, tanto tempo prima, e che presto sarebbe salito a galla.
Sulla spiaggia c'era uno scoglio in particolare e da anni tutti sapevano che era il suo scoglio: si sedeva sotto il sole senza aver paura che un'onda le bagnasse uno dei suoi bei vestiti e guardava l'orizzonte, i vascelli ormeggiati nel porto, i gabbiani e la spuma delle onde; seguiva l'andirivieni dei mercanti, le risse tra filibustieri, osservava prostitute uscire dalle tende e cuochi cucinare per intere ciurme. E bene o male tutti la conoscevano e rispettavano, aveva addirittura amici tra di loro.
Per quanto suo padre avesse tentato di tenerla al sicuro da quel mondo ogni tentativo era risultato vano e ormai anche lui non badava più a tutto ciò. In realtà era a lei che non badava più ormai tanto che la ragazza non ricordava quando era stata l'ultima volta che questi l'avesse guardata, carezzata, baciata e protetta come solo un padre dovrebbe fare.
Aveva diciassette anni nell'anno 1705 e quella mattina di giugno indossava un grazioso vestito di lino bianco con lacci verdi a stringerlo in vita e sulle spalle, leggermente a palloncino. Era semplice e comodo, un abito abbastanza povero rispetto a tutti gli altri e probabilmente non avrebbe dovuto indossarlo per fare il suo solito giro mattutino. I capelli neri le ricadevano mossi sulle spalle e il sole cocente la faceva sudare tanto che ciuffi ribelli le si attaccavano al viso. Mentre scendeva lungo la spiaggia, tra le tende, salutando qualche capitano e un paio di prostitute, alzò i capelli e li attorcigliò tenendoli su con un bastoncino trovato tra la sabbia. Non c'era un filo di vento e fu contenta di aver indossato quell'abito così fresco.
«Buongiorno signorina Gwen!» le intimò il capitano della RedMary, Jonathan Barlow. Il bel viso era bruciato dal sole e sfregiato da cicatrici vistose, i capelli sempre impregnati di salsedine rendevano i suoi tratti felini ancor più spigolosi e i suoi occhi, sottili e di un blu intenso, ancor più intriganti.
Nonostante la giovane età, la balda presenza e i suoi modi cortesi, Gwen non se ne sentiva attratta ma provava per lui un profondo affetto. Le sembrava quasi di essere cresciuta con lui, nonostante i molti anni di differenza. Senza neanche conoscerlo troppo bene lo sentiva vicino.
«Buongiorno signor Barlow! – fece un inchino sorridendo – Siete tornati stanotte?»
«All'alba, i ragazzi stanno ancora scaricando la merce – indicò con la testa un andirivieni di uomini e casse – E ora, se vuole scusarmi, vado alla taverna.»
Detto ciò, con un inchino vistoso e svenevole che fece ridere la giovane, fece dietro front e si allontanò dalla costa.
Una volta seduta sul suo scoglio, con le gambe a penzoloni e i piedi nell'acqua, cominciò ad osservare le casse e i barili che parevano non finire mai e, con particolare interesse, i componenti della ciurma che li trasportavano a terra, come se stesse cercando qualcuno. Conosceva molti di quei marinai e tutti sapevano che non gradiva compagnia. Nonostante ciò, uno di loro quella mattina le si avvicinò.
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Sturm und Drang - Tempesta ed Impeto
AdventureEtà d'oro della pirateria | Nassau è centro di scambi commerciali illegali, porto sicuro per pirati e casa accogliente di puttane e malfattori. Henry Morgan è il governatore indiscusso di questo spietato ma meraviglioso regno. Gwendolyn Morgan, su...