Chapter 47 (A new life)

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Ilary's pov.

I giorni sembrano passare così lentamente, mi sento vuota, anche se in realtà sono sempre più piena.

Qualche giorno fa sono andata dalla parrucchiera, mi sono tagliata i capelli, avevo voglia di cambiare, cambiare per sempre, fare un taglio netto.

Il mio diario è oramai sempre più pieno di scritte, il mio cuore sempre più vuoto, sempre più a pezzi.

Sono passati mesi, la pancia continua a crescere, oramai è inevitabile dire ciò che mi sta accadendo a coloro che mi sono vicini. Niall quando lo ha scoperto mi ha abbracciato, poi si è arrabbiato, ma alla fine mi ha abbracciato nuovamente. I ragazzi hanno già iniziato a comprare vestiti su vestiti e giocattoli di tutti i tipi, poi Harry, diamine lui si è sbizzarrito per tutto.

Sono oramai al quinto mese di gravidanza e il padre, come promesso, non si è più fatto né vedere né sentire. Alcune voci giravano su di lui, dicendo che avesse riiniziato con la cocaina, spero di no. Per quanto possa odiarlo, non voglio questo per lui, non voglio che faccia questa fine, ma non ci posso fare niente.  Ha persino più o meno troncato i rapporti con Louis. Certo, ogni tanto si sentono, ma niente di particolare. Non ha chiesto di me, né di suo figlio. O forse sì ma ha chiesto a Louis di non farmene parola.

Mi sento una tale cretina a starci ancora male, probabilmente lui per tutto questo tempo si sarà divertito, fregandosene, mentre io sono stata a deprimermi.

Fortunatamente con me c'erano i miei amici e la mia famiglia. Persino Brayn. Esatto, qualche mese fa lo avevo incontrato nuovamente e, volendomi sfogare, gli ho raccontato tutto ciò che mi è successo, era inevitabile anche quello, perché la mia pancia già si vedeva.

Mi è stato accanto per tutto il tempo, cercando di colmare questo vuoto, ma è incolmabile, solo lui potrebbe colmarlo, ma non voglio questo, non voglio ricaderci.

Da quel che ho saputo, dall'ultima volta in cui Louis ci ha parlato, si era trasferito a Bradford, la sua città natale, ma mi ha detto che ogni tanto fa ritorno qui a Londra per venire a trovare la sua famiglia.

E mentre accarezzo il mio ventre rigonfio, immagini di me e il padre mentre siamo in Italia, ritornano alla mia mente.

Forse non mi manca lui, forse, più semplicemente, mi mancano i ricordi che abbiamo creato insieme.

"Oddio, senti! Ha calciato!" Mi dice Niall, che è al mio fianco, mentre tiene una mano sul mio ventre.

"Niall... Ho solo respirato, non è che tutte le volte calcia, lo sentirei." Ridacchio, notando la sua espressione.

"Oh peccato... Aspetta! Ora ha calciato!" Dice, ancora una volta.

"Sì, questa volta sì. Probabilmente vuole che tu la smetta di importunarlo." Lo scimmiotto.

"Non è vero! Lui ama il suo zietto preferito!" Dice, con una vocina super stupida.

"Ho voglia di una pizza." Gli dico, ad un certo punto, pensandoci su.

"Ilary, sono le tre del pomeriggio, hai mangiato sì e no due ore fa." Mi dice, allontanandosi un po'.

"E quindi? Io ho voglia di pizza e tu sarai tanto gentile ad accompagnarmi alla pizzeria più vicina che c'è." Rispondo.

"Va bene, ma sappi che non appena nascerà Thomas, col caz-" lo blocco subito.

"C'è un quasi bambino nella stanza, potrebbe sentire! Niente parolacce!" Dico, facendogli alzare gli occhi al cielo.

"Va bene, va bene, andiamo." Si alza dal letto, mettendosi le scarpe.

Mi alzo anche io, con un po' più di fatica e con un mal di schiena atroce, ma ce la faccio.

Amore in polvere. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora