Chapter 39 (Fiducia)

62 5 10
                                    

"Mamma per favore, dì a papà che sono da Cassie o da Harry, decidi tu, per favore coprimi." Le dico non appena scendo giù da basso, pronta per uscire.

Esatto è passata una settimana esatta da quell'incontro. Ne avevo parlato sia con Cassie che con mamma, entrambe avevano avuto la stessa reazione, sarebbe stato strano il contrario.

"Ilary..." Sospira alzando gli occhi al cielo.

"Mamma, per favore... Farò qualsiasi cosa tu vorrai! Pulirò il bagno, la cucina, il parquet! Quello che vuoi!" La prego, congiungendo le mani.

"Va bene..." Sospira portando le mani sui fianchi e facendomi un segno con la testa di andare.

"Muoviti dai, è già da un quarto d'ora che è qua fuori." Mi dice facendomi sorridere.

"Grazie mille mamma! Sei la mamma migliore al mondo!" Le dico prendendole il viso e lasciandole un bacio sulla guancia, compreso il rossetto.

"Muoviti!" Mi dice ridacchiando, ma rimanendo comunque seria. Lo so che alla fine adora Zayn.

Sistemandomi la giacca e, togliendo fuori i capelli, esco di casa, assicurandomi di avere tutto il necessario nella borsetta.

La sua macchina è proprio qui, posteggiata al solito posto e lui è dentro, nascosto dai vetri scuri.

Faccio un respiro profondo e con passo sicuro mi dirigo verso di lui, per poi aprire la porta.

"Ciao." Subito il suo profumo invade i miei sensi. Se ne sarà messo una quintalata.

"Hey." Mi sorride lui mettendo in marcia.

"Come va?" Chiedo, in imbarazzo. Sembra quasi come se non ci conoscessimo. Eppure ci conosciamo da qualche mese.

"Tutto bene, oggi sono venuti a farmi i controlli. Hanno detto che siccome non hanno trovato nulla di sospetto, ora si farà una volta ogni due mesi." Mi dice, annuendo e accarezzando il volante.

"Bene." Dico.

"Stavo pensando... Ti ricordi quella volta alla casa proibita?" Mi chiede, cambiando discorso.

"Dipende quali delle tante e poi non so se ai tempi ci conoscevamo..." Dico facendo le spallucce.

"Penso di sì, erano i primi periodi che Niall ti aveva fatto conoscere il resto dei ragazzi e io ero fra di loro, non ti ricordi per prendere quella dannata mela che mi ero rotto il braccio?" Mi chiede facendomi sgranare gli occhi.

"Oddio! Ma allora sei tu!" Quasi urlo indicandolo.

"Ma ai tempi, ti chiamavano tutti Javi..." Dico poi aggrottando le sopracciglia.

"È vero, il mio secondo nome è Javaad, Javi era un diminutivo." Mi dice lui, facendomi rimanere allibita.

Okay, rifacciamo il conto, è da molto di più di qualche mese che ci conosciamo...

"E perché non me lo hai detto prima? Diamine ci conosciamo da una vita ed io l'ho scoperto solo dopo anni..." Dico, facendolo ridacchiare.

"Non so, non c'è ne mai stata occasione. Ma comunque non ci siamo visti molto spesso, nel senso che dopo qualche mese ho incontrato... Beh ho incontrato Jason e quindi con voi ci uscivo sempre di meno, fino a non uscirci più." Ammette rattristandosi un po'.

Cerco di cambiare il discorso, ogni cosa porta a quello che gli è successo.

"Dove stiamo andando?"

"Tranquilla, non sarà costoso come quello della prima volta, ma non è male neanche questo." Ridacchia lui facendomi sorridere appena.

"È carino da parte tua." Ammetto guardandolo per qualche secondo.

Amore in polvere. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora