Chapter 45 (A big secret)

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"Cassie?" Le chiedo, non appena sussurra il mio nome.

Diamine, perché non parla?

Mi guarda fissa negli occhi. Non ce la faccio più. Mi alzo e mi avvicino a lei, prendendole dalle mani il test.

Faccio un profondo respiro prima di abbassare lo sguardo verso di esso.

"Cazzo..." Sussurro.

"Ilary... Sai che non ci si deve fidare di questi test, magari dovresti andare da un ginecologo..." Mi dice lei.

Io sono ancora ferma a fissare le due lineette.

Prendo la scatoletta e rileggo per l'ennesima volta le istruzioni.

Una linea, non incinta. Due linee, incinta.

"Cassie..." La guardo, scoppiando a piangere.

"Oh, amore..." Mi sussurra, avvicinandosi a me e abbracciandomi.

Mi faccio piccola piccola tra le sue braccia. Non sono pronta per questa cosa. Non sono pronta per vedere le espressioni schifate dei miei genitori. Non sono pronta alla reazione di Zayn.

"Come farò ora?" Quasi urlo.

"Guarda, ora chiamiamo il mio ginecologo e chiediamo un appuntamento, sì?" Mi dice.

"Va bene." Rispondo, tirando su con il naso.

"Magari è rotto questo." Dice, prendendo il test in mano e guardandolo.

"Lo spero." Le dico.

"Ho diciotto anni, non so cosa fare, ho ancora una vita davanti." Le dico, singhiozzando.

"Tesoro, calmati. Rimango a dormire qui questa sera, va bene?" Mi chiede, facendomi annuire.

"Okay, allora ora chiamo mia madre per avvisarla e poi prendiamo un appuntamento." Mi dice, alzandosi dal letto e prendendo il telefonino.

Mi sdraio meglio sul letto, abbracciando il cuscino a me.

"Ragazze, tutto bene?" Dopo il bussare alla porta, la voce di mio padre arriva forte e chiara alle nostre orecchie.

"Sì, Cassie rimane a dormire qui." Dico, ricomponendomi e cercando di non far notare la mia voce strozzata dai singhiozzi.

"Va bene." Risponde lui, prima di sentire i suoi passi allontanarsi.

Cassie inizia a parlare al telefono con la madre, dicendole che sarebbe rimasta a dormire qui, poi mi guarda e cerca nella rubrica il nome del dottore.

Si sposta verso la finestra, spostando leggermente le tende e parlando con la segretaria.

"Perfetto. A presto." Risponde in fine, chiudendo la telefonata.

"Quindi?" Le chiedo.

"C'è un posto libero per dopo domani." Mi dice, sospirando e sedendosi al mio fianco.

"Okay." Rispondo.

"Ti ci accompagnerò ovviamente, non ti lascerò sola." Mi dice, prendendomi le mani, facendomi sorridere appena.

"Grazie mille, Cassie. Sei la migliore, ti voglio bene." Le dico, facendola sorridere dolcemente.

"Anche io te ne voglio, tanto." Mi risponde.

Ad un certo punto, la suoneria di un telefono inizia a suonare.

"Penso sia il tuo." Mi dice lei, facendomi mandare giù il grappolo che mi si è formato in gola.

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