Chapter 30 (Ritorno al futuro)

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"L'inverno oramai stava avanzando, le giornate iniziavano ad accorciarsi ed ogni cosa sembrava andare alla perfezione." Il ragazzo prese un respiro profondo, erano ormai passate un paio di ore dall'inizio del suo racconto.

"Ilary ed io ci stavamo avvicinando ogni giorno di più, ero più volte a casa sua che a casa mia. Ci volevamo davvero bene, anzi penso che già l'amavo." Chiuse gli occhi stringendo di più a sé il foglio di carta.

"E poi?" Chiese Rose mentre prendeva il pranzo e lo disponeva su un vassoio, per darlo al ragazzo dai capelli corvini.

"E poi niente... Lei, diamine, lei era la miglior cosa che mi fosse mai capitata... Era dolce, sensibile, simpatica, bella, gentile. Tutto ciò che avrei mai desiderato, ma non la meritavo, no che non la meritavo." Il ragazzo sospirò e le fece un piccolo sorriso non appena gli passò il piatto con quella brodaglia, di sicuro non il massimo per le papille gustative, ma cosa ci si aspettava in una clinica da ricovero per tossicodipendenti?

"Non dire così, tutti fanno degli sbagli, scagli la prima pietra chi è innocente... Come si suol dire." La donna accavallò le gambe mentre posava sul suo naso all'insù i grandi occhiali.

"Sai, Niall sembrava pure quasi star accettando tutto, ci aveva più o meno dato la sua benedizione."

"Mi sta antipatico quel ragazzo, vi ha messo il bastone tra le ruote parecchie volte." Storse il naso Rose, immaginando il biondino che si mette contro i due innamorati.

"Aveva ragione in realtà, aveva tantissima ragione..."

"Lo so, semplicemente penso che avrei dovuto fare di più, non avrei dovuto lasciarmela scappare..." Il ragazzo riprese il discorso di prima, rispondendo a ciò che Rose gli aveva detto. Poggiò sul mobiletto al fianco del letto il foglio di carta con accuratezza, per prevenire di sporcarlo con il cibo.

"Ne vuole un po'?" Chiese poi porgendo all'anziana signora il piatto.

"No grazie, mangerò più tardi... Ora voglio sapere di più sulla tua storia... Cos'è successo dopo?" Rose curiosamente si avvicinò di più al ragazzo, ascoltando a tutt'orecchie la bellissima ma dannata storia della sua vita.

"Mi ricordo di un giorno, era un giorno come un altro... Anzi più speciale, perché c'era lei lì con me. Eravamo in un centro commerciale..."

"Zayn per favore! Non so davvero cosa prendere a Louis, oltre ad essere natale sarà anche il suo compleanno, non voglio regalargli semplicemente una sciarpa o un maglione di lana con su scritto Merry Christmas!" La ragazza al mio fianco sbuffa mentre continuiamo a girare e rigirare tra i vari negozi.

"Cosa vorresti prendergli allora? Sei tu la donna, sei tu quella che dovrebbe avere l'inventiva." Alzo le braccia al cielo. Le gambe iniziano a far male, è davvero da tanto che stiamo camminando.

"Che ne dici se adesso andassimo a mangiarci un'insalatina in modo che tu possa pensare in maniera lucida?" Chiedo portando un braccio attorno alle sue spalle e avvicinando il volto al suo.

Lei di sua risposta ci pensa un po', imbronciata, ma poi annuisce.

Non riesce proprio a resistermi.

"E va bene, va bene! Pizza o panino?" Chiede poi indicando i due ristoranti davanti a noi.

"Dopo la pizza che abbiamo mangiato in Italia, non so se riuscirò più a mangiarne altra... Non c'è paragone!" Rispondo io facendola annuire.

"Allora vada per il panino!" Risponde lei ridacchiando.

Le do una piccola pacca sul culo facendole fare un piccolo urletto. Inizialmente mi guarda male, ma poi si gira nuovamente e mi fa un occhiolino.

Amore in polvere. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora