Chapter 44 (Tutto bene)

65 5 11
                                    

È oramai passata una settimana, quasi due per la precisione da quel fatidico giorno, ma tutto sembra andare bene, tutto alla perfezione. Il rapporto tra me e Niall è migliorato molto, infatti avevamo persino deciso di fare una rimpatriata con tutto il restante dei ragazzi. Mi erano mancati davvero moltissimo. Ovviamente, per tutto il tempo, Niall e Zayn non si erano rivolti la parola. Inizialmente un po' tutti non sapevamo cosa fare, ma poi, fortunatamente, il clima si è raffreddato un po', quindi abbiamo iniziato a fare i cretini, come al solito, cercando di non pensare a quello che era successo.

Non sapevamo dove andare, se uscire o meno, ma alla fine decidemmo di stare a casa di Harry. Era da molto tempo che non vedevo Anne e Gregory, la madre di Harry e il suo compagno.

Ci avevano lasciato casa libera, mentre loro andavano a cena fuori.

Quindi, dopo tutto, la serata era andata nel migliore dei modi.

Tra risate e qualche bicchiere di troppo degli amari che il padre aveva nascosto apposta, senza accorgercene, ci addormentammo.

La mattina, dopo esserci alzati, ognuno ritornò a casa propria, con la promessa che avremmo fatto una cosa del genere più spesso.

"Sono più le volte che non ci sei a casa, che quelle in cui ci sei." Mia madre continua a ripetermi da oramai mezz'ora.

"Sophie, smettila, è diventata grande anche lei, non è più una bambina!" Per fortuna, mio padre.

"Papà ha ragione!" Rispondo io, mentre mi siedo a tavola, pronta per mangiare.

"No! Lei rimarrà sempre la mia bambina." Si gira mia madre, facendomi ridacchiare.

"Questo sicuramente, ma, tesoro, è cresciuta. Ha bisogno dei suoi spazi." Risponde mio padre, facendomi annuire.

"Mi sembra ieri di averti tenuta per la prima volta tra le mie braccia ed ora, guardala!" Dice mia madre, iniziando la sua sceneggiata melodrammatica.

"Mamma..." Sospiro.

Certo, le voglio bene e tutto, ma ogni tanto esagera con queste cose.

"Non voglio immaginare quando andrò a vivere per conto mio." Dico avvicinandomi a mio padre, sussurrandoglielo.

"Neanche io, dato che sarò io quello a dovermela sopportare." Risponde, facendomi ridere.

"Cosa state confabulando?" Chiede mamma, ritornando in sala, dopo aver preso un boccale con del vino.

"Niente, tranquilla." Risponde mio padre, facendomi annuire.

Mia madre ci guarda, socchiudendo gli occhi, osservandoci attentamente.

"Farò finta di credervi." Dice lei, mettendomi davanti un piatto di pasta al sugo.

È molto brava a cucinare, anche i piatti Italiani, ma sfortunatamente, non posso dire che sia la migliore in questo, riesce a fare cose migliori.

Dopo aver finito di mangiare, vado in camera, accoccolandomi a Perla. Effettivamente mi sembrano quasi millenni dall'ultima volta che sono stata una giornata intera a non far niente in camera mia.

Guardo il telefono e vado sulle varie chat, vedendo poi anche la chat con Bryan.

Esatto, dopo quell'uscita mi aveva scritta.

Mi dispiace che sia andata in quel modo, spero che un giorno ci potremo rifare. Sarebbe carino riuscire a fare una cosa simile senza interruzioni.

Ovviamente gli avevo subito risposto per chiarire le cose.

Guarda, Brayn, sei davvero un bel ragazzo e molto gentile, ma io sono già impegnata. Non penso potrebbe ricapitare una cosa del genere, per lo meno, non nel modo in cui lo intendi tu. Mi dispiace tantissimo.

Amore in polvere. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora