Blake ed io siamo stati persone mature, abbiamo mantenuto i nostri accordi ed abbiamo ricominciato a comportarci normalmente, da amici. Certo, non posso negare di avere ancora problemi a dimenticare completamente quel bacio, ma ci sto provando e sicuramente in questo momento ho ben altro per la testa: Scott mi ha scritto per tutto il weekend. Mi ha chiesto di vederci di nuovo e probabilmente avrei accettato, se questo non avesse implicato far nascere dei sospetti in mio fratello e nutrire quelli già esistenti della nonna. Quindi, sebbene a malincuore, ho rifiutato.
Per cui non c'è da stupirsi che questa mattina mi sia svegliata emozionata ed allegra, né che abbia percorso in meno tempo del solito la strada per arrivare a scuola, perchè se sabato significa Blake, lunedì vuol dire solo una cosa: Scott. Lego la bicicletta al cancello esterno, prima di dirigermi a passo di marcia verso l'ingresso. Non vedo Scott all'orizzonte, ma non mi perdo d'animo e, risoluta, ancora con un sorriso in volto raggiungo il mio armadietto. Ne apro l'anta, recupero il libro di letteratura e... ed indietreggio leggermente, sussultando, non appena lo sportello viene chiuso davanti a me. Sono ancora sorpresa quando, voltandomi, vedo dei familiari occhi azzurri e luminosi fissi sul mio viso. Scott mi fissa senza il minimo ritegno, un sorriso smagliante in volto ed un aspetto decisamente più curato del solito.
« Ciao.» lo saluto, ancora stupita per la sua entrata in scena. Lui, però, decide di rincarare la dose e di non rispondermi a parole: nel giro di un secondo le sue labbra sono sulle mie, le sue mani slittano intorno alla mia vita mentre io le poso sul suo petto, sentendo il cuore che batte in modo furioso. Solo quando mi rendo conto del mio respiro affannato e del fatto che la lingua si sia introdotta nei nostri movimenti prima casti, ricordo improvvisamente di essere nel bel mezzo del corridoio della scuola, davanti a tutti. Non appena mi stacco dalla bocca di Scott, il quale comunque non abbandona la presa, sento qualcuno fischiare in segno di apprezzamento. Oddio.
All'istante mi nascondo contro il petto del ragazzo di fronte a me, sentendo le sue braccia stringermi ancora di più contro il suo corpo. « Mi dispiace. » sussurra stranamente divertito. « Ma sono più di quarantotto ore che aspetto di baciarti.».
Arrossisco ulteriormente, mentre tento di reprimere un sorriso e nella mia testa parte una strana cantilena. "Non ha detto che è stato un errore, non se n'è pentito.".
« Andiamo a lezione ora, ti ho già messa abbastanza in imbarazzo.» conclude poi, prima di lasciarmi andare, prendermi per mano, di nuovo di fronte a tutti, e trascinarmi verso l'aula del professor Wilson.
🍂
« Rose?» sento chiamare il mio nome; alzo gli occhi dal vassoio su cui è posato il mio pasto e li concentro su Jane. La mia migliore amica mi fissa, tenendo le braccia incrociate sul tavolo ed alzando entrambe le sopracciglia, come ad incitarmi a parlare.
« Che c'è?»
« E' un'ora che giocherelli con la pizza senza accennare a mangiarla, e lo attribuirei a quello che sta succedendo con Scott, davvero, se non fosse per il tuo muso lungo.»
« Muso lungo?»
« Avanti, cosa succede?» domanda diretta.
Mi mordo il labbro inferiore, prima di sospirare sonoramente. « Questa mattina Scott mi ha baciata davanti a tutti.»
« Lo so, vi ha visti mezza scuola.» replica alzando gli occhi al cielo. « Dovresti esserne felice, ha "marcato il territorio".»
« Per l'appunto, perchè l'ha fatto?» sbotto, lasciando andare la forchetta e concentrandomi appieno su Jane, la quale mi guarda ben più che confusa. « Insomma sì, mi ha fatto piacere, ma siamo usciti solo una volta, non so neanche che cosa siamo, che messaggio ha voluto mandarmi con quel bacio? E hai la minima idea di cosa significa? Chi non ci ha visti al cinema, oggi ha avuto conferma di ciò che si è vociferato per tutto il weekend, presto lo saprà persino mia nonna e cosa diavolo dovrei dirle? Senza contare che se il primo appuntamento è andato bene, non vuol dire che al secondo sarò altrettanto fortunata, e poi non saprei nemmeno come comportarmi, non sono mai uscita più di una volta con un ragazzo. E se si stancasse di me? Se mi trovasse noiosa? Se...»
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Flecks
Teen Fiction༶ Rose de Doux༶ Per gli abitanti di Montpelier, Vermont, la vita è per lo più monotona e priva di sorprese, ma Rose De Doux è l'eccezione alla regola. La sua famiglia è la più chiassosa e disordinata dello stato, la sua casa è un disastro composto d...