35.

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« Porca miseria, Rose.» sussurra Jane fissandomi a bocca aperta. Ha ancora in mano il pennello con cui ha applicato tanto sapientemente del phard sulle mie guance, mentre le sue labbra rosso fuoco sono leggermente dischiuse in un'espressione di stupore.

« E' tanto terribile?» domando presa dal panico. Jane si limita a scuotere la testa, ma il fatto che si sia improvvisamente ammutolita non mi rassicura. All'istante mi volto verso lo specchio del bagno, e allora capisco.

« Sembri una modella.» spiega Jane, comparendo alle mie spalle. Ora sono io quella senza parole. « E questo vestito...» mormora, sfiorando l'abito semplice nero, aderente, corto e con spalline sottili. « Perché nascondi sempre la mercanzia?»

« Io non nascondo la mercanzia.»

« Oh, per favore, nel tuo armadio ci sono più felpe larghe che gonne.» sbotta la mia migliore amica con fare tragico. Poi, come se fosse bipolare, comincia a sorridere con uno sguardo da folle in volto. « A Blake verrà un infarto, dovremo soccorrerlo.».

A sentire nominare Blake, il mio stomaco fa un triplo salto carpiato con avvitamento, sento il pranzo cercare di risalire in superficie, i polmoni stringersi all'inverosimile. « Oddio, Jane.» sussurro nervosa e spaventata. Ho cercato di mantenere la calma per tutto il giorno, ma mi rendo conto di aver semplicemente nascosto la polvere sotto il tappeto.

« Sta' tranquilla.» risponde Jane, mettendomi le mani sulle spalle e guardandomi dritta negli occhi. « Andrà alla grande, hai un'intera festa per prepararti. Sempre che lui non ti strappi questo vestito di dosso prima del previsto, il che è possibile perchè tesoro, sei uno schianto.».

Cerca di tirarmi su di morale con i suoi complimenti, lo so, ma tutto quello che riesco a fare è coprirmi il viso con le mani e cercare di non frignare come una bambina. Sono frustrata, confusa dalle reazioni del mio corpo. Com'è possibile che fino a un mese fa fossi trepidante al solo pensiero di fare sesso e ora sia tanto terrorizzata? Com'è possibile che abbia tentato di convincere Blake a farlo nella sua macchina senza un minimo di remore, ed ora abbia paura al pensiero della camera da letto? Cos'ho che non va?

Ho paura che non gli piacerà, ecco cos'ho.

Non ho un minimo di esperienza in quest'ambito, non so cosa piaccia ai ragazzi, non so nemmeno cosa piace a me. Non so niente e sarà un disastro, Blake capirà che sono solo una ragazzina e mi darà il benservito. Rovinerò tutto.

« Usciamo di qui, siamo pronte e non ha senso aspettare.» afferma Jane risoluta. Mi scopro il viso e sforzandomi annuisco, dopodiché la seguo fuori dal bagno, fino all'open space dove Blake e Simon ci stanno aspettando.

Non appena gli occhi del mio ragazzo si posano su di me, capisco che Jane aveva ragione: dovremo soccorrerlo.

🍂

Non sto ascoltando quello che l'amico di Simon e Blake ci sta raccontando, ma dev'essere divertente visto che Jane non fa che ridere, o forse ha bevuto troppa birra. Ad ogni modo non sono la sola ad essere distratta, anche il mio ragazzo sembra avere la testa su un altro pianeta: continua a spostare il peso da un piede all'altro, nervosamente, mentre ogni due per tre si schiarisce la voce e mi lancia occhiate fugaci. Ha cominciato a perdere la bussola non appena mi ha vista uscire dal bagno, tanto da chiedere a Simon di guidare la sua auto. Jane ha trattenuto una risata divertita, mentre io ci ho messo poco a capire il motivo di un tale comportamento: Blake vuole baciarmi, si è dovuto trattenere almeno una ventina di volte da quando abbiamo lasciato Montpelier, ma questa deve essere la peggiore.

« Rose, stai bene?» domanda Simon, probabilmente dopo aver notato il mio sguardo fisso sul pavimento.

Sbatto le palpebre un paio di volte, prima di alzare gli occhi su di lui ed annuire. « Devo andare in bagno.»

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