50.

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Daisy ha un buon profumo, sembra camomilla ma è ancora più dolce. Mentre tengo gli occhi chiusi e lei si preoccupa di applicare sapientemente del trucco sul mio viso, ne inspiro un bel po' e cerco di rilassarmi, nel frattempo lei e Jane parlano dei pro e dei contro dei lip-kit di Kylie Jenner. Non so a chi sia venuta l'idea di "farsi belle", ma dato che le temperature esterne si sono alzate ulteriormente noi abbiamo deciso di chiuderci nella dependance, di mettere su un po' di musica ("White Jasmine", l'ultimo singolo dei Grey Skies, ovviamente) e di provarci a turno i bellissimi vestiti di Daisy. Dopodiché, sotto le insistenze di entrambe, mi sono lasciata acconciare i capelli e truccare come se fossi la loro bambola personale.

« Finito.» annuncia Daisy soddisfatta. Non appena allontana il mascara dalle mie ciglia sollevo le palpebre, la prima cosa che vedo è il mio riflesso nello specchio, ben illuminato grazie alle luci professionali sistemate sulla sua cornice. Sono un po' sorpresa, devo ammetterlo. « Allora?» domanda la bionda, con un sorriso a trentadue denti e le mani giunte appena sotto il mento.

« Sono... sono carina.» sussurro, concentrandomi su di lei.

All'istante Jane sbuffa. « Carina, Rose? A Blake verrà un colpo esattamente come a Capodanno...» mormora trattenendo una risata.

Io mi volto nuovamente verso lo specchio, cercando di realizzare il fatto che la ragazza riflessa sono proprio io. Daisy ha applicato dell'ombretto scuro sull'angolo esterno delle palpebre, e ha allungato le mie ciglia in maniera spropositata di modo da far risaltare gli occhi blu. Non ha voluto toccare l'incarnato, ripetendo mille volte che le mie lentiggini sono stupende e sembrando addirittura sincera nell'affermarlo, però ha definito maggiormente le sopracciglia e infine ha applicato del rossetto color rame sulle mie labbra, che appaiono addirittura più carnose. In sintesi, Daisy ha compiuto un miracolo.

E' di nuovo quest'ultima a prendere la parola, mentre risistema i trucchi nella trousse, evidentemente orgogliosa del suo lavoro. « Perchè non ti metti il vestito che abbiamo scelto, ora?» propone. Faccio come mi dice, togliendo di mezzo shorts e t-shirt per infilarmi il delicato vestito in raso bianco, con spalline sottili in pizzo e scollo a cuore, abbandonato sul letto matrimoniale.

A questo punto, però, Jane scoppia a ridere. « Daisy, dimmi che c'è un ospedale qui vicino: a quel ragazzo verrà un infarto.».

Alzo gli occhi al cielo e scuoto la testa, mentre continuo ad osservare il mio riflesso. « Non esagerare.» ribatto divertita.

« Non esagero, soprattutto visto da quanto tempo non fate ses...» si interrompe non appena le lancio un'occhiata glaciale, mentre Daisy fa finta di non aver sentito ma è evidentemente più seria di prima. « Mi dispiace, torno a farmi gli affari miei.» sussurra la mia migliora amica mortificata, prima di accomodarsi sul letto e concentrarsi sul suo cellulare.

Mi mordo il labbro inferiore, improvvisamente non più interessata al mio aspetto. Dopo un minuto però, sento una mano delicata posarsi sul mio avambraccio e non appena alzo gli occhi vedo quelli di Daisy scrutarmi il viso. « Non preoccuparti.» mormora regalandomi un sorriso.

« Jane ha ragione.» rispondo, realizzandolo io stessa. Da quanto tempo Blake ed io non ci scambiamo più di un paio di baci? Da quanto non sono abbastanza rilassata da riuscire ad andare oltre? A lasciarmi andare e a spegnere la mente? Da troppo tempo, mi chiedo come lui abbia fatto a mantenere la calma.

« Be', ma è normale, con tutto quello che è successo...»

« Forse era normale i primi giorni, adesso mi sto comportando da egoista.» ribatto inflessibile. Povero Blake... ha sopportato in silenzio per anni e ora ci si mette anche questa: lo faranno santo.

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