28.

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E' solo giovedì, sono solo passati tre giorni, e questa notte ho dormito solo un paio d'ore. Sapevo che sarebbe arrivato il momento in cui tutto il sonno recuperato durante la tempesta mi si sarebbe ritorto contro, me lo aspettavo, eppure non immaginavo che avrei dormito solamente due ore per due notti di fila, che gli incubi mi avrebbero tenuta sveglia con tanta frequenza rendendomi del tutto inerme ed intontita. Mi vesto a rallentatore, per niente pronta ad affrontare un'altra giornata di scuola, sospiro mentre metto un po' di correttore del tutto inutile e del mascara sulle ciglia, sbuffo cercando di legare i miei capelli impazziti ed alzo gli occhi al cielo quando scendo l'ultimo scalino e sento già le urla di Andrew provenire dalla cucina. Non posso farcela.

« Vieni Belle!» esclama mio fratello, tentandola con un pezzetto di bacon ed obbligandola a seguirlo intorno al bancone. « Salta Belle!»

« Andrew, lasciala in pace.» lo ammonisce la nonna, prima di bere un sorso di caffé dalla sua tazza preferita di Laura Ashley. Subito dopo alza gli occhi su di me e, neanche fosse un riflesso involontario, corruga la fronte. « Rose, tesoro, hai un aspetto terribile.» mormora. Inarco un sopracciglio di fronte alla sua mancanza di tatto, ma lei continua. « E' per Scott, non è vero? Dovevo immaginare che ti avrebbe spezzato il cuore...»

« Non è per Scott.» affermo, scandendo bene ogni parola. In questo momento non potrebbe importarmene di meno di Scott.

« Oh.» risponde la nonna, stupita. Subito dopo sembra riprendersi e concentrarsi su qualcosa di diverso. « Senti un po', ho trovato questo nella scatola dei biscotti.» esordisce confusa, prima di afferrare il mio cellulare abbandonato sul bancone e coperto di briciole. Rimango di sasso, mentre lei attende una spiegazione. Prima che possa risponderle, però, Belle mi salta sulle gambe ed in un istinto naturale la prendo in braccio e la stringo al petto, subito dopo alzo le spalle di fronte all'espressione perplessa della nonna e lei, miracolosamente, decide di lasciar perdere. « Usciamo tra cinque minuti.»

« Posso andare in bici...»

« No, non puoi, perchè fuori ci sono meno dieci gradi e tu sei ancora mezza addormentata.» ribatte, subito dopo ricomincia a bere il suo caffé facendomi capire che la questione è chiusa.

🍂

Ascolto distrattamente le parole del professor Wilson, mentre sento gli occhi di Scott puntati sul mio profilo e mi maledico mentalmente per aver letto i messaggi arrivati sul mio cellulare, durante il viaggio in macchina. Ho ignorato quelli del mio ex ragazzo e di Jane, ovviamente, ma non ho potuto fare a meno di aprire quelli di Blake. All'inizio si trattava per lo più di domande veloci in cui mi chiedeva come stessi, poi si sono aggiunte un paio di chiamate, infine è arrivato l'ultimo messaggio.

Blake™️: Non so come interpretare il tuo silenzio, probabilmente non hai ancora raggiunto la scatola di biscotti, o forse sei più furba di me e vuoi evitare che Simon possa leggere una tua eventuale risposta. Se così non fosse, però, e se dovessi aver cambiato idea su tutto, sappi solo una cosa: puoi scordartelo. Ti amo.

Dapprima ho sorriso come un idiota, poi mi sono accorta dello sguardo della nonna non più fisso sulla strada, e alla fine ho risposto con un "ti amo" semplice e conciso. Una volta arrivata a scuola però, la felicità si è esaurita e ha lasciato solo il posto alla malinconia: domani è venerdì, vuol dire che in serata Blake arriverà a casa insieme a Simon, ma riusciremo a rimanere soli? Posso dire con certezza sin da ora, che la risposta è no.

Alla malinconia, poi, sono seguiti tutti i dubbi del caso: sarà sempre così? Io mi sentirò sempre tanto depressa quando Blake non è nei paraggi? Ho davvero bisogno di aggiungere altra tristezza a quella che già mi porto dietro?

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