QUATTRO MESI DOPO
Giro l'ennesima pagina: 458. Dio, non finiscono più!
Sospiro rumorosamente e, pentendomene un istante dopo, alzo gli occhi sulla biblioteca, ma è vuota esattamente come quando sono arrivata. Le vacanze di Natale ormai sono cominciate, la maggior parte degli studenti ha abbandonato il campus tre giorni fa, compresa Tanisha e, per fortuna, Mary. E' stato bello poter poltrire la domenica mattina, senza dover fronteggiare le insistenze della mia compagna di camera per andare in chiesa e, nonostante Tanisha mi sia simpatica, è stato bello anche non dover partecipare a tre feste diverse nel giro di una serata. Gli ultimi mesi sono stati... intensi, non saprei come altro definirli. Tra le lezioni, i test, i progetti e le uscite con gli amici, ho a malapena avuto il tempo per mangiare e dormire. L'unica occasione di avere una pausa è stata durante il Ringraziamento, quando la nonna, Andrew e Simon sono venuti a trovarmi per un paio di giorni. Blake non c'era.
Non gliene faccio una colpa, anche perchè ci ha pensato da solo: semplicemente, all'ultimo momento, sua mamma ha deciso di tornare negli Stati Uniti per festeggiare il Ringraziamento e rivedere, dopo almeno due anni, suo figlio. E' un caso che nello stesso periodo, a Washington, si tenesse un'importante conferenza medica? E' sempre un caso che sia proprio lì che la famiglia Darcy si è riunita? Nonostante le insistenze del mio ragazzo, l'ho dovuto costringere a non dare buca ai suoi genitori, sebbene dentro di me sapessi che il Ringraziamento sarebbe stata l'unica occasione che avremmo avuto per vederci prima di Natale.
Il fatto è che nonostante i buoni propositi, Blake non è potuto tornare a Yale come aveva programmato, né io sono riuscita ad andare a Burlington. L'università si è dimostrata molto più tosta di quanto pensassi, il penultimo anno di medicina non è stato da meno. Così, tra test e corsi obbligatori, sono passati quattro mesi senza che quasi ce ne rendessimo conto. Quasi.
Blake mi manca terribilmente. Nonostante le feste ed i litigi con Mary, le intense sessioni di studio e le novità che la vita al campus comporta, non sono riuscita a distrarmi come mi ero auspicata. Semplicemente, così all'improvviso, capita che qualcosa mi faccia venire in mente il mio ragazzo e da lì niente, assolutamente nulla, riesce a tirarmi su di morale. Basta una cioccolata calda, una breve nevicata o un profumo simile al suo e sono finita, spacciata. Ovviamente però, con lui non ne ho fatto parola: è già abbastanza impegnato con la facoltà di medicina, se si cominciasse a preoccupare anche della mia nostalgia probabilmente perderebbe la poca tranquillità che gli rimane.
Però oggi è diverso, perchè so che fra un paio di giorni ci rivedremo: in serata prenderò il treno per Boston e da lì un pullman per Montpelier, domani pomeriggio lui arriverà da Burlington e finalmente la smetterò di avere il magone non appena qualcuno mi propone una partita di birra pong. Visto che, però, il fatto di rivederlo tanto presto implica anche un certo livello di eccitamento, mi sono svegliata alle sei del mattino, ho preparato le valigie, sistemato la mia camera e poi, sempre più su di giri, ho deciso di sfruttare questo tempo libero per portarmi avanti con lo studio. Per questo mi sono rifugiata in biblioteca, purtroppo non ho messo in conto le fantasie piuttosto esplicite, in merito al nostro primo incontro, a cui la mia mente mi avrebbe sottoposta. Non sto veramente studiando, sto semplicemente voltando una pagina dopo l'altra.
Lancio un'occhiata all'orologio della biblioteca, convinta che ormai manchi poco all'orario di partenza del mio treno, ma sono solo le due e non considero sei ore come poche. Proprio mentre sto progettando di accasciarmi sul tavolo e di mettermi a piangere, però, il mio cellulare segnala l'arrivo di un messaggio. Lieta di questa distrazione lo tiro subito fuori dalla borsa e, nel vedere il nome del mittente, sento il cuore mancare un battito. Quando leggo il testo, poi, anche il cervello sembra andare in tilt.
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Flecks
Teen Fiction༶ Rose de Doux༶ Per gli abitanti di Montpelier, Vermont, la vita è per lo più monotona e priva di sorprese, ma Rose De Doux è l'eccezione alla regola. La sua famiglia è la più chiassosa e disordinata dello stato, la sua casa è un disastro composto d...