Simon parcheggia l'auto della nonna proprio di fronte a casa di Blake, occupandosi di frenare vigorosamente per evitare che la neve ci faccia finire tutti contro la porta d'ingresso. Altre auto sono ferme sul vialetto, decisamente più eleganti e pulite della Ford Fairmont Futura in cui siamo stipati noi quattro. Andrew continua a sistemarsi i capelli pieni di gel, errore mio: ho lasciato che fosse Simon a prepararlo.
« Bene.» sospira la nonna, con fare drammatico. « Per Natale, quest'anno siamo stati invitati a casa Darcy.» annuncia poi, come se stesse facendo una telecronaca. Simon si volta per guardarmi confuso, io alzo le spalle, mentre gli occhi della nonna sono fissi sulla villa di fronte a noi. « Non ci saranno solo Blake e suo padre, anche i loro amici.»
« Quindi?»
« Amici...» la nonna interrompe il tentativo di intromettersi di Simon. « ... benestanti e decisamente non abituati al chaos che voi tre sapete mettere in piedi. Quindi niente battibecchi.» comincia, voltandosi per guardare me e Simon. « Niente corse per la casa urlando.» questa volta i suoi occhi si concentrano su Andrew, che la fissa con la fronte corrugata e la bocca leggermente aperta. « Nessun comportamento vagamente imbarazzante o fuori luogo. Ci siamo capiti?».
Nell'abitacolo cala il silenzio, però sappiamo tutti e tre che Hortense non ha intenzione di demordere. « Andata.» sospiro alzando gli occhi al cielo.
« Andata.» mormora Andrew, passandosi una mano tra i capelli castani per la ventesima volta da quando siamo partiti.
« Andata.» afferma Simon, con un sopracciglio inarcato in segno di scetticismo.
La nonna annuisce soddisfatta, ma quando nota che tutti e tre la fissiamo in attesa, anche lei sospira. « Andata.».
Abbandonata l'auto, Andrew cerca di correre verso l'ingresso, ma prendendolo per mano lo trattengo; sapevo che non avrebbe afferrato il discorso della nonna, d'altronde perché avrebbe dovuto? Ha quattro anni, dovrebbe passare il giorno di Natale in pigiama a giocare con i suoi regali e a fare indigestione di cioccolata calda e biscotti allo zenzero, non essere qui con i capelli ingellati e vestito di tutto punto. Eppure, dentro al mio cuore, so perfettamente perchè la nonna non ha rifiutato l'invito del dottor Darcy: hanno fatto così tanto per noi, lui e Blake, che negargli la nostra presenza ad un semplice pranzo sembrava assurdo. Ma Andrew non è il solo che non vorrebbe essere qui, nessuno di noi avrebbe voluto uscire di casa oggi, nessuno. Da quando la mamma è venuta a mancare le feste sono diventate un momento difficile, dedicate più alla riflessione che al cucinare biscotti insieme e cantare Carole natalizie. Certo, non abbiamo negato ad Andrew i suoi regali ed il suo albero, ma noi non ci siamo impegnati molto a "festeggiare" come si deve; nessuno aveva la testa per farlo, nessuno ce l'ha neanche ora.
La porta d'ingresso viene aperta da Blake, il quale ci guarda sorridente ed evidentemente felice. Andrew gli salta in braccio, Simon gli dà una pacca sulla spalla prima di varcare la soglia e, dopo averlo salutato, la nonna si affretta a fare altrettanto per poter mettere al caldo le sue lasagne. Quando anche Andrew la segue, gli occhi verdi del mio ragazzo si concentrano sulla sottoscritta, ancora ferma sui gradini del portico. Non so se voglio entrare, ho una strana sensazione, imbarazzo forse, o paura. Qualunque cosa sia, non mi sento a mio agio.
« Hai intenzione di rimanere lì tutto il giorno?» mi prende in giro Blake, con un sorriso luminoso e difficile da ignorare. Sorrido a mia volta, prima di scuotere la testa e salire gli scalini sino a trovarmi di fronte a lui. Lo sguardo di Blake si addolcisce all'istante, mentre i suoi occhi scandagliano il mio volto come se non mi vedesse da settimane, invece che da meno di ventiquattro ore. Subito dopo, distoglie l'attenzione per lanciare uno sguardo alle sue spalle, e quando torna a concentrarsi su di me le sue mani mi si posano sulle guance prima che si sporga per baciarmi. Vengo presa in contropiede, ma ben presto mi ritrovo ad annaspare alla ricerca d'aria, a mettermi in punta di piedi per farmi più vicina, grata al cuore che mi martella in petto cacciando via quella sensazione di disagio, a Blake che sa farmi dimenticare di qualunque cosa con un solo bacio.
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Flecks
Teen Fiction༶ Rose de Doux༶ Per gli abitanti di Montpelier, Vermont, la vita è per lo più monotona e priva di sorprese, ma Rose De Doux è l'eccezione alla regola. La sua famiglia è la più chiassosa e disordinata dello stato, la sua casa è un disastro composto d...