18.

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Blake non si è più fatto vedere a casa nostra e, oggi che è lunedì, sono sicura che sia ripartito per Burlington. Non so esattamente perché questo mi faccia sentire così malinconica, non so perché mi preoccupi tanto il fatto che fosse evidentemente arrabbiato con me, visto che non ha ragione di esserlo, ma non riesco a smettere di pensarci.

Dopo che sabato è letteralmente scappato via, ho proposto a Scott di fare una passeggiata nel bosco, eppure sono stata incredibilmente distratta e poco attenta alla conversazione, poiché erano le parole di Blake quelle che mi sono risuonate in testa per tutto il tempo.

"L'hai invitato per darmi una lezione?"

Di che lezione stava parlando? Di cosa dovrei punirlo? E poi perché gli dà tanto fastidio vedermi con Scott? Solo perché crede che "mi spezzerà il cuore"?

La situazione non è migliorata una volta tornati a casa, dato che altre parole hanno cominciato ad invadermi la mente: quelle che Simon ha rivolto a Blake. "Datti una regolata", cosa significa?

Dopo che Scott è andato via ho cercato di capirlo, ho chiesto ad un Simon nervoso ed evidentemente scocciato che cosa fosse preso a Blake, ma lui non mi ha risposto e, quando ho ripetuto la domanda di domenica mattina, mio fratello ha ribattuto con "Anche Blake ha una vita, Rose, non puoi pretendere che passi ogni giorno qui con noi." in tono talmente seccato da farmi sentire persino in colpa.

Per questo non c'è da stupirsi che dopo un weekend del genere io mi senta più scombussolata e perplessa che mai, né che il mio umore sia completamente l'opposto di quello di una settimana fa. Sento di dover parlare con Jane, di doverle chiedere un consiglio sincero, di voler passare del tempo con la mia migliore amica. Tuttavia, prima che possa anche solo pensare di andarla a cercare, avverto un paio di braccia avvolgermi la vita e sorrido involontariamente sapendo già di chi si tratta. Stringo il libro al petto con una mano, mentre l'altra richiude l'anta dell'armadietto; subito dopo mi volto, trovandomi di fronte al sorriso sempre più luminoso di Scott. Poi, nemmeno un secondo dopo la sua espressione si fa seria. Prima che possa rendermene conto le sue labbra entrano in contatto con le mie, la sua presa si stringe e, come al solito, un fischio di apprezzamento riecheggia per i corridoi.

Mi allontano all'istante, arrossendo fino alle punte dei capelli e guardandomi intorno per cercare il colpevole, ma non lo trovo e ben presto i miei occhi si riconcentrano su Scott, che ora cerca di trattenere una risata. « Mi dispiace, è più forte di me.» si giustifica con un'alzata di spalle, io sospiro scuotendo la testa. « Comunque ti cercavo per un motivo serio.»

« E sarebbe?» domando, stringendo ancora di più i libri al petto.

« Be', dopo la foto che ha postato Jane i commenti sui tuoi ritratti sono triplicati, così come i "mi piace", e in molti chiedono in maniera pressante il nome della modella.»

« Della modella? Cioè me?» sbotto confusa.

Scott annuisce, sospira e continua. « Ho pensato, se sei d'accordo, che potremmo fare un video in cui racconti di te. Lo posterei sul mio canale youtube e sono sicuro che ne sarebbero tutti contenti. Che ne dici?» conclude speranzoso.

Io corrugo la fronte, sempre più perplessa. « Non lo so, non vedo perché a qualcuno dovrebbe interessare.»

« Perché sanno che sei la mia ragazza, la gente ama ficcanasare.» ribatte sincero. « Proviamoci, ok? Sarà divertente.».

Annuisco, più perché non so cosa dire che perché sia davvero d'accordo.

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Asciugo i palmi delle mani sui jeans, rendendomi conto di star tremando dalla testa ai piedi e non per il freddo. Come mi è venuto in mente di accettare?

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