Capitolo 9

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Beacon Hills.
Sabato 24 settembre 2012.
Ore 13:40

Scesi le scale velocemente raggiungendo il salotto, afferrai le chiavi dell'auto e uscii di casa.
Lasciai sbattere la porta alle mie spalle e salii in macchina.

Come al mio solito, ero in ritardo.

Scott la sera prima mi aveva chiamata dicendomi di incontrarci per pranzo, io dopo qualche esitazione avevo accettato a patto che non si parlasse di me.

Non ero certa che avrebbe mantenuto la parola, ma non sarei rimasta segregata in casa solo perché degli stupidi angeli mi davano la caccia.
Non ero quel tipo di persona che per la paura non metteva il muso fuori.

Parcheggiai di fronte casa di Stiles, ci sarebbe stato anche lui ed ero certa che mi avrebbe tartassato di domande.
Quel suo lato curioso e sarcastico mi piaceva. Come spesso diceva lui, era la sua unica arma di difesa.

Lo vidi uscire di casa in fretta, mi salutò con un cenno della mano e salì nella mia auto. La sua amata Jeep lo aveva lasciato a piedi di nuovo.

- Sei in ritardo -.

- Non iniziare, ho dimenticato di mettere la sveglia. Sono rimasta sveglia per buona parte della notte -.

- Per gli angeli? Oh mio dio, non posso credere che esistano davvero! -.
Esclamò entusiasta.

- Chi ti ha...Allison? -. Realizzai dal suo sguardo colpevole.

- Senti, non sono dei santi ok? Sono abbastanza egoisti e arroganti. Per loro gli umani sono solo delle scimmie! -.

- Ma non sono nostre antenate? -.

- Non intendevo...vi disprezzano. Siete solo delle scimmie che camminano, non vi prendono neanche in considerazione -.

Rise per istante poi tornò serio.

- Ma, conosco un angelo che invece vi ammira. Ai suoi occhi non siete altro che come pietre preziose -.

- vorrei conoscerlo -. Rispose annuendo .

Magari un giorno...o molto presto il suo desiderio si sarebbe avverato.
Gli sarebbe piaciuto Castiel, erano molto differenti ma allo stesso tempo simili. Il Primo sembrava un alieno sceso in terra che si guardava in torno ammirato dalla creazione del padre, era particolarmente sarcastico e a volte fuori luogo. Mentre Stiles...beh era Stiles.

Arrivammo a destinazione, parcheggiai e scendemmo dall'auto.
Credevo dovessimo pranzare in un locale non in un'altra casa.
Guardai perplessa la villa e avanzai seguita da Stiles.

Scott e Allison erano lì davanti che ci aspettavamo, con loro c'era una ragazza. L'avevo già vista a scuola, aveva cercato di avvicinarmi con Jackson.

- Amara, ti presento Lydia. Lydia ti presento Amara -. Disse Argent indicandoci ad entrambe.

Sorrisi e capii che ero cascata nella loro trappola. Dovevo immaginarlo, McCall era stato fin troppo criptico e diciamolo...non è mai stato molto bravo a mentire.

- Quindi era questo il vostro piano. Trascinarmi qui rendendo complice il povero Stiles che non è riuscito a trattenersi nel parlare degli angeli -.

Light in The Darkness: L'inizio della FineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora