Capitolo 31

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Qualche mese prima.

-È successo tutto all'improvviso-.

Continuavano a ripetere gli altri mentre lo sceriffo li interrogava.

Dopotutto era vero.
Ma dovevo esserci io al suo posto.
Io dovevo morire, toccava a me.
Dolore.
Troppo dolore.
Non riuscivo a sopportarlo.

Come facevano a restare così tranquilli?

Dio, la mia testa.
Lasciatemi in pace.

Lo sceriffo mi chiese cosa fosse successo...gli risposi come tutti gli altri.
Che altro avrei dovuto dire? 

Che un essere aveva affondato una lama nel corpo della mia migliore amica? Che quella stessa lama aveva trafitto, qualche secondo prima, me inducendomi quasi alla morte? Che ero rimasta paralizzata ed inerme mentre lei veniva uccisa? Mentre la sua vita lasciava il suo corpo?

No, non potevo dire nulla di tutto questo.

Dovevo attenermi a come concordato.

Avevo perso ancora.
Perché?
Perché proprio lei?
Perché non me?

Ci ritrovammo tutti nella clinica dopo l'interrogatorio. 

Parlavano, parlavano tutti.
Vi prego, basta.
Cos'altro c'era da dire?

Non volevo più sentirli.
Non volevo più sentire... a questo potevo rimediare ma non ero certa di riuscire a tornare indietro.
Ma che importava?
Era troppo da sopportare e non volevo più farlo.

-Cosa faremo adesso?-, chiese Styles.

-Andremo avanti col piano-.

Le parole di Scott rimbombarono nella mia mente come il graffiante suono delle unghie su una lavagna.

Il piano, certo.
Ma non in questo stato, non sarei riuscita a pensare lucidamente.
Feci l'unica cosa che mi avrebbe impedito di portare a termine ciò che avevamo iniziato.

Materializzai davanti ai miei occhi quell'interruttore di cui Castiel mi aveva parlato e si era raccomandato di non toccare, ma lui non era lì e non era me. Con sicurezza seppur con un briciolo di terrore, lo premetti.
Lasciai che qualunque cosa sentissi o provassi scivolasse via facendomi sentire più leggera.

Niente più tristezza.

Niente più rabbia...

Niente più dolore.

Solo il nulla.

Ciò che mi rendeva umana, l'avevo spenta. Sotterrata in profondità, dove nessuno sarebbe riuscito ad arrivare.

Ero solo un mezzo Arcangelo privo di ogni emozione.

-Sei con noi, Amara?-.

Mi ricomposi e seguii i loro occhi tristi e patetici.

Light in The Darkness: L'inizio della FineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora