Capitolo 30

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Lawrence, Kansas.
Un anno prima di tornare a Beacon Hills.

L'auto si arrestò all'improvviso.

Bene, perfetto.
E io che avevo fatto il pieno prima di partire.

Imprecai prendendo a pugni il volante poi scesi dall'auto.

Presi il telefono.
Dovevo chiamare qualcuno altrimenti sarei rimasta bloccata in una strada isolata. Non avevo alcuna voglia di incontrare chissà chi o di venir aggredita.

Troppo paranoica.
Ah la tv, era una specie di maledizione per certe situazioni.

Non c'era segnale.
Ma che cazzo.
E ti pareva.

-Va tutto bene?-.

No, non può essere.
Perché doveva andarmi tutto storto?
Ero partita all'improvviso, Zia Marin aveva provato a dissuadermi ma non avevo intenzione di trasferirmi nuovamente in un'altra città se non a Beacon Hills.

Appena qualcosa ci minacciava.
Facevamo le valigia e ciao.
Ma ora basta.
Fanculo tutti. Non ne potevo più di quella vita nomade. In dieci anni, avrò cambiato sei città.
Dovevo fermarmi.

-Presto i miei amici saranno qui-.

Lo sentii avanzare alle mie spalle.
-No, non è vero-.

Bene, ci mancava solo un maniaco con la voce suadente.

Lentamente mi volsi, strinsi lo spray al peperoncino che mia zia aveva insistito che mettessi in tasca e lo guardai.

No vabbè, ma sul serio?

-Tu...tu che diavolo ci fai qui?!-.

Era l'uomo col Tranch che avevo incontrato stamani.

-No, al momento è fuori città-.

Eh?
Era proprio strano.

-So cosa sei. Ma non voglio farti del male, ci siamo già incontrati-.

Un angelo, era un fottuto angelo.
Si spiegava perché fosse così strano, insomma dopotutto non era un comune mortale. Non conosceva la nostra cultura.

Ok, cazzate.
Ma che sapevo io di angeli? A mala pena conoscevo la metà della mia reale natura. Se tale si poteva definire...

Indietreggiai.
-Non faccio del male a nessuno, ok? Sono solo una ragazza comune-.

Ma perché mi stavo giustificando?

-Non sono qui per questo-.

Avanzò velocemente verso di me, non mi diede il tempo di reagire.

Fu un attimo.
Credo di aver volato o così mi era parso ma avevo percepito un battito d'ali e non erano di certo le mie.

Light in The Darkness: L'inizio della FineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora