Capitolo 35

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Non prendevo sonno.
Non c'era verso.
Continuavo a rigirarmi ma la mia mente vagava insistentemente.
Senza tregua.
Il mio corpo uguale. Entrambi eccitati da non so che. Avevo imparato che la mia natura di mezzo Arcangelo, non si dava pace se percepiva un pericolo in arrivo.

Tirai giù il piumone e mi alzai.
Il chiarore della mezza luna illuminava la mia pelle febbricitante. Il freddo mi penetrava nelle ossa facendomi male.

Tremavo.

Accesi gli occhi. Lasciai che il potere scorrere in me come un tornado ma controllato.

Qualcosa era in arrivo.
Quella orribile sensazione avuta prima della morte di Allison, mi inquietava.
Questa volta, l'avrei intercettata perché nessun altro dei miei amici sarebbe morto.

Mi vestii indossando un semplice Jeans e una camicetta nera di flanella e scesi sotto.

Rimasi poggiata ad una parete mentre intravidi Malia sfogare le sue lacrime in silenzio.

In un certo senso, la capivo.
A differenza mia, lei era certamente migliore del suo padre biologico.
Peter era assetato di sangue e vendetta ma aveva un briciolo di cuore seppur sepolto da emozioni negative. Malia era una via di mezzo. Erano le sue emozioni positive a fare la differenza.

Forse era merito della madre biologica.
Troppe domande da porsi.
Era già difficile accettare di essere figlia del lupo ex alpha omicida.

Avevamo legato praticamente subito. Non come con Allison ma simile. Lei mancava di empatia, io ne avevo fin troppa ed ero incapace di gestirla. L'una imparava dall'altra.

Non la raggiunsi.
Aveva bisogno del suo spazio ma comunque non c'era bisogno, aveva già percepito la mia presenza.

Lentamente e silenziosamente, agguantai scarpe e giacca ed uscii.

Il freddo pungente della notte, mi investì facendomi rabbrividire.
Mi recai da Scott.
Forse non era l'ora più consona ma avevo bisogno di parlare con il mio Alpha.

Non c'era...

Oh giusto.
Era la serata con Kira.

Tornai indietro, inoltrandomi nel bosco.

Presi la strada più lunga.

-Quindi è questo il tuo grande segreto? La pazienza?-.

Alzai gli occhi al cielo mentre Dean mi seguiva con una pistola carica di sale.

Era più irrequieto del solito.
Non aveva più molta pazienza da quando era uscito dall'inferno... non che prima ne avesse in abbondanza ma era più calmo.
Stavamo dando la caccia ad uno spirito, il primo per me.
Non avevo idea di cosa stessi facendo.

Probabilmente ero l'esca visto che Dean mi negava di usare una pistola.
Le vittime erano tutte simili a me: giovani, minute e castane.

-Ho lasciato Beacon Hills per imparare a gestire parte della mia natura, la pazienza fa parte del percorso-.

Sospirò.

-Amici particolari i tuoi-.

Sorrisi.
Lo erano e mi mancano sempre di più.

-Ho avuto l'occasione di incontrare Chris Argent. Tipo simpatico e di poche parole-, mi affiancò, -e segue un codice, cosa che non tutti fanno-.

Si, lui era così.
Un esempio per qualunque cacciatore che si rispetti. È vero, aveva allontanato Allison e Scott ma faceva del proprio meglio. Il giovane lupo era innocente, le sue mani non erano sporche di sangue e così anche in futuro visto la sua predisposizione all'empatia.

Light in The Darkness: L'inizio della FineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora