L'emicrania si presentò violentemente.
Mi massaggiai le tempie.
Avevo la nausea.
I miei poteri erano irrequieti.Raccolsi i capelli in una crocca mentre cercavo di concentrarmi su quella dannata pagina.
Mio dio, non ci stavo capendo assolutamente nulla.
Nulla.
Il vuoto più totale.
Gli appunti di Bobby non mi erano di alcun aiuto.Maledizione.
Il bussare alla porta mi fece chiudere il libro e nasconderlo sotto un'altra pila.
Nessuno doveva vederlo.
Non era importante.-Avanti-.
Accavallai le gambe.
-Possiamo parlare?-.
Sorrisi.
-Certo, vieni qui Stiles-.Ci spostammo sul letto.
Mi poggiai allo schienale, incrociando le gambe.Sembrava così turbato e triste.
Cos'era successo?
Erano giorni che il branco aveva dei problemi ma nessuno parlava. Poi c'erano i dottori del terrore che seminavano panico ad ogni dove. Lydia che per poco non veniva uccisa da un Kanima... io che per poco non aggredivo Scott perché non comprendeva il mio punto di vista.Gli incubi sui Dottori del Terrore mi perseguitavano. Erano presenti in momenti che neppure ricordavo; facendomi notare quanto fosse manipolabile la mia memoria... così delicata.
Eravamo sul filo del rasoio.
E tutti nervosi.-Puoi parlare con me-.
Iniziò a torturarsi le mani.
-Hai presente Donovan?-.
Feci mente locale.
Ah si il tipo che fremeva dalla voglia di uccidere suo padre.So che era scomparso, che Theo l'aveva ucciso per difesa personale.
Come no.Annuii.
-Donovan, non potendo arrivare a mio padre ha preso me-.
Ok.
-Mi ha rincorso sino alla scuola poi mi ha aggredito...-.
Il mio cuore iniziò a battere più velocemente.
Afferrai delicatamente le sue mani troppo tormentate.Capii subito cosa volesse dire.
Theo non aveva fatto il buon samaritano perché gli andava, no. Stava giocando con il branco.
Come avevo intuito sin dall'inizio.
Pensava che mettendoci contro Scott, avremmo scelto lui.
Neanche fra un milione di anni.
I problemi si superavano.
Alcuni però, richiedevano più tempo.Io avevo ucciso.
Le mie mani erano macchiate di sangue.
Qualcuno di noi doveva.
Eravamo vulnerabili al male per quanto provavamo a negare. Ma Scott? Scott non poteva capirci.
Lui non era in grado di ferire qualcuno, trovava sempre un'altra strada ma delle volte quella strada, era colma di ostacoli.
Ostacoli difficili da superare.
Gli incidenti capitavano.-Stiles, non avevi altra scelta-.
Mi guardò.
-Lo sai-.Scossi la testa.
-Ho messo insieme i pezzi. Ne hai parlato con Scott?-.
Si alzò passandosi una mano fra i capelli.
-Abbiamo discusso-.Sospirai.
Lo immaginavo.
-Ha ceca fiducia negli altri-, mi alzai andando alla finestra.
-Anche tu sei strana da quando sei tornata-.
Deglutii.
Come potevo spiegarglielo? Lui si era confidato con me... perché ero così restia?
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Light in The Darkness: L'inizio della Fine
Hayran KurguFan fiction fra Teen Wolf e Supernatural Amara in apparenza è una normale ragazza di sedici anni. Trasferendosi a Beacon Hills da suo zio Alan Deaton, tenterà di sfuggire dal suo passato che due anni prima le ha sconvolto la vita. Cosa accadrebbe s...