La tempesta vera, arrivò di Martedì,
durante la lezione di letteratura coreana.
Me ne stavo in silenzio a prendere gli appunti mentre il professore stava leggendo una poesia di cui mai avevo sentito il nome, parlando di fiori e campi immensi, cosa che mi interessava molto, anche se preferivo essere nello studio di danza, davanti ad uno specchio ad esercitarmi, visto che avevo perso almeno un mese di prove in cui avevano già buttato giù un pezzo di balletto per il saggio natalizio che avrebbe visto la partecipazione di molti Scout per idol e ballerini famosi.
In quel momento mi sembrava solamente di essere rinchiuso in una scatola di cartone, in preda alle onde indecise del mare. Non essendo minimamente pronto a quello che sarebbe successo nelle giornate successive.
Il fulmine colpì a ciel sereno, mentre con la mia penna stavo ritoccando i bordi sbavati della A, la porta sbatté all'improvviso, un ragazzo moro del mio stesso anno entrò, spaventato a morte.
"C'è il ballo di Halloween"
Disse allarmato guardando inorridito tutti i ragazzi, che sembravano appena usciti da qualche film horror Giapponese. Non sapevo sicuramente cosa potesse fare una festa di così traumatico, in corea non veniva neanche riconosciuta come festa.
Sospirai tornando alla mia A tra il tumulto generale che si era creato, facendo sbattere ripetutamente la penna sul banco al professore che cercava di ricomporre la classe che sembrava più il culmine della terza guerra mondiale. Dalle voci che riuscì a captare, sentì parlare di trovare un costume.
Qua,solitamenente, era difficile trovare un costume, visto che lo consideravamo un giorno come gli altri, ma essendo una scuola con più culture capì che fare una festa globalizzata come halloween era più che lecito.A me importava poco delle feste, visto che passavo la maggior parte del mio tempo a sudare sui libri per avere un lavoro decente e magari perché no, anche per diventare un ballerino.
Dopo qualche minuto che sembrava essere passato un secolo, il professore riuscì a far calmare la classe. Chiedendo spiegazioni al povero ragazzo che era entrato urlando, che sembrava uscito da uno zoo. Il ragazzo disse semplicemente che Kim SeokJin avrebbe invitato cinque persone a sedere sulla zona VIP, dove avrebbero partecipato persone illustri, durante la festa di Halloween della scuola e che sarebbero stati scelti tra gli studenti più meritevoli di fiducia. Risi tra me e me, chi era disperato così tanto da fare il leccapiedi a quei presuntuosi per una stupida zona VIP, dove avrebbero sprecato quintali di alcol e parlato di noiosissime partite di golf? La risposta arrivò immediatamente quando un ragazzo moro della mia classe si alzò e si diresse, ignorando i richiami del professore, fuori dalla classe. Quel ragazzo avrebbe preso un biglietto di sola andata per l'inferno.
Ma la giornata non era ancora finita, tutti in quella scuola sembravano essere usciti da qualche macabro film sulla preistoria, tutti che si facevano avanti negli alloggi maschili per porre servizio ai Golden Boys, addirittura c'era la fila anche fuori dall'ingresso principale. La cosa mi sembrava molto strana visto che ogni Domenica dal mio arrivo, si strappavano i capelli pur di non diventare un "aiutante", eppure tutti si rendevano schiavi per una stupida festa.Magari capivo il fatto di essere ricchi e tutto il resto, la popolarità e bla bla bla. Però questo era diventare dei veri e propri schiavi senza diritti, comandati solo dal potere dei soldi.
Sospirai per l'ennesima volta, mentre mi dirigevo nella struttura dedicata al ballo, dove avevamo accesso illimitato alla grande palestra. Li trovai solamente Jimin che se ne stava davanti allo specchio a fare Stretching con la sua felpa grigia extralarge e i suoi pantaloni neri. "Hey Chim" Dissi appoggiando la borsa a terra vicino agli specchi laterali. Il posto era fantastico, un enorme sala di specchi con il pavimento di legno. Perfetta per ballare, soprattutto quando era vuota. "Hey Hobi, lezione rimandata, guarda caso c'ero solo io a lezione" Disse il biondino roteando gli occhi in alto, si vedeva chiaramente che anche lui non interessavano inutili feste. "Posso soltanto immaginare il perché" Risposi io ridendo. "Odio le feste, odio i Golden Boys, odio i ragazzi con i capelli marroni, odio la sua stupida faccia e i suoi bellissimi occhi marroni e il fatto che con le lenti blu diventino ancora più stupendi" Urlò Jimin all'improvviso alzandosi dal suo posto gridando al vento senza prendere neanche un minimo di fiato.
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Betelgeuse (Yoonseok/Sope)
Fanfiction[Completa] Hoseok era l'eccezione che confermava la regola, era la stella rossa in un mare di stelle blu, era il miglior ballerino della Bangtan Artistic School, era il ragazzo buono del secondo piano, era il sole che scaldava l'inverno ed era il so...