Capitolo 32: Il Bello Addormentato

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Il sole del primo mattino illuminava le ciglia del moretto come se le stesse baciando facendo risplendere quel dolce viso da bambino che ancora si trovava. Dire che ero invidioso era troppo poco, con le sue ciglia lunghe, gli occhi come quelli di un dolce gattino e la bocca piccola e grucciata che avrei voluto davvero toccare con le mie stesse mani. Di sicuro le avrei trovate morbide come delle lenzuola appena lavate.


Erano passati due giorni dalla nostra riappacificazione, e devo ammettere che mi sentivo molto fiducioso per quello che riguardava il futuro della nostra amicizia. Ogni tanto ci ritrovavamo da soli, nel cuore della notte a mangiare uno spuntino insieme. Eppure, rimaneva là, sepolto nell'oscurità dei nostri segreti. Nessuno dei due osava pronunciare una parola e il rumore delle nostre bocche che mangiavano del ramen caldo coprivano i pensieri che avevo in testa.

Faceva male pensare, mia mamma me lo ripeteva spesso, ma non ci potevo far nulla se ogni volta che ci incontravamo sulle scale di quella lussuosa villa i nostri corpi si inseguivano come appesi ad un sottile filo. Lo so che avevo promesso a Namjoon che mi sarei tenuto a debita distanza, ma come facevo senza sentire il suo dolce odore di pino che mi entrava nelle narici ricordandomi i primi tempi insieme. Era così bello sentirmi ancora un giovane ragazzo pieno di sogni e speranze e che non aveva bisogno di nascondersi dai propri amici solo perché voleva essere felice.
"Aghn"
Il rumore del ragazzo che si stiracchiava accanto a me mi fece quasi sobbalzare e destare dai miei sogni ad occhi aperti. Scrocchiò il collo varie volte e con i suoi occhi piccoli ancora assonnati si guardava intorno spaesato. "Hoseok??" Chiese con la voce ancora roca.

Non posso non dire che il mio cuore fece un sobbalzo al solo sentire il mio nome pronunciato da quelle piccole labbra rosee che avrei voluto tanto mordicchiare come un cagnolino e il suo nuovo giocattolo. Ok, basta stavo scendendo troppo nei particolari. Dovevo smetterla o il rumore dei miei pensieri osceni sarebbe arrivato fino alle orecchie di Yoongi.

"Che ci faccio sul tavolo della cucina??" Chiese ancora con la voce assonnata mentre con le maniche del pigiama che arrivavano fino ai polsi si passava le mani sopra agli occhi stanchi. Oddio avrei voluto abbracciarlo come un orsacchiotto.
"Perdonami, stanotte eri così stanco che ti sei addormentato, non volevo svegliarti così sono rimasto qua cercando di trovare una soluzione. Ma mi sono addormentato anche io"
Non era una totale bugia, sicuro i primi dieci minuti li avevo passati a capire come cercare di svegliare il moretto, successivamente ero rimasto quattro ore ad osservare come dei piccoli sbuffetti uscivano dalle sue piccole labbra.

Che ci volete fare ero un uomo debole.

Eppure, non poteva accadere nulla tra di noi, me lo ero ripromesso e le ore passate a divertirsi erano finite, loro dovevano tornare alla Bangtan e io dovevo tornarmene alla mia vita di tutti i giorni. Forse trovare anche una scuola privata dove finire i miei studi o non mi sarei mai diplomato e non avrei mai potuto lavorare nella scuola di Jimin come avevo promesso.
"Dillo Jung che hai passato la notte ad osservarmi mentre dormivo, che stalker" Rise Yoongi mentre si alzava dallo sgabello. Io arrossì tutto in un colpo, cercando di balbettare qualche scusa che fosse plausibile, ma nulla che il mio cervello riusciva ad articolare come frase di senso compiuto.


"Che sta succedendo qua??" Chiese un Jin in accappatoio mentre cercava di asciugarsi i capelli con un asciugamano rosa pallido. Io e Yoongi ci guardammo spaventati, dopo tutto dovevamo essere nei nostri letti. A giudicare dalla luce del sole che passava fra le larghe finestre dovevano essere sì e no le sei passate.

Jin non disse nulla mentre passava nella cucina per prendere il suo solito caffè mattutino ma si vedeva dal suo sguardo che aveva qualcosa da ridire sulle nostre scappatelle notturne. Non riuscivo a capire perché tutti erano contro il fatto che io e Yoongi eravamo tornati a parlarci. Dopo tutto erano loro che ci avevano fatto riappacificare.
Era tutto troppo confuso.

Betelgeuse (Yoonseok/Sope)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora