Capitolo 22: .... Pregherò affinché Lo Possa Passare Con Te

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Oggi, per festeggiare questo giorno glorioso, ho deciso di scrivere una piccola Smut, quindi se non vi piace, non leggete!!

Buona lettura!!

Erano mani, erano occhi, erano sguardi ed erano labbra. Ci cercavamo, ci rincorrevamo, sperando di stare dietro a tutta quella passione che stava crescendo in quell'istante, quell'attrazione che avevamo sempre sentito sottopelle che comunque cercava di tenerci uniti.

Eravamo ancora stretti su quella piccola sedia da pianoforte, mentre le nostre bocche si cercavano disperatamente: la mia lingua, ancora molto inesperta, stava cercando di stare dietro al passo fervente di Yoongi, che essendo molto più esperto di me stava guidando il nostro bacio, che in tre minuti aveva portato entrambi all'orlo del collasso. Non avevo mai sentito un sentimento di quelle dimensioni. Tutto mi sembrava quasi come se scottasse e la ferocità con cui ci stavamo avventando era spaventosa e solo stare così vicino al ragazzo mi procurava un calore immenso. Non c'era nulla che potesse descrivere quello che provavo, nulla che potesse comparare. Di certo, quando ero ragazzino, avevo sempre sognato il momento in cui avrei dato un bacio così passionato. Ma non avevo, appunto, considerato il fatto che fosse proprio con la mia anima gemella che amplificava tutte le mie emozioni. Sentivo ogni singolo movimento della sua mano sulla mia schiena. Sentivo ogni singola goccia del mio sangue scorrere prepotentemente nelle mie vene mentre cercava di riempire lo spazio nel mio membro che sembrava poter scoppiare nei miei pantaloni larghi del pigiama. Sentivo ogni singolo respiro che emetteva a contatto con la mia bocca umida a contatto con la mia ancora più umida. Sentivo la sua lingua accarezzare il mio palato, facendo crescere i brividi di piacere che mi facevano arricciare i piedi dalla contentezza. Sentivo i nostri denti che ogni tanto si andavano a scontrare ferocemente in cerca di qualche soddisfazione. Perché dopo due mesi di attrazione sessuale mai sfogata, sembrava quasi che dovevamo mangiarci a vicenda. Era una situazione da film romantici che guardava mia madre: vedevo sotto le mie palpebre chiuse i fuochi d'artificio che scoppiavano ogni volta che io o Yoongi facevamo qualcosa di eccitante, come stringersi più forte o mordere il labbro dell'altro. Sentivo gli angeli cantare ogni volta che dalla mia bocca usciva un piccolo gemito. Tutto il mio corpo stava andando letteralmente a fuoco e non sapevo veramente che fare. Avrei dovuto godermi il momento invece che analizzare ogni singolo aspetto. Eppure, era più forte di me non riuscivo proprio a contenere la mia ansia da prestazione. Stavo facendo bene?? A Yoongi piaceva quello che stavo facendo??

Ecco perché in un comune accordo silenzioso lasciai che il moretto guidasse la cosa, anche perché se avessi aperto bocca o magari mosso qualche muscolo di troppo sono sicuro che sarei svenuto a terra agonizzante. Perché era troppo il piacere e la gioia del momento. Finalmente c'era una speranza per il ballerino Hoseok, avrei potuto mostrare al ragazzo tutta la mia flessibilità. Tempo due secondi e me lo ritrovai in collo, con le sue grandi mani da pianista che cercava frizione con le mie cosce coperte solamente da un sottile strato di cotone dei pantaloni del pigiama. Dire che questo non fece uscire un gemito dalla mia bocca era una bugia. Perché non appena trovammo una posizione in cui i nostri membri strusciavano avidamente uno contro l'altro sentì un qualcosa alla bocca dello stomaco che cercava di uscire da me prepotentemente. L'odore di zenzero che usciva dal nostro ammasso di corpi era oramai familiare e dolce, che pian piano inseguiva quello di Pino che avevo percepito sin dall'inizio. Pregai affinché nessuno potesse sentire i nostri gemiti che aumentavano sempre di più o mi sarei pure potuto sotterrare nel grande giardino della struttura principale.

Spostai le mie mani dalla faccia del moretto ai suoi fianchi fini che però riuscivano a contenere un sedere bello ampio e grande, assaporando i suoi pantaloni del pigiama di seta che facevano da frizione ogni volta che alzavo i fianchi per far coincidere i nostri genitali. Riuscivo a sentire ogni muscolo che si contraeva e si distendeva preso dal piacere che gli stavo procurando io. Quasi che neanche ci credevo a questa visione divina. Stavo sicuramente sognando.

Betelgeuse (Yoonseok/Sope)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora