Era passata un'ora e di Yoongi neanche l'ombra. Se ne era andato, dopo aver sentito la sua storia attraverso le parole di Taehyung. Se ne era andato e nel mentre la sua chioma nera scompariva tra la gente, aveva bevuto entrambi i drink, sperando che almeno uno dei due non fosse destinato a me o mi sarei sentito più in colpa di quello che già mi sentivo. Anche se dire che mi sentivo in colpa era troppo poco. Le mie budella ribollivano come in una pentola piena di acqua molto bollente e penso che anche le tre ragazze sedute accanto a me riuscivano a sentirle. Non avrei mai dovuto chiedere una cosa così personale ad una persona che conoscevo così poco. Avrei dovuto aspettare da Jimin o magari lasciare che il moretto mi aprisse il suo cuore e mi dicesse tutte le sue paure. Avrei potuto fare tante cose. Eppure, mi ero lasciato trascinare dall'avidità del sapere e dall'impazienza. Avevo salutato il ragazzo dai capelli rosa e con un'espressione di totale tristezza mi aveva chiesto scusa. Io non ce l'avevo assolutamente con lui. La colpa era stata solamente mia e della mia ferocia di conoscere meglio Yoongi e magari di capire anche il perché fosse in quella maniera. Ovviamente, sapevo che dietro c'era molto altro. Nessuno diventa la rappresentazione umana di un pezzo di ghiaccio solo con un problema di cuore. Ci vogliono anni e anni di soprusi e di violenza psicologica. Non so bene da dove venissero quelle supposizioni e di certo non ero uno psicologo. Ma, sentivo nel mio cuore che questo non era tutto. Non era solo Jimin il problema.
Fermai subito questi pensieri, già avevo procurato un bel dolore al ragazzo maggiore. Dovevo prima risolvere questo e poi magari avrei potuto anche pensarci.
La festa stava entrando nel suo vivo e tutti sembravano divertirsi un mondo: ragazzi che ballavano, ridevano e si godevano la loro giovinezza. Avrei voluto anche io divertirmi come loro. Pensando solo a quello che mi faceva stare veramente bene: il ballo.
Quando ballavo tutti i miei problemi e le mie paure scomparivano all'istante. E a pensare solo di dimenticare quello che avevo fatto, mi sentivo ancora più male e la voglia di ballare mi passava. Sorrisi alla ragazza accanto a me per la tredicesima volta in mezz'ora. Vedendo i suoi occhi lucidi dall'alcool. La gonna corta che portava era quasi a livello cosce e i suoi capelli che scorrevano ogni tanto sulla mia spalla sapevano di fragola. Non volevo essere scortese e ricambiai il sorriso annuendo leggermente la testa. Con la coda dell'occhio notai il mio compagno di stanza limonare pesantemente il suo castano e sentì una leggera punta di gelosia. Avrei voluto avere anche io un amore come quello. Ma evidentemente non ero abbastanza fortunato.
"E' il ragazzo di cui sei innamorato? Mi dispiace dirtelo ma Jeon ha le sue grandi mani sul suo sedere"
La voce della ragazza era melodiosa e leggermente strascicata. Mi guardava con i suoi occhi curiosi e la bocca che formava un ghigno, a dimostrare che aveva ragione. Scossi la testa. "No è il mio compagno di stanza". La ragazza si girò completamente verso di me con la bocca spalancata. "Tu sei il rosso di cui tutti parlavano per la festa di Halloween. Oddio!!! Sei una star in questa scuola. Nessuno riceve un invito dai Golden senza alcun motivo"
Sapevo perfettamente dove voleva arrivare e con un gesto di saluto con la mano mi allontanai dall'angolo in cui ero finito, da dove si vedeva bene tutto il luogo, magari Yoongi si sarebbe fatto vivo. Ma di lui nessuna traccia.
Continuai a camminare, seguendo ogni tanto il ritmo che aveva preso la musica. DI ballare di certo non mi stancavo mai. Ero nato per questo, per il movimento.
"Hoseok!!"
Era la voce di Jin che con un certo allarme nella voce correva veramente preoccupato nella mia direzione. Mi girai verso il ragazzo che appoggiandosi al ginocchio per la corsa, ansimava pesantemente. "Devi venire con me" Non c'era spazio al dialogo, la sua voce era squillante tra i bassi delle casse e il suo tono incuteva una certa emergenza. Sperai veramente che si trattasse del mio moretto.
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Betelgeuse (Yoonseok/Sope)
Fanfiction[Completa] Hoseok era l'eccezione che confermava la regola, era la stella rossa in un mare di stelle blu, era il miglior ballerino della Bangtan Artistic School, era il ragazzo buono del secondo piano, era il sole che scaldava l'inverno ed era il so...