Betelgeuse (Yoonseok/Sope)

Jikook☆

Attenzione!!!

Sono presenti parti Smut!! Quindi se non vi piace o se vi crea dei problemi non leggetelo!! Non vi da problemi con la trama.

Quando inizia troverete la parola *SMUT*

Grazie per la vostra attenzione e buona lettura!!

La neve fresca che ricopriva il terreno si rifletteva sui capelli biondini del ragazzo, mentre con i suoi piccoli occhi che sparivano al solo accenno di una risata, osservava divertito il ragazzo castano che era in procinto di tirargli una palla di neve grande quanto la sua mano.

"Smettila Jk" Disse ridendo e correndo verso la direzione del parcheggio. Di sicuro avrebbe preso quella montagna di neve in men che non si dica. D'altronde conosceva bene Jungkook e sapeva tutti i suoi vizi e tutti i suoi pregi. Anche nel periodo in cui avevano smesso di parlare. Soprattutto dopo quella tremenda notte in cui aveva deciso di andarsene dai Golden Boys. Di certo il più piccolo ci era rimasto male e nonostante tutte le scuse e gli stratagemmi per riportarlo dentro di Yoongi, aveva perdonato quasi tutti. Anche Jungkook, quella sera di Halloween, gli si era inginocchiato davanti e con gli occhi quasi pieni di lacrime gli aveva chiesto se fosse disposto a perdonarlo.

Jimin conosceva Jungkook e dopo tutti i giorni passati insieme, tutti i problemi affrontati. Sapeva veramente che si poteva fidare del moretto. E come sapeva questo sapeva anche che non si sarebbe tirato per nulla indietro ad una lotta a palle di neve. "Sei troppo basso non ti vedo" Disse Jungkook tirandogli la massa di neve che aveva raccolto dal terreno.

Avevano passato i cinque giorni più belli della sua vita, anche se alla fine erano dovuto tornare al campus. Erano andati insieme a Busan dove aveva sempre il timore di incontrare le sue più grandi paure. Infatti, non era tornato a casa sua, dove i fantasmi lo minacciavano di risucchiarlo nelle tenebre. Ma era andato a casa di Jungkook, dove la madre lo aveva sempre trattato come un secondo figlio. Di certo se li ricordava i giorni in cui Jungkook tornava a casa da scuola con qualche amico in più. Non era mai stato un amante delle amicizie. E avere un amico anche più grande di lui che veniva a giocare con la marea di giochi che si ritrovava nella stanza segreta che aveva nell'armadio, era un evento quasi da festeggiare. A volte anche Yoongi si univa a noi, ma era sempre molto geloso del suo biondino e Jungkook scommetteva sempre che il ragazzo avesse una cotta per il suo Jimin Hyung, ma non lo aveva mai accennato ad alta voce, per paura di spaventare il più grande dei tre.

Quindi la signora Jeon, con i capelli raccolti in testa molto ordinatamente e le sue mille cameriere lo avevano sempre accolto come un membro della famiglia. Ricevendo anche qualche sorriso in più dal signor Jeon, che capitava una volta ogni tanto ai pranzi.

Per Jimin fu una ventata di aria fresca e sapere che ancora c'erano persone che lo trattavano normalmente era una soddisfazione. Dopotutto le sue insicurezze lo rendevano sempre timido e impacciato davanti alle persone di cui non si fidava e cercava sempre un metodo per sfuggire ai confronti con le altre persone.

"Hyung attento!!"
La palla di neve preparata con cura da Jungkook arrivò direttamente nella faccia di Jimin che con un urlo di dolore si accasciò a terra cercando di appoggiarsi con le mani sul terreno ghiacciato. "Jimin?? Jimin??" Disse il castano avvicinandosi al più grande con aria preoccupata cercando di vedere come stava il più grande. Ma Jimin con una svolta veloce del corpo aveva già preso un po' di neve che con un movimento veloce era già finita sulla guancia del castano.

"Sei un traditore"

Disse Jungkook tra le risate, mentre con le mani cercava di tenere lontano le mani di Jimin che cercavano di spalmare quella poca neve su il suo migliore amico. Ma non si erano accorti del mucchietto di neve che prima avevano cercato di trasformare in un pupazzo di neve, così tra le risate complessive erano finiti uno sopra l'altro con i fiati che si amalgamano e i respiri che si uniscono. Tra le guance rosee colpite dal freddo e i capelli bagnati dalla neve.