Capitolo 8: Quella Volta Che Assistii Alla Fine Del Mondo

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La mattinata in se per sé non era iniziata poi così male: gli uccellini che cantavano, il sole novembrino che si alzava piano con i suoi raggi flebili dietro alla montagna e il canto di Jimin dentro la doccia.

Aveva una voce melodiosa e alta per essere un ragazzo, ma era quello il suo bello.

Mi rincuorava e mi rendeva più chiare le giornate.

Il fatto che il dottor Lee mi avesse lasciato tornare in caffetteria mi aveva riempito il cuore di gioia e speranza come lo stava facendo il mio piccolo amico biondo.

Così che potessi riprendere la mia vita di tutti i giorni e potessi dimenticarmi di quella brutta avventura con il ragazzo di pietra.

Che ha ripensarci bene, ma proprio bene, con me aveva parlato, sia il giorno precedente che quella sera alla festa. Per quanto poco che sia, ma mi aveva comunque rivolto la parola. Aveva aperto la sua dannata bocca (non solo per parlare) e aveva fatto funzionare le sue preziose corde vocali.

Solo per me

Perché allora le ragazze mi avevano detto che nessuno non aveva mai sentito la sua voce????

E perché se era un ragazzo di pietra, teneva in braccio un coniglietto in quel modo carino???

Tutto questo non aveva alcun senso, e più mi ci sforzavo e più sentivo un leggero mal di testa affiorarmi all'inizio della fronte.

Così smisi di farmi problemi e aspettai Jimin che finisse la doccia.

Di solito la Domenica era il giorno delle fughe.

Ovvero il giorno che non doveva esistere e quello in cui ogni volta che i Golden nominavano un "assistente", il ragazzo se la dava a gambe.

All'inizio credevo che fosse un problema di dolci.

Anche se erano una favola, dovevo ammetterlo.

Poi capì che era un problema di Golden Boys.

I dolci erano troppo buoni per essere snobbati così.

La mia teoria era che il ragazzo fosse, nel passato, stato uno degli assistenti. Ecco perché conosceva molto bene quel Jeon e perché sembra così spaventato.

Non volli indagare oltre e ancora la mia testa navigava tra le stranezze che Min Yoongi sembrava tirare fuori ogni giorno come un mago con il suo cappello.

Chi portava un coniglio nel bosco???

E soprattutto perché avere un coniglio???

"Hyung, io ho fatto in bagno" disse il mio Mochi uscendo con l'accappatoio legato bene in vita. Annuì e mi diressi sotto la doccia, annegando nei pensieri.

Solo dopo essere bello pulito e rinfrescato decisi che dovevo fregarmene di quella testa di marmo.

Tanto poi avrei comunque continuato a pensare a lui.

Sbuffai così forte che il biondino steso sul divano alzò la testa dal suo telefono per osservarmi divertito.

"Problemi??"

Mi chiese con un sorrisetto.

"Non sai quanti"

Risposi buttandomi a peso morto nel lato opposto di Jimin.

"Dimmi pure Hyung, sai che a me le puoi dire queste cose"

Lo sapevo che potevo parlare tranquillamente con il mio compagno di stanza.

Eppure solo al pensiero di rimettere a posto tutti i pensieri che avevo in testa mi sentii veramente stanco.

"Ancora non mi hai nemmeno raccontato cosa ti è capitato quella sera di Halloween"

Betelgeuse (Yoonseok/Sope)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora