Quel segno, quel gesto lo identificavano come solo un assassino poteva essere definito.
Michelle prese per il braccio la sorella e la coprì con il proprio corpo, con l'intento di proteggerla.
Si sentì la risata agghiacciante di Jude risunare tra quelle mura, il gocciolio del sangue che lento cadeva a terra, provocando un rumure inquietante.
Lucy, per tutto il tempo non aveva mosso un muscolo, era troppo terrorizzata da quello che era successo e l'idea di passare le giornate in quella casa con quell'uomo la intimorivano sempre di più.
Ora che non c'era la mamma sarebbe stato tutto più difficile.Jude sapeva che ciò che aveva fatto lo avrebbe portato in galera ma questo solo se qualcuno avesse aperto bocca e avrebbe raccontato i fatti. Così minacciò tutti, i domestici e le figlie.
Nessuno doveva sapere, tutti dovevano tacere.
Due settimane dopo l'accaduto Jude cercò, inutilmente, di distorcere i fatti accaduti proponendo diverse cause per la morte di Layla evitando ovviamente esami di ogni tipo o la scansione del corpo. Gli unici che credettero a ciò che l'uomo aveva detto erano coloro presenti al funerale della donna.
***
Passavano gli anni e in casa regnava spesso il silenzio, il padre non si occupava delle figlie anzi le ignorava proprio in più le obbligava ad andare nelle scuole femminili per la nobiltà.
Non potevano uscire quando volevano e i chi le circondavano erano solamente persone superficiali e ricche, cioè gente noiosa che pensava solo ai soldi.Un giorno quando Lucy e Michelle tornarono da scuola, trovarono diversi agenti che parlavano con loro padre.
Per ascoltare la conversazione si nascosero dietro una colonna e le uniche parole che capirono furono: <<abbiamo trovato i due ragazzi, abitano a Crocus entrambi; la ragazza si è fidanzata e tra tre anni si sposa, il ragazzo ha formato un suo gruppo con vari ragazzi>> spiegò un agente, con tono fermo e pacato.<<Perfetto, per ora non faremo niente, ma poi si pentiranno di essersi messi contro di me>>
<<Hey...Lu-chan, andiamocene>> disse Michelle sussurrando, rivolgendosi alla sorella.
La bionda annuì capendo che era meglio ritornare nella loro stanza.
A quattro zampe salirono le scale e appena arrivarono in camera si sdraiarono sul letto facendo un sospiro di sollievo.<<l'abbiamo scampata per questa volta>> la bionda si girò e la guardò con un sopraccilio inarcato. <<che vuoi dire per questa volta?>>
<<vuol dire che indagheremo più a fondo, dobbiamo scoprire chi sono i due ragazzi!>> esclamò, ricordando le parole che le aveva detto la madre prima di prepararsi per fuggire.
<<Hai ragione,dobbiamo scoprire se questi due ragazzi sono i nostri fratelli!Non possiamo che nostro padre li uccida come ha fatto con la mamma!>> Disse con forza, mentre dal viso si potevano intravedere le prime lacrime che solcavano le sue guance. Non aveva mai mostrato dolore quella notte, aveva soffocato ciò che aveva provato veramente non voleva mostrare questo suo lato a suo padre. Non se lo meritava.
Aveva preso in giro tutti raccontando falsità sulla morte della madre e questo, più di ogni altra cosa, le faceva infuocare il petto.
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[NALU]Cʀɪᴍɪɴᴀʟ: ɪʟ ᴅᴇsᴛɪɴᴏ ᴛɪɴᴛᴏ ᴅɪ ʀᴏssᴏ
Fanfiction[COMPLETA] Nel suo sangue aveva la stirpe Heartfilia, in un modo o nell'altro ci sarebbe stato per sempre la firma sul suo corpo che lei era la figlia dell'uomo che più odiava. Un padre che si era rivelato una bestia, che aveva distrutto la famiglia...