「25. I need you, my best friend」

409 67 10
                                    

Basta aspettare, é inutile fare finta che tutto sia normale quando non lo é.
Voglio solo averti al mio fianco, perché ho bisogno di te, della tua presenza,
del tuo essere piccola ma forte.

Aveva perso la pazienza, ora che avevano scoperto la loro gang nemica cosa avrebbero fatto? Di sicuro non sarebbe stata lei ad iniziare una battaglia inutile, a parer suo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Aveva perso la pazienza, ora che avevano scoperto la loro gang nemica cosa avrebbero fatto? Di sicuro non sarebbe stata lei ad iniziare una battaglia inutile, a parer suo.

Sbatteva il piede aggressivamente sul pavimento, facendo un rumore fastidioso.

Tutta la gang, appena finita la riunione se n'era andata, lasciando solo Gajeel, Lucy, Juvia e Acquarius nella stanza.

Il loro covo era davvero moderno, l'unica cosa scocciante era la lontananza; distava molto dalle loro abitazioni, di tutti i membri.

Adesso era sul divano, nel soggiorno, che era di fianco alla sala riunioni.

I suoi amici erano in cucina, intenti a preparare qualcosa da mangiare.
Anche se erano le dieci, avevano un certo languorino e lo avrebbero soddisfatto.

<<Lucy-san, vuoi una fetta di pizza?>> chiese Juvia, dall'altra parte della stanza.

La bionda scosse la testa, aveva tutt'altro per la mente, qualcosa che per lei era indispensabile.

Si fece improvvisamente seria, con un'espressione dura. S'alzò e si diresse verso i suoi compagni, che quando la videro arrivare sorrisero.

Quel sorriso si spense quando videro il suo volto.

Sbattè entrambi le mani sull'isola della cucina, mentre i ragazzi la guardarono straniti dalla sua reazione.

<<Adesso cos'hai? Se devi sfogarti non farlo con noi grazie>> disse Gajeel, mangiando una fetta della sua pizza con gusto.

<<Levy.>> pronunciò con tono basso ma che loro riuscirono a sentire benissimo.

Quel nome, quelle lettere, riportavano ferite ancora aperte nei loro cuori e nelle loro menti.

Al corvino cadde la fetta che aveva in mano, facendo scivolare le braccia lungo i fianchi.

Juvia abbassò il capo mentre stringeva i pugni, odiava sentirsi in quel modo.

Acquarius invece rimase impassibile e seria.

<<È inutile che assumete quelle facce, dobbiamo riprendercela>> iniziò, premendo i palmi sulla superficie dell'isola.

[NALU]Cʀɪᴍɪɴᴀʟ: ɪʟ ᴅᴇsᴛɪɴᴏ ᴛɪɴᴛᴏ ᴅɪ ʀᴏssᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora