Quello che voglio lo mantengo, sempre.
L'unica a cambiare le regole del gioco sarò io e questo non cambierà.7:00 am
La sveglia inizió a suonare, svegliando Lucy dal suo sonno.
La ragazza alzó la testa dal cuscino, e, con un colpo secco, spense quell'aggeggio rumoroso.
Stette ancora nel letto per qualche minuto, poi lentamente si alzó dirigendosi in bagno.
Si sciacquó il viso, e si specchió, appoggiando le mani ai bordi del lavabo.
Ogni qual volta che il suo occhio ricadeva sul suo specchio si chiedeva cosa ci fosse riflesso su di esso.
Lei era ciò che appariva davanti agli altri?
Odiava ciò che vedeva. Perché ogni volta i ricordi ritornavano impetuosi nella sua mente.
Il senso di colpa che un tempo provava ormai era sparito, ma qualcosa di più profondo ancora si muoveva dentro di lei.
Sentiva un sentimento logorante, che la mangiava dentro.
Peró ogni volta lo ignorava, faceva finta di niente, come se il tempo scorresse normalmente, ma in realtá, per lei, tutto si era fermato a quella notte.Quando si detestò dai suoi pensieri, finí di lavarsi completamente, indossó un paio di boyfriend, una maglietta nera e una giacchetta abbastanza pesante.
Ai piedi portó delle stan smith nere.Scese le scale, prese un croissant sul tavolo e afferó lo zaino, che la sera precedente, aveva posato di fianco all'ingresso.
Guardó Yukino, e uscí, attenta a non svegliarla.
In tutto questo erano le otto meno un quarto.
Non accelleró il passo, camminó tranquillamente, finché non arrivó davanti al cancello vecchio e rovinato della sua scuola.
Da quando si era trasferita la sua abitazione era piú vicina all'accademia, e quindi, l'autobus, decise che non l'avrebbe preso più.
Attraversò il vialetto del giardino esterno e entrò nell'istituto.
Raggiunse la sua classe entrandoci, attirando l'attenzione di tutti, che, appena la videro, l'unica cosa che uscì dalle loro labbra fu un sospiro pesante.<<Sei in ritardo, le lezioni iniziano alle otto!>> la sgridò il professore, guardandola con uno sguardo corrucciato.
La ragazza ignorò quel rimprovero e si sedette all'ultimo banco in fondo, vicino alla finestra.
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[NALU]Cʀɪᴍɪɴᴀʟ: ɪʟ ᴅᴇsᴛɪɴᴏ ᴛɪɴᴛᴏ ᴅɪ ʀᴏssᴏ
Фанфик[COMPLETA] Nel suo sangue aveva la stirpe Heartfilia, in un modo o nell'altro ci sarebbe stato per sempre la firma sul suo corpo che lei era la figlia dell'uomo che più odiava. Un padre che si era rivelato una bestia, che aveva distrutto la famiglia...