「30. Angel and Devil」

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Mi rifletto nei tuoi occhi e capisco realmente chi sono, poi ti guardo e nonostante ciò che ho visto, non ho più paura del passato.

Lentamente si allontanarono l'uno dall'altra e riposarono i loro coltelli

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Lentamente si allontanarono l'uno dall'altra e riposarono i loro coltelli.

Nessuno dei due però, distolse la guardia.

Quella atmosfera era strana; Lucy si sentiva prigioniera dal ragazzo che aveva davanti e dai suoi occhi smeraldini.

Per la prima volta, dopo anni, una mano aveva circondato il suo collo, ma non una qualsiasi, una calda e grande che apparteneva al rosato.

<<Oggi andrà a finire così, ma non aspettarti ancora una volta la mia clemenza Heartfilia, le mie prede non ritornano mai a casa vive >> rafforzò la sua presa, alzando da terra la ragazza.

Il suo sguardo freddo e glaciale la penetrò fin nell'anima, scavandola nelle profondità più oscure. Quegli occhi ignettavano puro odio e disprezzo, nell'atto di quell'azione niente lo aveva smosso.

In qualche modo si assomigliavano, lo aveva capito, sin dal primo momento che aveva visto la sua figura.

Stava soffocando, ma non dalla stretta intorno al suo collo, da quella situazione.

Le sue iridi marrone scuro si immersero nei suoi verdi smeraldo, trasformandosi in qualcosa, che perfino il ragazzo, avvertì, lasciando così la sua ferrea presa di scatto.

Non erano più quei grandi occhi color cioccolato. Delle fessure, con uno strano luccichio, lo fissarono con un astio mai visto prima.

<<Non sono la preda di nessuno, feccia>> sibilò, un tono glaciale e fermo, che nessuno era mai riuscito a far vacillare.

Il rosato non aveva cambiato espressione, le parole volavano ma lui rimaneva fermo, non le seguiva.

<<Belle parole, davvero>> applaudì sonoramente, creando un finto sorriso sul suo volto.

<<Il tuo concetto di bellezza crea in me forti dubbi sul fatto che tu sia sano di mente>> scosse la testa la bionda.

<<Perchè? Tu lo saresti?>> disse il rosato, mentre i loro passi si muovevano sincronizzati, lei indietreggiava e lui che la seguiva.

<<Perchè indietreggi? Hai paura mio angelo?>> domandò di nuovo, scandendo bene quelle due ultime parole, che nella testa di Lucy, si ripetererono mille volte.

Così tante, che un frammento di ricordo, si manifestò nella sua mente.

Il suo passo si fermò, la frangia coprì i suoi occhi e i pugni si serrarono.

[NALU]Cʀɪᴍɪɴᴀʟ: ɪʟ ᴅᴇsᴛɪɴᴏ ᴛɪɴᴛᴏ ᴅɪ ʀᴏssᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora