「39. the preferred pray」

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Sei la preda perfetta, in ogni mossa e in ogni parola. Troppa bellezza da contenere, troppa pazzia da controllare. Eppure l'ho scelta per quello, per quello che mi rendeva in sua presenza.

I due ragazzi si scambiarono due sguardi pieni di significato, che solo loro erano in grado di comprendere, e fu in quell'esatto momento che qualcosa scattò, proprio come un molla senza preavviso

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I due ragazzi si scambiarono due sguardi pieni di significato, che solo loro erano in grado di comprendere, e fu in quell'esatto momento che qualcosa scattò, proprio come un molla senza preavviso. Non lo capirono, ma i loro occhi si erano già incontrati e per tutti quegli anni passati, senza che se ne fossero accorti, si erano cercati.
Il silenzio piombò, lasciando che il venticello e le foglie degli alberi lì circostanti, li rendessero come in una scena di un film d'azione.
Due gang, collegate tra loro, nemiche con lo stesso obbiettivo e lo stesso avversario, una di fronte all'altra. Si scrutavano, si studiavano, ma i ghigni sui loro volti non avevano la minima intenzione di sparire. La villa Heartfilia era circondata solo da una completa natura; niente vicoli, niente strade sporche e piene di germi, nessuno che poteva interromperli. Tutto era così perfetto. Ma non avrebbero sfoggiato il meglio di loro lí. Quel luogo non era il loro, quella tranquillità non li rappresentava. Avrebbero posto la fine dell'uno e dell'altra nell'ambiente che ritenevano casa.

Lucy mise le mani in tasca e avanzò verso il rosato, che non distoglieva lo sguardo nemmeno da un suo movimento, con passo lento e felpato. I capelli morbidi incorniciavano il suo viso dalla carnagione chiara e il sole che splendeva dietro le sue spalle la  facevano assomigliare a un angelo.

<<Ah...>> sospirò, ormai petto contro petto. Alzò il volto e incontrò quelle pagliuzze così uniche e profonde, che le fecero perdere la conizione del tempo. Il suo profumo di uomo e muschio gli invasero le narici destabilizzandola.

Sicuri che non sia paralizzante questo odore? No perché fa uno strano effetto. Pensò, ridacchiando nella sua mente.

Il ragazzo la guardò dall'alto, con il solito ghigno ad incorniciare quelle labbra rosee, simili a due petali di rosa.

Lucy ricambiò il gesto. <<Speri veramente che ti lasci una lotta così semplice? È noioso, quindi... ragazzi correte!>> urlò a piena voce, facendo scattare i membri della sua gang che si divisero nell'enorme giardino della villa.
La ragazza conosceva come le sue tasche quella che per anni era stata la sua casa, e di certo non avrebbe avuto problemi di nessun tipo.

<<Giochi sporco angioletto,>> il ragazzo incrociò le braccia al petto, negando con la testa la decisione che la bionda aveva preso in quell'esatto momento. <<così non vale se le regole le fai tu>> lei rise, buttando all'indietro la testa. <<in casa mia le regole sono mie, e se non vuoi perdere diavoletto, ti conviene muovere quelle chiappe! Noi vi aspettiamo!>> cinguettò con quel sorrisino, che a parer di Natsu risultava irritante e fastidioso, saltellando lontano da loro. Si passò una mano tra i capelli morbidi sbuffando scocciato. <<Trovateli e batteteli al loro stesso gioco, qui alla fine, i perdenti saranno loro>> affermò deciso, con un sguardo determinato e pieno di lingue di fuoco che ne bruciavano l'iride ardentemente.

[NALU]Cʀɪᴍɪɴᴀʟ: ɪʟ ᴅᴇsᴛɪɴᴏ ᴛɪɴᴛᴏ ᴅɪ ʀᴏssᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora