「33. Secret room」

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Verità che ti trafiggono.
Verità che sembrano fittizie.
Verità che ti rendono felice.
Eppure nella sua testa, quelle verità erano solamente una nuvola passeggera, una che ti lasciava una sensazione di pienezza ma che poi appena passata, spariva.

Eppure nella sua testa, quelle verità erano solamente una nuvola passeggera, una che ti lasciava una sensazione di pienezza ma che poi appena passata, spariva

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Non poteva credere ai suoi occhi, come poteva essere vivo? Non era stato ucciso?

<<Non ti attendevo così presto, figlia mia>> disse, con un sorriso falso Jude.

<<Scusami, ma non ricordo di avere un padre, è morto anni fa>> lo corresse, mentre lo sguardo freddo non accennava a distogliersi da quello del biondo.

<<Come siamo diventate fredde! Hai visto chi ci è venuto a trovare? Non sei contenta?>> continuò lui, ignorando la sua irritazione.

<<La felicità l'ho persa quando ho visto la tua faccia, e piuttosto, perché dovrei essere contenta? Non mi sono affezionata a nessuno dei miei cosiddetti fratelli, tranne che a Michelle, l'unica che era rimasta al mio fianco>> sapeva che in fondo a quella, che riteneva la verità, ci fosse un pizzico di bugia. Era sollevata che fosse ancora con lei, vivo e sano, ma non era ancora abbastanza a riavere quel rapporto che poteva legarli come fratelli.

Sting sentendo le sue parole abbassò il capo deluso e triste. Non si aspettava quelle parole dalla sua sorellina.

<<Lo sai benissimo che sono venuta qui con un obbiettivo principale>> disse.

<<Oh si, Levy giusto? Beh non so se potrai vederla>> Lucy rise sarcastica.

<<Vederla? Allora non hai proprio capito niente. Io me la prendo e la porto via.>> lui sospirò, facendola innervosire più del dovuto. Pensava fosse una chiacchierata normale tra padre e figlia? Non aveva ancora realizzato che stesse facendo sul serio?

<<Lucy, Mia cara, Levy è nelle mie mani e ci resterà>> la sua voce tranquilla e il suo disinteresse, fecero scattare qualcosa alla bionda, che, con troppa velocità, si ritrovò davanti all'uomo tenendogli saldamente il collo. Lui sussultò e con occhi sgranati la guardava con terrore. Le sue capacità gli incutevano terrore.

<<Non so quale sia il tuo piano, ma io lo distruggerò, farai tre passi avanti? Bene, io te ne farò fare tre indietro. Sarò il tuo incubo peggiore, la tua ombra, ti perseguiterò fin che non avrò raggiunto la mia vendetta, ti farò pentire di essere nato>> lasciò la sua presa, e guardandolo verso l'alto chiese:

<<Levy, dimmi dove si trova, non ho tempo da perdere con te>> Sting restò fermo, fissando, ogni qual volta Yukino.

<<È inutile che state lì come due fessi, non ho bisogno di voi, andate e chiarite>> disse Lucy, intimandoli a uscire da quella stanza, comprendendo che avevano bisogno di parlarsi.

L'albina le accennò un sorriso e annuendo, uscì seguita dal ragazzo.

<<È nei sotterranei>> sussurrò il padre, terrorizzato.

Faceva tanto il forte, ma in realtà era solo debole.

<<Non sapevo esistessero, portami lì, niente obiezioni>> l'uomo annuí, seguendo il suo ordine.

Ma ciò che non vide Lucy, fu il ghigno che si creò sul suo viso.

Vicino alla libreria si aprì una porta, come nei film, ma il corridoio interno sembrava inutilizzato da anni.

Polvere e ragni dappertutto. Che schifo.
Poi la vide, una grande sala, che rispetto a dove era passata per arrivarci, era ben mantenuta.

Ma questo non era ciò che la scioccò.

Quello era un laboratorio.

Lettini sporchi di sangue, strumenti mai visti prima, vasche di un liquido verdognolo con dentro strani esseri e tubi collegati a macchine ambigue.

Che posto era?












ANGOLO AUTRICE.

Questo capitolo è corto, ma nel prossimo ci sarà un boom che stravolgerà un po' la storia.
E forse si capirà i motivi dei gesti di Jude e di ciò che stava facendo.
Sarà un capitolo credo abbastanza complesso è che ci impiegherò un po' di tempo per scriverlo, ma in caso i tempi dovessero essere maggiori vi avviserò!
Detto questo ci vediamo col prossimo!

[NALU]Cʀɪᴍɪɴᴀʟ: ɪʟ ᴅᴇsᴛɪɴᴏ ᴛɪɴᴛᴏ ᴅɪ ʀᴏssᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora