「13. Answer?」

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Qualcosa che ti divora lentamente, prima prende il controllo della mente, poi del corpo e infine ti mangia il cuore, e senza accorgertene s'impossessa della tua anima .

Qualcosa che ti divora lentamente, prima prende il controllo della mente, poi del corpo e infine ti mangia il cuore, e senza accorgertene s'impossessa della tua anima

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Lucy rimase sbigottita dalla persona che si ritrovò davanti; era un uomo molto, ma molto basso, i baffi contornavano il suo viso insieme alle sue rughe. Indossava una giacchetta elegante con una maglietta bianca con lo stemma della scuola e i pantaloni neri, ai piedi portava delle semplici scarpe eleganti.

<<chi sei tu?>> chiese Lucy, incrociando le braccia al petto.

<<Sono Makarov, il preside di questa scuola>> si presentò, con tono di voce serio e garbato.

<<Accidenti>> pronunciò Lucy a denti stretti, rendendosi conto della cavolaia che aveva fatto.

Si morse il labbro nervosa, era già il suo primo giorno è ne aveva combinata una delle sue, fantastico no?

<<Vieni subito nel mio ufficio Lucy Heartfilia, ti aspetto paziente>> gli disse, osservandola severo mentre incrociava le braccia dietro alla schiena.

Si voltò e senza dire altro la lasciò lì, dirigendosi verso il suo ufficio.

Tutto ciò l'aveva sconvolta abbastanza. Aveva fatto due orribili figure ed era solamente il suo primo giorno: aveva parlato con tono maleducato al preside mentre cercava di tornare a casa quando mancavano un paio di lezioni alla fine e per completare il tutto era stata già convocata nel suo ufficio.
Per non dire che sapeva già il suo nome a memoria e la cosa era abbastanza preoccupante, almeno per lei.

La campanella trillò, segno che le lezioni sarebbero incominciate a momenti quindi gli studenti dovevano recarsi nelle aule e subirsi le materie che avrebbero avuto per le prossime ore. L'idea di dover entrare in classe sentendosi inadeguata e presa in giro forse la poteva evitare andando nell'ufficio del preside.

Come i suoi compagni non avevano accettato lei, lei non aveva accettato loro e non si sarebbe fatta sottomettere da delle teste vuote e arroganti.

L'unica pecca era che non sapeva dove si trovasse l'ufficio; la scuola era di spropositate dimensioni e se questo era l'esterno, l'interno non si immaginava gli immensi corridoi che la riempiva.
Decise così di andare ad occhio, fidandosi del suo orientamento anche se in quel momento stava facendo veramente schifo. Camminò per non so quanto tempo, fino a quando distrattamente non andò a sbattere contro la schiena di uno sconosciuto, cadendo con il sedere per terra.

<<Stai più attento>> l'avvertì la bionda, rialzandosi da terra e spolverandosi un po' i vestiti.

<<Sei tu che non guardavi dove mettevi i piedi>> gli rispose lo sconosciuto, con tono di voce seccata. <<A parte questo inconveniente sono Loki, della 5eA. Tu sei nuova? Non ti ho mai visto da queste parti>> le chiese, scrutandola da capo a piede, frettolosamente.

[NALU]Cʀɪᴍɪɴᴀʟ: ɪʟ ᴅᴇsᴛɪɴᴏ ᴛɪɴᴛᴏ ᴅɪ ʀᴏssᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora