[NALU]Cʀɪᴍɪɴᴀʟ: ɪʟ ᴅᴇsᴛɪɴᴏ ᴛɪɴᴛᴏ ᴅɪ ʀᴏssᴏ

「5.Who is it my dad?」

Tutti i moventi per l'omicidio sono riassunti esaurientemente in queste quattro parole: amore, lussuria, denaro e odio. Ti verranno a raccontare che la più pericolosa è l'odio. Non crederci. La
più pericolosa è l'amore.

Virgo era lì, in piedi davanti a Lucy, con lo sguardo che fissava il vuoto. Ciò che doveva dirle era di estrema importanza e per farlo aveva bisogno di tempo.

Tra qualche minuto ci sarebbe stato il ballo che si teneva ogni cinque anni e come aveva promesso a Jude, doveva rendere Lucy bellissima. Sapeva benissimo che questo tipo di cose non le piacevano, anzi, le detestava proprio però se avesse disobbidito al padre sarebbe stata in grossi guai.

<<Lucy-sama, ne riparleremo dopo ok?Adesso fatti un bagno caldo e rilassati>> le disse Virgo, donandole un piccolo sorriso. La bambina annuì con la testa e senza dire niente entrò nel bagno chiudendosi dietro la porta. In quei giorni era troppo in sovrappensiero, tante domande l'affliggevano e la prima in assoluto era ciò che doveva riferirgli Virgo: che cosa doveva sapere in più del padre? Ormai era a conoscenza del suo lato assassino ma non del suo passato che li avevano reso tale.
Lucy si chiedeva molte volte com'era il padre da ragazzo ma nessuno volle raccontarle niente di niente, come se la volessero tenere all'oscuro di tutta la misteriosità che circondava Jude.

Dopo essersi lavata bene il corpo con ancora la mente un po' in subbuglio per le domande che le ronzavano in testa, uscì dalla vasca mettendosi l'accappatoio.
Aprì la porta trovandosi già tutte le parrucchiere e le truccatrici nella stanza.
Per completare tutto ci volle almeno un'ora e mezza.
Ai piedi portava delle ballerine bianche con un poco di tacchetto coperte dal vestito azzurrino che le ricadeva morbido lungo il suo corpo, i capelli erano sciolti con una treccina dietro la nuca sulle labbra le avevano messo del lucida labbra.

Ringraziò educatamente le cameriere per il loro splendido lavoro e insieme a Virgo si diresse nella sala principale per accogliere gli ospiti.
Lucy si posizionò al centro della sala e appena i nobili fecero il loro ingresso gli salutò con educazione, uno per uno.
Si guardò intorno ma della famiglia di Levy neanche l'ombra. Sperava tanto che venisse, odiava stare in mezzo a tutte quelle persone avide e ricche, odiava anche se stessa di essere nata in una famiglia così.
Stette ancora lì davanti alla porta, aspettando che la sua amica arrivasse, ma questo non accadde.
Abbassò il capo dispiaciuta e con le delicate mani afferò un lembo del vestito e lo strinse.