「28. The torture」

348 67 14
                                    

Il contenuto di questo capitolo contiene scene abbastanza crude e violente, se siete sensibili a ciò vi invito a saltare questa parte.






Può il dolore divenire qualcosa di cui averne bisogno? Lei lo aveva provato e ora lo utilizzava per placare la sua sete, sete di vedere qualcuno soffrire.

Può il dolore divenire qualcosa di cui averne bisogno? Lei lo aveva provato e ora lo utilizzava per placare la sua sete, sete di vedere qualcuno soffrire

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

La bionda sorrideva, mentre allacciava intorno alla nuca della rossa uno strano cinturino di pelle che era collegato alla sedia tramite delle cordine di ferro.

Sentiva sotto il suo tocco ogni tremolio della ragazza, divertendosi sempre di più della situazione.

Il solo pensiero di torturarla la eccitava, pensava a mille modi per farla soffrire, per farle sentire un dolore così forte da non farla muovere più fino ad una lenta e sofferente morte.

<<Sei pronta?>> le chiese.

Il sorriso si allargó ancora di più sul suo volto, le mani fremevano e l'atmosfera paurosa la faceva sentire bene.

La rossa non rispose, stette zitta, aspettando l'inizio della lenta tortura che, di lí a poco, sarebbe cominciata.

La bionda premette un pulsantino nero posto dietro la sedia, le cordine tirarono il cinturino, facendo piegare la testa alla rossa, mentre, i capelli, a causa dell'elevata pressione si stiravano e lentamente iniziavano a staccarsi dalla radice.

Le urla uscirono dalla sua bocca, risuonando nelle mura tetre della stanza, gli occhi aperti e lacrimanti tremavano dal dolore che in quel momento soddisfava Lucy.

La sua sofferenza era la sua felicità, adorava vedere quello a cui stava assistendo.

Il sangue, quando i capelli si strappavano dalla cute, iniziò a scorrerle sul suo viso fino al mento, cadendo poi, a goccioline, sul pavimento freddo e rovinato.

I capelli rosso fuoco erano sporchi del liquido che avevo lo stesso colore, ma più denso e scuro.

Le urla strazianti non smettevano, anzi, diventava maggiore la loro intensità a causa della tortura che stava subendo.

Pian piano, la gioia che accompagnava Lucy, in quel momento, cessó. Non la divertiva piú, le urla che udiva erano diventate vuote, gridava e basta.

L'avrebbe fatta piangere, cosí tanto, da implorarle la pietà che mai le avrebbe dato.

Il meccanismo si fermó, la testa di Flare scattò in avanti mentre il sangue continuava a colarle dall'inizio del capo, ora quasi privo dei suoi capelli rossi.

<<Sei noiosa>> mormorò Lucy, inclinando la testa e osservandola con occhi socchiusi e quasi spenti.

Silenzio.

[NALU]Cʀɪᴍɪɴᴀʟ: ɪʟ ᴅᴇsᴛɪɴᴏ ᴛɪɴᴛᴏ ᴅɪ ʀᴏssᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora