「29. Meeting between you and me」

359 68 11
                                    

Le nostre strade si sono incrociate, i nostri destini si sono uniti e le nostre anime si sono collegate. Non sapevamo che questo sentimento ci avrebbe condotto qui, tra le vie del proibito e dell'impossibile.

Guardava quel viso, così pallido e contratto dalle smorfie, era una visuale così piacevole che le vennero perfino i brividi di eccitazione

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Guardava quel viso, così pallido e contratto dalle smorfie, era una visuale così piacevole che le vennero perfino i brividi di eccitazione.

Passò l'indice lungo la superficie legnosa del tavolo, si leccò le labbra e sorrise.

<<Mmh, adesso con cosa ti potrò far urlare?>> ragionò su la bionda.

Ispezionava attentamente gli attrezzi che erano davanti a lei, ma ancora era indecisa, niente la stimolava.

Flare tremava, il respiro era diventato più lento e irregolare, la vista offuscata non le permetteva di distinguere bene ciò che la circondava, ma sapeva con chiarezza che l'aria pensante di quella stanza la sopprimeva, le stesse mura urlavano, un senso di inquietudine l'invase, rinchiudendola in una gabbia invisibile.

<<Questo si che mi intriga>> disse all'improvviso la bionda, con convinzione.

Con uno spillone in mano si avvicinò alla rossa e le dilatò l'occhio. Le lacrime scendevano mentre cercava di allontanare quell'oggetto dalla sua faccia, ma più si dimenava e più le recava dolore.

Prese delle pinze apposite e le posizionò ai lati del bulbo oculare.

Lo tirò lentamente, facendo provare sofferenza alla vittima che aveva difronte.

Un immenso dolore le partì dal punto in cui la bionda stava maneggiando e presto si espanse in tutto il resto del corpo.
Urlava, voleva uscire, voleva vivere ancora, ma ciò, non le era stato concesso.

L'aveva sottovalutata.
L'angelo delle tenebre, la più terribile torturatrice, l'inferno in confronto a lei non era niente.

Le sue torture spietate, senza il minimo pentimento, l'avevano resa tale.
Non aveva smesso di tremare nemmeno un secondo e la sofferenza che provava non era per nulla d'aiuto.

Si muoveva, si contorceva dal dolore, piegava la testa più volte, ma niente riusciva a reprimere quello che provava.
I denti stretti digrignavano l'uno contro l'altro, la mano ancora intatta era chiusa a pugno, con così tanta forza, che le nocche divvenero bianche lenzuolo.

Avrebbe scelto la morte mille volte piuttosto che essere torturata così.

<<Manca poco non preoccuparti. Si aggiungerà alla mia collezione rara, una delle mie preferite!>> le mostrava ancora quel sorriso, così maligno e raccapricciante.

Deglutì a fatica, mentre vedeva con l'occhio sano, l'altro, essere strappato violentemente.

Gridò come non mai, un urlo così acuto e potente che le corde vocali ci sarebbero rimaste secche.
La gola bruciava da paura per quanto avesse gridato e la voce quasi non usciva più.

[NALU]Cʀɪᴍɪɴᴀʟ: ɪʟ ᴅᴇsᴛɪɴᴏ ᴛɪɴᴛᴏ ᴅɪ ʀᴏssᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora