Capitolo 10

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Un'ora dopo la nostra partenza ovviamente iniziò a diluviare.

Nessuno dei due aveva qualcosa con cui coprirsi: Sam aveva solo il velo, io avevo lasciato il mantello con cappuccio sul cavallo che mi era stato rubato, restando solo con un mantello verde acqua che non serviva assolutamente a niente.

《Scusa la domanda, Sam, ma non puoi, che so, chiedere ad Allah di far smettere di piovere?》, chiesi sputando dell'acqua che mi era entrata in bocca mentre parlavo.

《Temo proprio di no. Anche perché noi probabilmente siamo gli unici scontenti, c'è stato un periodo di siccità nei giorni scorsi, ma immagino tu questo non lo sappia, dato che vivi nel lusso》.

《In realtà io non mangio tutto il ben di Dio, o di Allah se preferisci, che mangia Alex. Devo vegliare su di le-lui, mangio solo qualcosa prima o dopo i pasti reali. In pratica quando c'è siccità o carestia sono io a risentirne, quindi so bene che non pioveva da settimane. Semplicemente, non ci avevo pensato》, risposi spostando i capelli lunghi via dai miei occhi. In un paio di minuti ero già fradicio dalla testa ai piedi.

《Mangi sempre più di una persona comune》.

《Sono certo che se Alex avesse potere sul tempo atmosferico cercherebbe di essere d'aiuto. Non potendolo fare deve limitarsi a tenere la pace nel regno》.

Sam annuì, o almeno cosi mi parve di vedere.

Per nostra fortuna giungemmo in una foresta che ci offrì riparo dall'acquazzone in corso.

《Beh, qui possiamo andare più spediti. Almeno riusciamo a vederci》, disse Sam con un sorriso mesto, aumentando il passo. La seguii, strizzando capelli e vestiti per sentirmi meno appesantito.

Percirremmo in silenzio il sentiero, finché un lampo non ci illuminò la strada. Il tuono che ne seguì parve far tremare la terra sotto i nostri piedi.

Sobbalzai per lo spavento, mentre Sam per poco non mi saltò in braccio.

《Sam, cosa...?》, chiesi confuso.

《Odio i tuoni》, sussurrò. Potei sentirla solo perché eravamo ancora tra gli alberi.

《Forse è meglio se troviamo un riparo. Non ci tengo a continuare a camminare e rischiare di diventare un Magnus cotto a puntino》.

Andai all'ombra di un albero abbastanza spesso e feci sedere lì Sam.

《Ti va bene aspettare qui mentre io cerco un posto dove ripararci?》.

La ragazza annuì. Mi levai il mantello e la coprii con esso - non che tenesse caldo, ma almeno la pioggia avrebbe colpito quello e non i suoi vestiti -, per poi andare alla ricerca di un rifugio.

Contro le mie aspettative lo trovai. Era una caverna piuttosto piccola, scavata dentro un grande masso. Probabilmente non bastava per due persone, ma per una sola sì.

Feci retrofront, tornando lì con Sam poco dopo.

《È minuscolo》, osservò, raggomitolandosi contro di me per l'ennesimo tuono.

《È riparato . Almeno sarai al sicuro》, dissi facendola sedere al suo interno.

《Guarda che ci stai anche tu》, disse indicando un po' di spazio di fronte a lei.

Scossi il capo. 《Accendi lì un fuoco, almeno stai calda. Vado a vedere se trovo qualcosa di commestibile》.

Me ne andai prima di poter essere fermato o di beccarmi un sasso in testa per aver trattato Sam come una debole creaturina indifesa e andai alla ricerca di qualcosa da mangiare. Non mi intendevo per niente di caccia - l'ultima volta che ero andato a cacciare ero con arco e frecce e avevo quasi ammazzato Amir scambiandolo per un cervo nascosto dietro i cespugli -, ma sapevo cosa cercare e dove.

Rimasi fuori per parecchio. Quando tornai al masso ero coperto di fango dalla testa ai piedi e avevo tra le mani un paio di conigli.

Mi ritrovai davanti ad una specie di tenda davanti all'entrata della grotta, fatta con il mio mantello. Mi chinai e guardai Sam, che si stava scaldando le mani con un fuoco acceso nel sasso stesso.

《Perché hai fatto una tenda?》, chiesi raggiungendola.

《Almeno non devi stare sotto l'acqua. Certo, se piove in diagonale non ci sarà molto che possa fare, ma finché cade dritta ti proteggerà》.

Guarda che il mio mantello non è a prova d'acqua》, dissi mentre lei mi prendeva i due conigli dalle mani e iniziava a scuoiarli.

《Lo è abbastanza da darti riparo》.

Non mi misi a discutere, tanto avrebbe avuto la ragione lei a prescindere.

Mezz'oretta dopo i due spiedini di coniglio erano sul fuoco e accanto a quest'ultimo la mia maglia e la mia giacca, se così poteva essere chiamata.

《Magnus, ma non hai freddo?》, chiese Sam osservando il mio petto scoperto.

《Sicuramente meno che con su i vestiti. Almeno al posto di una broncopolmonite prenderò solo una polmonite》.

《Almeno stai vicino al fuoco》.

《Okay mamma》, feci mettendomi davanti al fuoco.

《Bravo bambino. Comunque, posso chiederti una cosa?》.

《Naturalmente. Non c'è di meglio da fare finché non è pronto il coniglio》.

《Tu credi nella magia?》.

La guardai. Nessuno mi aveva mai fatto una domanda del genere.

《Tu sì?》.

《Prima rispondi alla mia domanda》.

《Non ho mai visto nessuno che la praticasse, se non per sentito dire. Inizierò a crederci quando vedrò qualche praticamente》, dissi. Sam annuì, dandomi uno dei due conigli.

《Io sì, ci credo. Non ne ho mai visti, ma ci credo. A quanto ho sentito nella metà del regno di Helgi ce ne sono diversi》.

Annuii, mangiando il mio coniglio con voracità.

Li finimmo in fretta e a quel punto Sam mi fissò, meditando.

Capii la domanda senza che me la ponesse e anticipai la risposta: 《Sto io di guardia, dormi pure》.

Non se lo fece ripetere, lasciandomi l'unico sveglio sotto la tenda.

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Scusate il ritardo :/ sono una persona orribile ma ho avuto un sacco da fare :(
Quindi nientem spero che questo capitolo abbastanza lungo per i miei standard vi sia piaciuto.
Come vi sta sembrando la storia?
-Aly

My Sire || FierrochaseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora