Capitolo 34

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Non sapevo come Loki avesse creato quel palazzo enorme, ma di certo aveva fatto una scelta di progettazione stupenda: rendere insonorizzate le prigioni e le sale di tortura. Bastava chiudere la porta e non si sentiva niente dall'esterno e viceversa.

Così non ci furono problemi di alcun tipo quando TJ e Halfborn si dedicarono al trattamento dell'uomo che avevamo lasciato vivo.

Non rimasti ad assistere alla tortura, non avevo voglia di diventare sordo e di rischiare di vomitare per suoni sgradevoli al limite dell'impossibile. Così mi dedicai ad osservare gli allenamenti di Magnus in compagnia di Mallory.

《Quindi è stato aggredito stamattina? Non ci voglio credere, e troppo... fresco》, fece lei osservando il ragazzo mentre provava le posizioni che gli suggeriva l'insegnante.

Risposi in modo vago, troppo impegnato a sbavare su quel fisico non perfetto ma quasi che aveva Magnus. Era pieno di cicatrici, ma sembravano non dargli alcun fastidio, nemmeno quando per evitare un colpo di prova incurvò all'indietro la schiena formando una semicirconferenza perfetta. Atto che fece restare a bocca aperta tutti gli altri allievi.

《Signor Magnus, lei è straordinariamente bravo. Bisogna sistemare solo quel problema del punto cieco dovuto alla mancanza del suo occhio, quindi. Mentre penso per bene agli esercizi da farti fare per sistemare questo problema, mi aiuteresti a dare lezioni a loro? Con un esperto è più semplice fare le dimostrazioni》.

Sorrisi vedendo Magnus accettare e iniziare a fare anche lui lezione. Mi girai verso Mallory e dissi: 《Mi sembra incredibile tutto quello che sta succedendo. Quel raggio di sole là sotto è semimorto, pieno di ferite ed è ancora qui a combattere. Ho al mio servizio un sacco di uomini valorosi, addirittura due uomini di cui uno è un mago esperto. Sono in un castello da fare un baffo a qualunque altro. Mi sembra di essere in un sogno》.

《Se questo fosse un sogno Magnus non sarebbe in quelle condizioni e noi non ci staremmo preparando ad una guerra. Spero vivamente che nessuno muoia, ora della fine》, fece lei guardando un punto in lontananza.

《Se stai pensando ad Halfborn, posso dirti che è una delle mie guardie più valorose. Non lo perderai》.

La ragazza sorrise lievemente e guardò l'allenamento.

《Dimmi, re Alex... posso andare anche io ad allenarmi con loro? O le donne sono escluse dalla lotta?》.

《Se vuoi combattere ed essere valoroso, puoi anche essere una pianta che io non ti impedisco di allenarti. Cerco guerrieri che hanno scelto di combattere per me. Se tu vuoi combattere per me con loro, unisciti e spacca i culi quanto loro》.

La rossa sorrise e andò alle scale che conducevano al piano inferiore. Nello stesso momento, un Halfborn coperto di sangue mi raggiunse.

《Buongiorno Alex. Il prigioniero è pronto》.

《Sei coperto di sangue più del solito. Che avete combinato?》.

《Oh, niente, TJ non ha reso abbastanza rovente una lama, quindi quando gli abbiamo tagliato via mezza gamba è spruzzato sangue ovunque. Abbiamo dovuto rimediare dopo tagliandogliene via ancora un pezzo e cauterizzando nel frattempo》.

Quelle idee mi davano il voltastomaco. Non ero tipo da tortura.

Lo seguii fino alla stanza delle torture - la stessa in cui avevo torturato Magnus con i ferri ardenti, mi resi conto con una morsa al petto -, nella quale ancora prima delle urla sentii un forte odore di sangue.

Quando vi entrai, mi ritrovai con gli stivali coperti di quel liquido rosso. Sparsi per il pavimento c'erano utensili e parti di corpo, compresa la mezza gamba in un angolo.

《Alex》, fece a mo' di saluto TJ mettendo via degli strumenti.

《Diavolo, ci avete messo impegno》, feci trattenendo i conati.

《Loki aveva una collezione di utensili non indifferenti, volevo vedere come funzionavano!》, si giustificò la guardia.

《Comunque è pronto all'interrogatorio》.

《Bene》, dissi andando accanto alla vittima.

《Eccoci di nuovo qui, ragazzo. Sono consapevole che avrai poche forze per parlare, ma ti prometto che prima parli, prima finisci di soffrire. Dunque, iniziamo. Perché sei stato mandato qui?》.

La vittima aprì gli occhi a stento, una sofferenza senza nome che gli si leggeva nello sguardo.

《Io...》.

《Elabora la domanda prima di rispondere. Perché sei stato mandato qui?》.

《Per ucciderti》, disse con la voce debole.

《Chi ti ha mandato?》.

《Hrym》.

《Non Loki?》.

《Loki...? Non era in prigione...?》.

Rimasi confuso da quella risposta. Non aveva senso, lo avevo visto poco prima.

Se non c'entrava nulla però potevo rimandare ad un altro momento quella domanda.

《Quali sono i piani di Hrym?》.

Un colpo di tosse da parte del ragazzo lo fece piegare in due anche se era legato. Essendo sopra di lui, mi ritrovai in un batter d'occhio il volto coperto di sangue.

《Ragazzo, rispondimi》.

Il ragazzo chiuse lentamente gli occhi. Non avrebbe più detto nulla.

Sfoderai la spada e con un colpo perfetto al millimetro lo decapitai, ponendo fine alle sue sofferenze.

《Alex, avrebbe potuto dirci quello che chiedevi!》.

《Non in quelle condizioni》, dissi osservando le condizioni del corpo del ragazzo.

《Portare tutti i pezzi fuori e buttateli con gli altri cadaveri, poi pulite questo posto, per quanto possibile. Ho il dubbio che servirà ancora》.

Uscii dalla stanza e andai nella sala del trono, dove ritrovsi l'ospite di quella mattina.

《Ti lamenti tanto che ho fatto del male al tuo fidanzatino, ma i tuoi uomini non è che siano proprio degli angeli》, commentò Loki sdraiato sul trono.

《Magnus è la mia guardia, non il mio fidanzato. Se è destino dhe lo diventi, sarà dopo la guerra. Ma parliamo di te, piuttosto. "Non era in prigione?", mi ha detto il ragazzo. Non era nelle comdizioni di mentire, quindi tu attualmente sei in una cella del palazzo di Hrym e sei qui come incantesimo. Necessito di qualche spiegazione》.

《Non vedo perché dovrei dovertene dare, Alex》, disse lui con un sorriso poco convinto.

《Perché devo andare contro uno che ti ha rinchiuso, quindi avremmo un nemico comune, sempre se tu te la sentissi di affrontarlo. Cosa di cui purtroppo dubito, considerando che le tue ferite sul volto si sono aggravate》.

Loki non rispose, facendomi sorridere.

《Vorresti che mi alleassi con te?》, chiese alla fine.

《Non sono entusiasta all'idea di allearmi con te, ma al momento le possibilità di vittoria sono scarse e uno come te sarebbe comodo》.

《Il mio aiuto ha un prezzo alto, sai?》.

《Considerato tutto quello che hai fatto, sei tu che devi rimediare. Il prezzo di un nostro perdono è il tuo aiuto》.

Loki chiuse gli occhi con un sospiro teatrale, restando un momento a meditare.

《Ti farò sapere》, disse alla fine scomparendo.

Sorrisi. La situazione stava prendendo una piega inaspettata che però forse ci avrebbe condotto alla vittoria.

E alla pace.

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Buongiornissimoh
Sì, so che sono le 11 di sera. Do I care? No, I don't.
Ci ho messo tanto ad aggiornare sia per impegni vari che per ispirazione improvvisa per altre storie (se tutto va bene entro fine mese pubblico due storie nuove lol)
Boh buona continuazione
Bye~

My Sire || FierrochaseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora