Capitolo 22

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Stavo fissando il soffitto da almeno un'ora - momento in cui mi avevano portato il primo pasto da quando ero lì, composto da un paio di mele pure buone - quando due guardie vennero a prelevarmi.

Fui portato nella sala del trono e venni legato a un'asse obliqua. Non capivo perché non fosse orizzontale, ma ritenni poco importante trovare una risposta a quella domanda.

Poco dopo vidi sei guardie trascinare i miei amici nella stanza, tutti in catene. A quel che potevo vedere l'espressione sofferente di Blitz era peggiorata con le ferite dell'amico, mentre Sam era senza il suo velo ed era coperta di sangue ovunque potessi vederla. Tutto ciò che aveva addosso era una gonna rovinata e una giacca a coprile le spalle.

Avevano sopportato il peggio, non avevo alcun dubbio a riguardo.

Guardai davanti a me e osservai il trono, su cui erano posti sia il re che la principessa.

Loki si alzò e aprì le braccia, dicendo a voce alta: 《Buongiorno a tutti! So bene Magnus che avresti preferito un'esecuzione più privata, ma voglio approfittarne. Con loro tre non ho ancora finito, per quel che mi riguarda loro hanno fatto cose peggiori delle tue. Ecco perché assisteranno alla tua morte: per vederti trapassare sapendo di non poterlo impedire... e per vedere cosa non potranno mai ottenere, cioè la pace eterna e l'assenza di dolore》.

E io che pensavo di essere quello messo peggio. Non lo ero, per nulla, e questo non sapevo se mi consolasse o meno.

Ciò che mi lasciava perplesso era che non avevo paura di morire. Avevo paura di loro però, quello sì. Di cosa sarebbe successo loro dopo la mia morte.

Nulla di positivo, quello era certo.

《Bene, Magnus. Qualcosa da dire?》.

《Si può esprimere un ultimo desiderio?》, chiesi.

《Te lo posso concedere solo perché mi stai simpatico. Cosa vuoi come ultimo desiderio?》.

Guardai Alex e dissi: 《Vorrei baciare la persona che amo dal primo momento in cui l'ho vista. Non riuscirò ad avere pace senza averle detto e mostrato ciò che provo davvero》.

《Alex non ricorda ciò che prova per te. Lui non sa chi sei davvero, cosa sei stato per lui》.

《Io però sì》.

Loki mi fissò, per poi fare un cenno ad Alex.

Il ragazzo si avvicinò a me, indifferente. Avrei voluto baciare l'Alex che conoscevo, ma sapevo che non era possibile.

Il ragazzo mi fu davanti, gli occhi totalmente neri che mi fissavano. Sapevamo entrambi che pur essendo stato io a chiederlo avrebbe dovuto baciarmi lui: io non potevo muovermi.

Alex mi liberò un polso per darmi una minima libertà di movimento. Alzai la mano e accarezzai il volto del ragazzo che avevo davanti, spostandogli una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Lo attirai a me, per poi posare le labbra sulle sue.

Avevo aspettato quel momento da chissà quanto. 

Avevo desiderato quelle labbra da chissà quanto.

Avevo desiderato Alex da chissà quanto.

Per me quello fu il vero e proprio paradiso, che si smaterializzò quando ci staccammo lasciandomi però felice.

Non riuscii a non sorridere. Era una bella morte, quella.

Poi Alex aprì gli occhi.

Il grigio incontrò l'oro e il marrone.

Alex mi fece l'occhiolino e mi legò nuovamente la mano, per poi tornare sul trono.

《Bene. Set, a te l'onore》.

My Sire || FierrochaseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora