Capitolo 18

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In un’altra occasione avrei provato a parlarle. Avrei provato a chiederle cosa stava facendo, se stava bene, che le era successo agli occhi.

La sua espressione però era abbastanza eloquente, così feci l’ultima cosa che si fa ad una persona a cui si tiene: le mollai un calcio in pieno petto, togliendomela di dosso.

Non appena si fu rimessa in piedi Alex mi saltò addosso, una spada nera tra le mani.

Con me non aveva mai usato una spada, ma in quel momento mi resi conto che ero solo stato fortunato: prima di riuscire a prendere la spada quasi mi tranciò un braccio. Spostandomi mi fece solo una ferita abbastanza profonda alla spalla sinistra che mi fece urlare.

Non era una buona cosa, il braccio con cui usavo la spada era fuori uso. Tirai fuori l'arma con la destra e cercai di difendermi al meglio, arretrando velocemente verso le prigioni.

Scappai là dentro non appena riuscii e corsi verso il piano inferiore. C’erano migliaia di nemici lì, ma sicuramente nessuno al livello di Alex.

Quest’ultima mi saltò addosso mentre ero ormai alle scale. Inutile dire che me le feci tutte rotolando, urlando di dolore ogni volta che picchiavo la ferita contro un gradino.

Una volta arrivato in fondo mi tirai su e scappai fuori. Non sapevo quali erano le mie condizioni di preciso ma sapevo che ero coperto di sangue.

L’unica certezza era che non sarei stato libero ancora a lungo. Non con una taglia sulla testa e le ferite a rallentarmi.

Riuscii a far perdere le tracce tra la folla per forse cinque minuti, poi tutti si accorsero - me compreso - che non avevo più la spilla sul petto.

Dopo fu battaglia, me contro centinaia di persone, e anche se vorrei dirvi che riuscii a svignarvela devo smentire tutto.

Voglio dire, un ragazzo solo, ferito che non può usare il braccio con cui combatte normalmente contro centinaia di uomini comunque addestrati.

L’unico motivo per cui non fui fatto a pezzi fu una parola nella stessa lingua sconosciuta di prima che fece allontanare tutti, non prima di avermele date di santa ragione.

Alex mi raggiunse. Non aveva un graffio.

Un momento dopo comparve anche il padrone di casa.

Vederlo di persona fu un pugno nello stomaco e insieme uno shock.

Lo avevo visto di sfuggita e a trovarmi davanti quel volto così pallido e sfigurato era qualcosa di assolutamente disgustoso. Probabilmente si poteva anche vedere dalla mia espressione, perché schioccò le dita e il suo volto si trasformò in quello di un uomo pure decente d’aspetto, anche se ugualmente pallido.

《Ah, ma che piacere! Finalmente posso conoscere di persona e in terra favorevole la guardia personale di mia figlia》, esclamò con un sorriso.

Figlia?

Lo guardai incredulo, poi fissai Alex e feci scorrere lo sguardo da uno all'altro. Non avevano tratti comuni, anche se sospettavo che il carattere fosse simile.

《Sì, caro Magnus. Alex è mia figlia. E anche mio figlio, sono certo che tu conosca bene le sue caratteristiche. Del resto eravate molto legati, quasi foste fidanzati…》, disse perdendosi un momento. Si riprese subito e concluse: 《Un legame reciso nel momento stesso in cui è arrivata qui, per quel che mi riguarda. Forse però non ti ho presentato l’altra mia figlia》.

Una ragazza comparve accanto all’uomo e il mio cuore si diede da solo il colpo di grazia.

《Sam…》, mormorai guardandola. La ragazza teneva lo sguardo basso, lontano da chiunque.

《Non è eccezionale? Diventare amica del nemico e condurlo in trappola. Nemmeno con la magia si poteva fare di meglio》, disse Loki con un sorriso soddisfatto.

Avrei voluto rompergli tutti i denti, insieme a tutte le ossa.

《Beh, inutile restare qui a parlare oltre, direi. Pensavo saresti arrivato prima, così da assistere alla cerimonia d’incoronazione del principe del regno, ma a quanto pare hai comunque assistito alla scena, o a parte di essa. C’è da dire che Set con la magia e con i sogni ci sa fare. Ma poco importa. Alex ora è il principe del regno, e penso che entro pochi giorni sarà anche il tuo boia. Alex, portalo dove tu sai》.

La ragazza si fece avanti e mi tirò su di peso, afferrandomi volontariamente il braccio ferito.

Cercai di divincolarmi, in un ultimo tentativo di fuga che sapevo non avrebbe comunque funzionato.

Sentii uno schiocco di dita, poi mi ritrovai privo di conoscenza

-

Sono una persona orribile, me ne rendo conto :3
Se volete potete immaginarvi il Loki senza faccia sfigurata come il Loki della Marvel. Non mi offendo lol
Qualcuno ha riconosciuto Set?
-Aly

My Sire || FierrochaseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora