Il giorno si era quasi concluso nella città, i giovani e le famiglie si stavano recando nelle loro abitazioni per poter assaporare i piatti che i propri nonni preparavano, o semplicemente si dirigevano verso i ristoranti più belli e popolati di tutta Santo Domingo.
Anche quella sera, la città era illuminata dalle varie insegne a led, la musica suonava alta nei vari pub e discoteche della zona: tutti erano pronti ad un'altra notte di follie, ma due ragazzi potevano dire il contrario.
Quei due ragazzi erano esattamente Federico e Benjamin, due giovani folli che erano finiti nel letto di quest'ultimo da ubriachi fino a ritrovarsi nella stessa compagnia, o all'incirca diciamo.
Quei tre mesi portavano tante novità e cose che i due ragazzi non potevano nemmeno immaginare o soltanto pensare.Le ore del pomeriggio che il moro e il più piccolo avevano passato assieme si erano trasformate presto in qualcosa di più.
Avevano iniziato a conoscersi meglio, Federico si era reso conto che in Benjamin aveva trovato un ragazzo a dir poco carismatico ed era entrato nel suo cuore velocemente.
Non lo conosceva ma il suo modo di approcciare con le persone era differente: tutti erano calmi, andavano piano con le cose mentre Benjamin era tutto il contrario.
Non aveva bisogno di indossare maschere per dire le cose, se pensava un qualcosa riguardo qualcuno non aveva peli sulla lingua e diceva tutto in faccia.
Benjamin non si era fatto scrupoli nel dire che il più piccolo aveva scatenato in lui qualcosa di particolare che nemmeno sapeva spiegare e sapeva per certo che quella non sarebbe stata una strada facile, anzi.
Il bianco era complicato, così bello ma dannato.
Eppure lui avrebbe fatto di tutto per conoscerlo e renderlo una parte di lui.Come da programma dei due, entrambi avevano deciso di raggiungere un pub poco vicino al centro della città.
Né Federico e né Benjamin avevano accettato l'invito di andare in discoteca con tutti i loro amici, preferivano andare da soli per conoscersi meglio e forse più di quanto sapevano già.
Avevano deciso di raggiungere quel pub con la moto di Benjamin che si era fatto prestare da Zambelli, non avendo più interesse a quel genere di cose.
Federico aveva rifiutato più e più volte quella proposta, preferiva raggiungere il posto a piedi ma il più grande aveva insistito talmente tanto che era ceduto senza proferire altra parola.
Erano da poco arrivati, Benjamin avevo parcheggiato la sua moto non distante dall'entrata ed aiutò il più piccolo a scendere dal veicolo.
Si tolse il casco, lasciando i capelli bianchi con la ricrescita sparsi nell'aria.
Il moro lasciò i caschi nel baule piccolo posto sotto al sedile, prima di prestare tutta la sua attenzione al minore.
"Non è stato poi così duro come credevi." Disse Benjamin, ridacchiando.
"Non è colpa mia se corri come un forsennato tra queste strade piene di buche, ma sai che qualcuno potrebbe farsi male?" Disse il minore. "Io su quella cosa nera e grossa non ci salgo più!" Continuò.
Benjamin scoppiò a ridere, trovando il suo atteggiamento tenero.
Si avvicinò a lui, stringendo i fianchi al suo corpo; poggiò la testa nell'incavo del collo, respirando il profumo alla menta che contornava il corpo del bianco.
Alzò il volto e lo avvicinò in particolar modo a quello di Federico, iniziando a lasciare baci lungo tutta la guancia diventata rossa.
Avvicinò la bocca vicino all'angolo delle sue labbra, lasciando numerosi baci che sembravano non terminare più: le loro mani si intrecciavano e Federico, in quel momento, non riusciva più a capire.
Con le piccole forze rimaste, allontanò il maggiore dal suo corpo prima di sorridere dispiaciuto.
"Forse stiamo affrettando un po' troppo le cose." Disse il bianco. "Mi dispiace farti restare così male, ma non penso di volermi concedere subito a te. Insomma non pensare male, ma prima vorrei conoscerti e frequentarti di più prima di lasciarmi baciare o altro." Aggiunse. "Sei un bel ragazzo esteticamente e scommetto che anche dentro, però non me la sento di affrettare tutto e tornare a letto, perché poi sarebbe finita così." Continuò.
"Sta tranquillo, io rispetto la tua decisione, per questo non ti metto fretta. Ti osservo da due mesi e finalmente che ti ho qui, posso toccarti e vederti tutti i giorni, non riesco a stare fermo." Si giustificò Benjamin.
"Benjamin..." cercò di rispondere il bianco, ma venne fermato dalle parole del più grande.
"Non c'è bisogno di dire nulla, se non vuoi conoscermi o frequentarmi lo capisco." Disse, sincero, il moro anche se la voce tradiva i suoi pensieri.
"Benjamin, ascoltami. Non ho mai detto di non volerti conoscere, se fosse stato realmente così nemmeno sarei uscito con te." Disse Federico. "Per questo, voglio uscire ancora con te." Continuò.
"Lo stai dicendo davvero?" Chiese, incredulo, Benjamin.
Il minore ridacchiò, lasciando un bacio sulla guancia diventata subito dopo rossa del moro.
"Dico davvero, voglio conoscerti meglio." Insistette Federico e il più grande cercò di trattenere un gridolino di gioia, proponendo poi di entrare nel pub prescelto.
I due ragazzi erano pronti per affrontare quella serata che si apriva meravigliosa.----------------------------
Ehi💕
Buon pomeriggio a tutte, come state?
Sono qui per ringraziarvi per le visualizzazioni; siamo giunte alle 300 e passa in pochi giorni.
Sembra poco, ma per me che tengo comunque a dare il meglio per le mie storie è un traguardo bellissimo!
Oggi purtroppo non è uno dei miei giorni migliori e un po' ha influito anche nel capitolo, però dovevo ugualmente costruirlo per le presentazioni.
Secondo voi, sto correndo troppo con i tempi?
Questa storia è ambientata diversamente da come faccio di solito, li faccio sempre vedere dopo un paio di capitoli ma invece questa è iniziata senza essere amici, tutto da semplici sconosciuti.
Ovviamente con il passare del tempo ci saranno dei casini che metteranno in discussione i due, ma altro non vi posso dire!
Lasciate un piccolo parere, se volete.
Non ho intenzione di dilungarmi ancora, per questo vi ricordo i social dove potete contattarmi:
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Un abbraccio, a presto🔥
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Sguardi || Fenji
FanfictionFederico Rossi, giovane ventiquattrenne spensierato e solare, raggiunge sempre la solita discoteca assieme ai suoi amici, nonché il MO.MA Da due mesi a questa parte, ci sono degli occhioni profondi che lo scrutano e non pochi erano gli sguardi lanci...