Capitolo 28.

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Quella serata avrebbe ben presto lasciato un segno indelebile nel cuore di due ragazzi.
Due ragazzi che erano partiti come sconosciuti, finiti in un letto soltanto per via dei troppi alcolici bevuti e per essersi fatti trasportare dalla passione.
Due ragazzi che facevano uscire da tutti i pori della loro pelle l'amore incondizionato che sentivano l'uno per l'altro.
Non era passione, sesso, era amore.
Federico era pronto a lasciarsi andare e per un'altra volta era in grado di lasciare il suo cuore in mano ad un'altra persona, dando l'occasione di farci tutto quello che desidera.
Il cuore è sempre stato l'organo della vita, ecco perché spesso il cuore viene paragonato alla persona che si ama.
La persona che si ama è il proprio cuore che no, non è solo un organo qualsiasi.

Federico sentiva le sue gambe deboli mentre Benjamin continuava a baciarlo nella macchina del guidatore, questo signore si era occupato di portarli al ristorante e di riprenderli per condurli nella loro suite.
Le mani di Benjamin vagavano lungo il corpo tatuato del minore, il quale continuava a sentire brividi sentendo il tocco leggero dell'altro su tutto il suo petto.
Una volta arrivati alla suite, Federico optò per raggiungere la stanza per le scale ma si rese conto ben presto che era stata una cattiva mossa, essendo che Benjamin continuava a lasciargli carezze sulla sua schiena e rendeva difficile la salita.
Stanchi ed affannati raggiunsero la porta e il bianco, con estrema fatica date le mani che tremavano, mise la chiave della stanza ed entrò.
Subito Benjamin si buttò sopra il suo corpo e lo portò nella loro camera da letto, lo fece distendere su quest'ultimo e il maggiore non perse tempo nel sovrastarlo.
Federico sentiva il cuore del moro battere forte, ogni tanto il suo corpo si riempiva di brividi e lo sentiva, sentiva Benjamin dentro di lui e non solo fisicamente.
"Abbiamo tutta la notte." Disse Federico che intanto iniziava a lasciare ansimi e sbuffi sentendo le labbra dell'altro esplorare la sua pelle. "È inutile affrettare le cose, voglio godermi questo nostro momento speciale. Il nostro primo momento da fidanzati." Aggiunse.
"È quello che voglio fare, ma per me non è facile resistere alla tentazione di farti mio davvero." Disse Benjamin, iniziando a togliere la maglietta del minore per poi buttarla lungo il pavimento della stanza.
Federico fece la stessa cosa e tolse quella di Benjamin, insieme alla giacca che non si era nemmeno preoccupato di togliere.
A seguire caddero a terra le scarpe e poi i pantaloni, facendo notare ad entrambi che avevano una voglia matta di appartenersi ancora una volta.

Nella suite grande, particolarmente nella camera da letto, si potevano udire gemiti e parole dolci sussurrate da Federico.
Questo continuava a sentire Benjamin spingersi nel suo corpo mentre gli lasciava baci sulla schiena e carezze un po' ovunque.
Allargò ancora di più le sue natiche per approfondire i movimenti e spingere, creando ancora più piacere nell'altro.
"Ti amo così tanto." Sussurrò Benjamin all'orecchio dell'altro.
"Oh, Dio." Disse soltanto il minore, prima di inarcare ancora di più la schiena. "T- Ti amo, B- Benjamin." Aggiunse, sentendo poi un liquido caldo nel suo corpo.
Il seme di Federico, ormai del tutto sudato e con i capelli che cadevano ribelli sopra la sua fronte, sporcò le lenzuola ma poco gli interessava.
Quelle coperte sarebbero state cambiate, anche se ormai sapevano del loro amore.
Benjamin si sdraiò di fianco a lui, facendo mettere la testa di Federico sopra il suo petto, lasciando carezze su tutta la superficie della sua schiena.
"È bellissimo fare l'amore con te, finalmente mi sono sentito tuo in tutti i sensi." Disse Federico, sorridendo.
"Invece io penso proprio che tu sia bellissimo." Gli rispose Benjamin, prima di far unire le loro labbra. "È tardi, che ne dici se dormiamo un po'?" Propose poi. "Ti vedo molto stanco." Concluse, lasciando una carezza sopra la guancia di Federico che annuì.
"Sì, ho anche caldo." Sbuffò il bianco.
Benjamin allora si alzò ed aprì le finestre che davano a vedere il cielo stellato.
L'aria fredda era stata rimpiazzata da qualcosa di più caldo, anche se non esageratamente.
"Ti stendi qui, vicino a me, o preferisci dormire in piedi?" Ridacchiò Federico, girandosi sulla superficie del letto.
"Arrivo." Disse Benjamin, sorridendo per poi sdraiarsi di fianco a lui e stringerlo al petto.

Le prime luci dell'alba entravano prepotenti nella camera della suite.
Camera dove due ragazzi avevano consumato il loro amore, ancora una volta.
Non era la prima che Benjamin e Federico andavano a letto, ma questa volta era tutto diverso, diverso per entrambi: erano consapevoli di essere fidanzati, la passione c'era sempre stata, ma questa volta lo scopo non era quello di far sesso e comportarsi in modo dolce con l'altro, ma lo scopo era quello di appartenersi più di prima.
Di sentire un gesto loro, di non pensare a cosa possa essere giusto o semplicemente sbagliato.
Lentamente gli occhi di Federico si aprirono, per via anche della luce che entrava prepotente nella stanza.
Si alzò e sorrise al ricordo della serata precedente: ricordava ogni dettaglio, specialmente quando Benjamin gli fece la proposta di diventare il suo fidanzato.
Aveva sognato questo momento sin dal giorno in cui gli aveva confessato di amarlo nel vero senso della parola, gli aveva confessato di provare per lui non più un semplice interesse fisico, ma ben altro.
Qualcosa che va fuori legge.
"Piccolino, ti sei svegliato." Sussurrò una voce e a seguire, un rumore di una porta entrò nelle sue orecchie.
Il bianco si voltò e sorrise quando vide Benjamin avvicinarsi a lui con un vassoio pieno di cose che potrebbero piacere al suo ragazzo.
Si avvicinò a lui, lasciò il vassoio sul letto e diede un tenero bacio stampo al minore che, nel frattempo, sorrise.
"Resti a fare colazione qui con me?" Chiese Federico. "Tutte queste cose non posso mangiarle, rischio di sentirmi male." Aggiunse.
Benjamin ridacchiò, prendendo successivamente un cornetto integrale.
"Comunque Ben, stavo ripensando alla serata di ieri. Ancora non posso crederci di stare con te, mi sembra un sogno, capisci?" Disse Federico, facendo notare al fidanzato di avere la testa letteralmente fra le nuvole per quella sua affermazione.
"Ho fatto tutto questo perché ti amo, ti amo davvero." Disse Benjamin.
Il minore sorrise, spostando il vassoio sul mobile di fianco a lui; avvicinò il corpo del maggiore e lo costrinse a coprirsi, anche se il caldo era eccessivo.
"Per una volta nella vita, sono davvero felice." Gli disse, sincero, il più piccolo mentre respirava a pieni polmoni il dolce profumo del moro.
Quest'ultimo gli lasciò numerosi baci a stampo, prima di sdraiarsi con addosso il corpo del più piccolo.
Entrambi sarebbero rimasti così in eterno.

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Ehi💘
Ci tenevo a ringraziarvi per le, quasi, quattromila visualizzazioni a questa storia in un mese compiuto da poco.
Stiamo raggiungendo dei traguardi meravigliosi e mi fa sempre un certo senso vedere dei numeri così alti.
Grazie mille, davvero!
Mi scuso se questo capitolo non sia di vostro gradimento, purtroppo questi mesi sono parecchio difficili per me per il semplice fatto che a giugno ho gli esami e per questo sto organizzando il tempo.
Anche quel periodo cercherò di aggiornare frequentemente.
Finalmente Benjamin e Federico si sono fidnazati, come andrà avanti?
Tutti saranno felici di questo loro grande passo o ci sarà qualcuno contrario?
Sto cercando di mettere insieme più idee possibili per rendere questi capitoli più interessanti e non monotoni, sto dando del mio meglio.
Vi ricordo, come sempre, i social dove potete trovarmi per qualsiasi cosa:
Instagram - profilo privato: @/xxvals_ ; pagina per i bimbi: @/lealideifenji
Twitter - @/coccolamjvfede
Un abbraccio, a presto☀

Sguardi || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora