Federico era rimasto fuori dalla casa che condivideva con il suo fidanzato con mille pensieri per la testa e forse soltanto poche risposte erano quelle decisive.
Era rimasto totalmente spiazzato dalla proposta di Cole che, ad occhio nudo, poteva sembrare molto banale per due semplici amici partire insieme, ma Federico sapeva che ai suoi occhi non poteva apparire tale: era palese che il ragazzo provasse qualcosa per lui, non smetteva di guardarlo e sorridergli non appena ne avesse occasione, cercava sempre di stargli il più vicino possibile e dimostrava un grande sentimento di gelosia quando Benjamin stava al suo fianco.
Forse Cole aveva ragione, quel viaggio sarebbe potuto essere un nuovo inizio per quei due ragazzi, una conoscenza che poteva portare ad altro ma Federico non lo voleva.
Pensava che forse non c'era niente di male nel fare un viaggio con un suo amico, ma un nome faceva sempre capolinea nel suo cervello e di conseguenza nel suo cuore un po' in bilico: Benjamin.
Se il minore avesse fatto quel passo, il più grande lo avrebbe mai perdonato?Dal giorno in cui Federico tornò a casa, passarono ormai tre settimane e la relazione con Benjamin andava a gonfie vele: questo continuava a riempirlo di attenzione e cercava di curarlo come se fosse un piccolo bambino, anche se in realtà era il suo bambino.
Erano andati più volte in ospedale per controllare la situazione ed il loro medico di fiducia, Arthur, aveva comunicato ad entrambi che Federico ormai era in ottime condizioni e le cure potevano essere bloccate per un po'.
Il bianco era tornato al lavoro, dove tutti gli avevano riservato una grande festa in suo onore e in onore del moro, che aveva ideato tutto questo.
Era una giornata tranquilla nella città di Santo Domingo, le strade continuavano ad essere sempre più affollate e numerosi giovani riempivano le spiagge.
Quando Benjamin si era svegliato sudato ed accaldato del tutto stretto fra le braccia di Federico, aveva deciso di alzarsi e svegliare lentamente il suo fidanzato per comunicargli che voleva andare al mare e il più piccolo accettò.Giunsero la spiaggia quasi alle dieci di mattina, non per loro sorpresa era già quasi tutta colma di persone ma riuscirono ad individuare i loro amici vicino alla riva.
Federico teneva la grande borsa che conteneva tutti gli asciugamani necessari con un sorriso sul volto, ma quest'ultimo venne interrotto quando vide Richard fissare il suo fidanzato.
Il minore si fermò in mezzo alla spiaggia, fece cadere la borsa a terra e si voltò verso Benjamin che intanto aveva abbassato la testa.
"Perché non mi hai detto subito che c'era anche Richard?" Domandò Federico, quasi in un sussurro.
"Sapevo che poi avresti reagito male, per questo non ti ho detto niente e ho preferito stare zitto." Si giustificò Benjamin, prima di vedere il suo fidanzato annuire e continuare a camminare verso l'ombrellone azzurro.Erano passate un paio d'ore da quando la coppia aveva raggiunto il mare, Federico aveva da poco terminato di fare il bagno e teneva gli occhiali da sole mentre il suo corpo era disteso sul lettino: la sigaretta tra le labbra lo rendeva ancora più bello, almeno così era secondo Benjamin, che restava in piedi a guardarlo mentre sentiva gli occhi di Richard bruciare sopra la sua pelle.
Il più piccolo aveva rivolto poco e niente la parola al suo fidanzato, era rimasto davvero male per il fatto che non gli avesse detto della presenza di Richard che rimase deluso e preferì rompere i contatti per un po'.
Diede un ultimo tiro alla sua sigaretta per poi buttarla nella sabbia e coprirla, ma qualcosa attirò la sua attenzione: il lettino si abbassò e due braccia cinsero il suo collo.
"Sei arrabbiato?" Domandò Benjamin, che intanto stava lasciando dei baci sulla spalla nuda del suo fidanzato.
"Lo sai." Rispose Federico. "Potevi dirmelo prima che ci sarebbe stato." Aggiunse.
"Ti ho preso un ghiacciolo al limone, come lo preferisci tu." Disse Benjamin cambiando totalmente discorso, offrendo al fidanzato un ghiacciolo bianco.
Il minore non disse nulla ma non riuscì a reprimere un sorriso, per questo si voltò verso di lui e prese il ghiacciolo dalle mani di Benjamin per poi sistemarlo sulla parte sopra del lettino: mise una gamba intorno al bacino di Benjamin, a seguire una mano sopra la sua guancia rossa e fece unire le loro labbra.
A questo contatto il maggiore sorrise, gli era mancato così tanto sentire l'altro vicino che sapeva di star toccando il cielo con un dito.
"Scusami." Sussurrò Benjamin, mentre sistemava la testa del minore sopra al suo petto.
Federico sorrise, prese la sua mano e la baciò.
"Siete così carini." Disse Yuri, guardando i due con occhi sognanti. "Quanto vorrei trovare anch'io una persona che mi renda così felice." Aggiunse, facendo ridacchiare tutti per il modo tenero con cui pronunciò questa frase.Il sole aveva iniziato a calare dietro la grande distesa azzurra, segno che la sera stava per prendere il sopravvento.
Gli amici di Federico avevano deciso di restare a cena in spiaggia, dove c'era il miglior ristorante a base di pesce per usufruire della brezza marina che dava un tocco in più alla serata.
La coppia aveva accettato il loro invito con grande felicità e, dopo aver lasciato l'acqua delle docce scendere sopra al loro corpo, presero posto al tavolo sistemato dentro una grande capanna.
La serata stava procedendo tranquillamente, nessuno di loro aveva intenzione di smettere la propria chiacchierata con gli amici, ma per Benjamin non era totalmente lo stesso.
Era di fianco al suo fidanzato e, di tanto in tanto, questo stringeva la sua mano destra: Richard era in disparte nel tavolo mentre continuava a mandare messaggi o ad ascoltare audio attaccando il telefono all'orecchio per evitare che gli altri sentissero, ma Federico a tutto questo non ci diede peso e continuò a godersi la serata come se nulla fosse.
"Federico senti, io domani ho da sbrigare delle commissioni e avevo intenzione di farti venire con me." Iniziò a parlare Yuri. "Non è niente di troppo complicato, ti ruberò soltanto un paio d'ore." Aggiunse. "Se poi vuoi far venire il tuo fidanzato non è un problema." Concluse, guardando Benjamin.
"Per me non ci sono problemi anzi, ne potrei approfittare per sistemare la casa e preparare qualcosa di buono per la cena." Disse il moro, chiedendo il consenso a Federico.
Quest'ultimo si voltò e gli sorrise, segno che era d'accordo.
"Quindi domani ci vedremo poche ore." Ammise il più piccolo. "Questa sera dovremo rimediare." Ammiccò poi, facendo salire una mano lungo la coscia interna di Benjamin.
Il maggiore diventò rosso in volto e diede inizio ad una sequela di baci nel vano tentativo di far andar via il rossore sopra al suo volto.
Un messaggio, però, bloccò questa azione facendo creare sopra al volto di Federico una smorfia di disapprovazione.
Benjamin estrasse il cellulare e sbiancò quando lesse il messaggio.
"Domani passo a prenderti alle tre, non accetto un no come risposta.
Abbiamo un conto in sospeso.
- Richard."
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Sguardi || Fenji
FanfictionFederico Rossi, giovane ventiquattrenne spensierato e solare, raggiunge sempre la solita discoteca assieme ai suoi amici, nonché il MO.MA Da due mesi a questa parte, ci sono degli occhioni profondi che lo scrutano e non pochi erano gli sguardi lanci...