I Caraibi avevano incominciato a prendere vita, lentamente le strade si stavano affollando di persone per via del sole calato.
Le insegne a led dei bar, delle discoteche e dei pub all'aperto illuminavano la strada, coperta soltanto da pochi lampioni dalla luce fioca.
Il mare si stava infrangendo calmo sopra gli scogli, quelle enormi pietre nere pericolose ma allo stesso tempo speciali.
Speciali esattamente come Federico.
Quest'ultimo era sempre stato un ragazzo tenero, dolce, anche se spesso non lo dava a vedere: aveva realmente paura di mostrare al mondo esterno il ragazzo che davvero era, aveva paura di mostrarsi per il giudizio della gente.
Nell'ultimo periodo aveva capito, però, che i giudizi potevano essere importanti ma fino ad un certo punto.
Quelle persone esterne, chi potevano mai essere per lui?
Soltanto una piccola interferenza nella sua vita, lui era in grado di controllare le sue scelte e l'unico peccato che aveva fatto e che rimpiangerà era quello di aver seguito il suo cuore.
Le sue scelte erano sempre sbagliate, dava poco retta ai consigli dei suoi amici e per questa ragione aveva sbagliato molteplici volte.
Aveva scelto di seguire il suo cuore ed amare Benjamin.
Il suo cervello gli diceva di no, che portava soltanto a soffrire ed un po' aveva ragione: tutte quelle persone attorno a loro gli stavano facendo del male lentamente, tutti volevano vederli separati.
Forse erano troppo belli insieme?
Forse la gente era invidiosa del sentimento vero che li legava?Benjamin si era lasciato stringere dal suo fidanzato per le ore a seguire, si era sfogato con lui ed aveva pianto.
Gli aveva raccontato la sua vita, gli aveva detto che i suoi genitori infondo non lo volevano ed era così.
Pure da piccolino, era sempre stato trattato da re ma loro non volevano un figlio.
Avevano intenzione di vivere la loro relazione senza figli per ora, ma il destino era stato crudele e aveva regalato a loro Benjamin.
In tutto questo caos, Federico però doveva ringraziare i genitori del moro perché avevano creato un ragazzo così meraviglioso ma così pieno di difetti, eppure erano anche questi a rendere stabile la loro relazione.
Per la cena, Federico aveva proposto al suo fidanzato di andare ad un fast food lì vicino e Benjamin fu felice di accettare.
Stava camminando mano nella mano con il bianco mentre le luci della città gli facevano da sfondo, i colori erano vivaci e i palazzi numerosi.
Una volta giunti al fast food, il più grande ordinò per entrambi e si misero seduti in un luogo più appartato del locale.
Sorseggiavano i loro bicchieri di Coca Cola, mentre mille pensieri davano fastidio alla mente di entrambi.
"Un giorno di questi avrò mai l'occasione di visitare altre città dell'Italia con te?" Chiese Benjamin, distraendo l'altro.
"Ti porterò ovunque, ho intenzione di farti visitare luoghi mai conosciuti." Sorrise il più piccolo prima di interrompere la loro chiacchierata appena iniziata, essendo arrivato il cibo.Avevamo trascorso la loro serata lì, a mangiare e parlare dei propri desideri futuri.
Benjamin aveva scoperto che l'altro desiderava far diventare la loro famiglia numerosa, vivere una specie di sogno anche se questo non comprendeva ville o cose così.
Federico era un'amante delle cose semplici, gli bastava anche una casa in periferia ma la famiglia doveva restare.
Il minore si era ritrovato a pensare ad una loro famiglia composta anche da animali e bambini adottati; Federico amava viaggiare con la fantasia, dedicare il suo tempo al lavoro.
Il più piccolo sapeva benissimo che al suo ritorno dalla vacanza sarebbe successo il caos per via dei suoi amici, specialmente Yuri, che si preoccupavano per lui e per la sua salute.
Dopo aver terminato la cena ed una piccola discussione tra Federico e Benjamin su chi dovesse pagare, uscirono dal fast food e si diressero sulla spiaggia.
"Come mai sei così tanto fissato con la spiaggia?" Chiese Benjamin, anche se in verità un apparente motivo su questa domanda non c'era.
"Amo l'acqua e tutto ciò che la accomuna, per questo motivo io vado." Disse Federico, indicando l'acqua del mare.
Il maggiore non capì cosa stesse per fare il bianco, ma gli bastò vedere quest'ultimo togliersi gli indumenti, compresi i boxer.
Benjamin sgranò gli occhi quando l'altro si diresse dentro l'acqua e, prima di buttarsi anche lui, si guardò attorno per accertarsi che non ci fosse nessuno.
Si tolse gli indumenti, per poi far entrare in contatto la sua pelle con l'acqua calda del mare.
Le stelle davano un tocco in più di magia a quella spiaggia deserta, il maggiore intanto stava cercando di raggiungere il suo fidanzato che nuotata libero.
Rimase per un po' a guardare la leggerezza con cui Federico incontrava l'acqua, la leggerezza con cui si bagnava i capelli e la delicatezza con cui cavalcava le onde.
Il minore tornò indietro, facendo immergere del tutto il suo fidanzato soltanto per mettersi sopra al suo corpo.
Benjamin lo stringeva a sé, respirava il suo profumo mischiato all'acqua del mare e non poteva evitare di chiudere gli occhi e bearsi di quella situazione; lentamente Federico lo trascinò vicino agli scogli, un luogo più appartato per i due.
Non c'era nessuno sulla spiaggia, l'acqua era calma e lo scoglio nero racchiudeva quei momenti tra la coppia.
Il bianco aveva fatto aderire il petto del suo fidanzato sopra la grande puetra, mettendosi in mezzo alle sue gambe ed aprendole di poco.
Fece entrare in lui un dito mentre un urlo di sorpresa lasciò le labbra di Benjamin.La spiaggia era ricoperta di gemiti provenienti dallo scoglio quasi vicino alla riva, due ragazzi erano dietro questa pietra e stavano donando tutti loro stessi all'altro.
Federico si spingeva nel corpo di Benjamin, ricoperto continuamente da scosse di piacere e brividi: Federico era un tornado di emozioni.
Lentamente raggiunsero il culmine e così, entrambi accaldati, si immersero dentro l'acqua per sciacquare i loro volti.
Federico, ancora con il respiro irregolare, mise le braccia attorno al collo del suo fidanzato e fece unire le loro labbra in un bacio casto, più che passionale si potrebbe definire bisognoso.
"Finalmente mi sono sentito tuo, nel vero senso della parola." Sussurrò Benjamin. "Non voglio perderti, Feffy." Aggiunse.
Federico ridacchiò al nomignolo che Benjamin gli aveva appena affibiato, ma fu felice di questo e proprio per questo motivo sorrise intenerito.
"Domani che hai intenzione di fare? Abbiamo due settimane per goderci questa meravigliosa città, tanti luoghi da visitare." Disse Federico.
"Non lo so, sinceramente, forse domattina sarò in grado di dirtelo." Sbadigliò Benjamin, facendo sorridere il bianco.
"Andiamo in hotel?" Chiese poi.
Il maggiore annuì, sentendosi poi sollevato da terra: Federico prese sopra le sue spalle il fidanzato, portandolo a riva e cercando invano di asciugarlo.
Misero i loro abiti ed insieme, andarono incontro alla sera non curanti del loro futuro.
Il peggio doveva ancora venire.
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Sguardi || Fenji
FanfictionFederico Rossi, giovane ventiquattrenne spensierato e solare, raggiunge sempre la solita discoteca assieme ai suoi amici, nonché il MO.MA Da due mesi a questa parte, ci sono degli occhioni profondi che lo scrutano e non pochi erano gli sguardi lanci...