Capitolo 32.

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Benjamin non avrebbe mai immaginato di finire a letto con Richard, uno dei ragazzi che aveva da poco conosciuto una volta arrivato in città.
Lo aveva trovato a casa di suo cugino, erano entrambi concentrati a giocare alla play che nemmeno si erano resi conto del suo arrivo: quando Benjamin parlò, però, Zambelli si voltò di fretta e corse ad abbracciarlo prima di presentare quel ragazzo dal fisico stupendo.
I suoi occhi si incastravano perfettamente con quelli di Benjamin, il quale però non teneva in considerazione questa cosa essendo troppo occupato a dedicarsi alla casa.
Erano passati i giorni, le settimane, poi una sera erano finiti al letto e tutto era incominciato.
Era un susseguirsi di sesso, da parte di Benjamin non c'era mai stato niente di concreto anche se Richard tentava e ritentava di entrare nella sua vita, oltre il contatto fisico.
Per un periodo c'era riuscito, il moro gli aveva dato false speranze e questo si pentiva tutt'ora di averlo fatto: era sbagliato, sapeva che non doveva farlo, ma l'attrazione fisica era troppa.
Negli ultimi mesi Benjamin si era allontanato, si stava pian piano dimenticando di Richard da quando aveva visto Federico in discoteca.
Qualcosa in lui si era acceso e non era soltanto la voglia di farlo in una stanza della discoteca, ma voleva conoscerlo e scoprire più cose di lui.
E per questo Benjamin aveva aspettato due mesi, due mesi terribili a guardarlo da lontano sapendo che lui non se ne sarebbe mai accorto.
Eppure avrebbe continuato anche per un altro, due, tre e forse quattro mesi se necessario, lo avrebbe guardato in eterno perché lo considerava una bellezza rara.
Tra lui e Richard non c'era più nulla, l'ultimo cercava sempre di uscire con lui ma Benjamin rifiutava, diceva che era impegnato o che voleva stare solo.
Una sera, però, Richard aveva seguito il maggiore e lo aveva trovato a fissare Federico da lontano, per poi avvicinarsi a lui e parlarci.
Di quella serata, sapeva ogni singola cosa e questo era uno dei tanti motivi per cui odiava Federico.
Lo odiava perché quest'ultimo era perfetto, era in grado di farti cadere ai suoi piedi.
Faceva parte della sua comitiva e non poteva crederci che Benjamin ci provasse con lui, che il minore avrebbe avuto ben presto ciò che lui desiderava.
Benjamin, nel frattempo, non era al corrente di tutto questo, non sapeva che Richard lo aveva visto uscire con Federico da quel locale mentre si baciavano, si toccavano e semplicemente si desideravano.
Il maggiore non aveva intenzione di intraprendere una relazione con Richard ma nemmeno di perderlo come amico, per lui era speciale, ma con il tempo stava capendo che per Federico lo avrebbe fatto.
Avrebbe allontanato da lui Richard soltanto per vivere Federico, perché infondo era davvero lui la persona che amava e che voleva al suo fianco.

Dopo quella chiacchierata che a Benjamin lasciò spiazzato, Federico sembrò tornare come se non fosse successo niente e riempiva di attenzioni il suo ragazzo.
Si era preoccupato di preparare la pasta fredda, sapendo che era sempre stato uno dei piatti estivi preferiti di Benjamin.
Una volta aver terminato il pranzo, entrambi si erano sdraiati sul divano anche se il caldo era eccessivo, e Federico si stava lasciando stringere dal maggiore accanto a lui.
"Sai amore, stavo pensando ad una cosa in queste settimane di fidanzamento." Iniziò a parlare Federico, lasciando delle carezze sopra la mano del suo fidanzato. "Essendo che passi più tempo dentro casa mia che in quella di tuo cugino, vorresti venire a vivere qui con me?" Domandò poi.
Benjamin sgranò gli occhi, tutto si sarebbe aspettato tranne che Federico gli aprisse le porte della sua casa dopo due settimane.
Il bianco notò il cambio d'espressione del maggiore, per questo abbassò il capo.
"N- Non voglio che sia un obbligo, era s- soltanto un modo per passare p- più tempo assieme e per f- farti restare q- qui." Balbettò Federico. "Deve essere una cosa voluta da entrambi, se pensi che sia troppo presto lo capisco." Aggiunse.
"Nononono." Disse Benjamin. "Non penso che sia troppo presto, semplicemente non me lo aspettavo. È una proposta che mi ha sorpreso, non pensare altro." Aggiunse. "Semmai, essendo che sono passate due settimane dal fidanzamento e non voglio che tu pensi che io sia uno che se ne approfitta delle situazioni o qualsiasi altra cosa, inizio a trasferirmi lentamente." Continuò.
"In che senso?" Chiese Federico.
"In senso che verrò tipo tre giorni su sette a dormire qui, poi andremo avanti e prenderò le mie cose." Disse Benjamin.
"Puoi anche venire a dormire sempre perché tanto sappiamo entrambi che non ce la faresti a non star con me." Rise Federico, prima di far unire le loro labbra.
"Allora va bene, più tardi andiamo a fare questo trasloco." Sorrise il moro. "Ma sappi soltanto che io dormo in boxer oppure nudo, a seconda del caldo, e che dormo dalla parte destra del letto." Aggiunse.
"Eh no, la parte destra è mia!" Disse il più piccolo.
"Vedremo." Ridacchiò il maggiore.

Le ore del pomeriggio erano da poco passate e la situazione era davvero stancante per Benjamin e Federico che avevano passato la maggior parte delle ore nella casa del cugino del più grande.
Questo si era offerto di aiutare la coppia nel sistemare le valigie e il moro si dovette ricredere: la sua voglia di andare a vivere in casa di Federico, di vivere il suo fidanzato, era diventata sempre più alta fino a trasferirsi definitivamente da lui.
In questo momento entrambi si trovavano nel grande giardino, immersi nella piscina che Federico aveva fatto mettere diversi anni prima, per poter passare dei momenti e giornate intere lì.
Benjamin stava attaccato al bordo della piscina, il minore invece aveva preferito nuotare per poi insinuarsi nelle sue gambe.
Il più grande portò, istintivamente, le mani dietro alla nuca del suo fidanzato per lasciare un bacio tenero sopra al suo naso rosso.
"Sei pronto a vivere la nostra relazione, piccolino?" Domandò Benjamin, dando una carezza all'altro.
"Sono pronto."

Sguardi || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora