Spesso sono proprio le speranze a mantenere vivi i sentimenti delle persone.
Le speranze sono possibilità in più, che ti fanno credere che qualcosa possa prendere una piega meravigliosa oppure un piccolo spiraglio di luce nella propria vita.
Benjamin non credeva a tutto questo, credeva che fossero cose inventate per non pensare che spesso la vita ci riserva cattiverie, sempre dirette a persone sbagliate.
Nel suo percorso aveva incontrato tante persone disposte a dargli false speranze, che non portavano a nulla di positivo.
Quel ragazzo era un mondo da scoprire, lui era felice di potersi aprire con persone che aveva iniziato a fidarsi e conoscere, non avrebbe mai creduto di incontrare gente così.
Eppure per lui c'era qualcuno in particolare che stava alimentando in lui quella voglia di progettare un futuro, di vivere e sorridere.
Federico era la sua speranza, sapeva che il bianco non lo avrebbe mai abbandonato.
O meglio dire, forse.I giorni erano trascorsi in fretta e così una nuova settimana era incominciata: quel martedì mattina era iniziato molto movimentato per Federico che dovette farsi una doccia in fretta e furia, avendo l'appuntamento con il regista del film alle tre e mezza.
Quella sera, come ormai tutte le altre, Benjamin era rimasto da lui a dormire e lo aveva aiutato ad imparare le battute e i movimenti, quei pochi, scritti sul copione.
Federico camminava in fretta lungo i corridoi, il moro cercava di raggiungerlo mentre mangiava una mela verde, che era come dire il suo pranzo.
Benjamin si avvicinò a lui e prese il suo braccio tatuato, stringendolo al suo corpo.
"Piccolino, ti calmi?" Sussurrò Benjamin, cercando di far scaricare la tensione al minore che intanto si stava rilassando sotto il suo tocco.
Il più piccolo annuì, prendendo la mela dalla mano del moro e lasciandoci un morso sopra.
"S- Scusa se ti sto facendo u- un po' alterare." Disse Federico.
Il maggiore ridacchiò prima di dargli un bacio sulla punta del naso seguito da un morso che fece sobbalzare il bianco.
"Questo pomeriggio sarai perfetto, come sempre d'altronde." Lo rassicurò Benjamin.
"Stasera però voglio mangiare la pizza qui con te, vedere un film e..." lasciò la frase in sospeso il minore, prendendo fra i denti il labbro inferiore dell'altro.
"E, cosa?" Lo provocò il moro.
"Hai capito benissimo quello che intendo." Disse Federico, diventando rosso in volto.
"Voglio sentirtelo dire." Rispose il più grande, facendo incatenare i loro sguardi.
"E magari, fare l'amore con te." Disse il minore.
"Non sesso?" Chiese Benjamin.
"Non sesso." Confermò il bianco. "Tra noi non c'è soltanto quello. Tra di noi c'è chimica, sintonia, qualcosa che in parole povere non si può spiegare." Aggiunse.
Benjamin lo guardò sorridendo per poi prenderlo a sé e baciarlo.Per loro grande sfortuna, l'ora che Federico doveva raggiungere il set era giunta e per questo Benjamin lo accompagnò al bar di Santo Domingo.
Aveva indossato subito gli abiti che Michael si era preoccupato di spedire a casa sua, per vedere se erano di suo gradimento e se la taglia fosse giusta.
Il completo comprendeva una canottiera nera che metteva in risalto il petto di Federico, le braccia tatuate e muscolose assieme a dei pantaloncini di jeans tendenti al chiaro.
"Federico." Disse una voce che fece rabbrividire Benjamin.
Cole raggiunse i due in fretta, trovandoli abbracciati intenti a chiacchierare della serata che li attendeva.
"Cosa vuoi?" Sbuffò il bianco.
"Non essere scorbutico, l'altra sera in discoteca mi hai dimostrato ben altro." Disse Cole.
Benjamin era pronto a ribattere, ma Federico lo fermò mettendo una mano sul petto.
"Devi sapere che io quella sera avevo bevuto molto, l'alcool non lo riesco a gestire più di tanto e mi sono lasciato andare." Disse Federico. "L'unico problema è che a me non interessa niente di te, sei semplicemente un mio collega." Aggiunse. "In più ci tenevo a porgerti le mie scuse per quello che è successo in discoteca, ti ho lasciato spazio libero quando in verità non doveva esserci." Concluse.
"Ragazzi, stiamo per girare!" Disse Michael, raggiungendo i tre.
I due attori annuirono, così Cole raggiunse il bar e Federico lasciò un bacio sopra le labbra di Benjamin prima di raggiungere il ragazzo.
Federico stava dietro al bancone, dovendo preparare il caffè, totalmente di spalle, a Cole che intanto giocava con il cellulare.
E da lì, la scena era entrata nel vivo.Restarono per circa un'ora e passa sul set a modificare le battute e i gesti, Benjamin aveva incominciato a impazientirsi quando vedeva che Cole cercava di toccare Federico e portava poi lo sguardo su di lui, che voleva fare quel ragazzo?
La scena si ripetè ancora, fino ad arrivare al punto in cui Cole si alzò dallo sgabello per raggiungere il bianco dietro al bancone con in mano il caffè.
L'altro lasciò una carezza sul volto abbronzato di Federico, lasciare un bacio sopra il collo di quest'ultimo ed uscire dal bar.
La scena era terminata così e Benjamin tirò un sospiro di sollievo quando Federico lo raggiunse correndo.
"Mi aspetti qui, vero? Devo parlare con Michael e non voglio farti sentire il 'no' che potrebbe dire." Disse Federico.
"Ti aspetto, non me ne vado." Rispose Benjamin, vedendo il ragazzo raggiungere il regista intento a scrivere su un foglio.
"Michael, posso parlare con lei?" Chiese Federico.
"Federico, certo! Dammi del tu, siamo quasi coetanei." Disse Michael.
"Il mio ragazzo mi ha chiesto di andare assieme a lui in Spagna per una mostra dei suoi quadri, è possibile spostare le eventuali riprese a quando sarò tornato?" Chiese il bianco. "La mostra dura due settimane, di cui dobbiamo fare la permanenza in hotel." Aggiunse. "È possibile?" Concluse.
"Federico io purtroppo non decido, devo chiedere ad un mio superiore perché spostare le riprese di così tanto non è una cosa da poco. Del resto il problema non c'è, si può benissimo fare secondo me." Disse Michael. "Ti farò sapere il prima possibile." Aggiunse.
"Grazie mille!" Sorrise Federico, salutando il regista con un cenno della mano per correre da Benjamin che intanto fumava una sigaretta.
Il minore era entusiasta perché sapeva che, quella sera, sarebbe stata meravigliosa in compagnia del ragazzo che stava iniziando ad essere un pezzo di cuore.
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Sguardi || Fenji
FanfictionFederico Rossi, giovane ventiquattrenne spensierato e solare, raggiunge sempre la solita discoteca assieme ai suoi amici, nonché il MO.MA Da due mesi a questa parte, ci sono degli occhioni profondi che lo scrutano e non pochi erano gli sguardi lanci...