Capitolo 18.

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Benjamin aveva da poco terminato di parlare al telefono con una persona che gli aveva comunicato una scelta importante, poteva accettare o rifiutare.
Dopo ormai diversi minuti passati a parlarci dei vari progetti futuri che potrebbero essere stati messi in atto, era tornato dentro alla discoteca non vedendo più Federico.
Tornò ai divanetti dove restò per quasi un'ora, aveva parlato con i compagni della comitiva di suo cugino delle sue passioni e di tutto quello che gli passava per la testa.
Infine aveva chiesto di Federico a suo cugino, se fosse da qualche parte o meno.
Lui però gli diede una risposta poco gradevole, ovvero che l'aveva visto entrare nel bagno con un ragazzo.
Benjamin gli chiese di descriverlo anche se le luci soffuse non davano tante particolarità ai volti ma quel poco bastò al moro per capire chi fosse.
Cole.
Corse al bagno e non si sorprese di trovare il ragazzo attaccato al corpo del minore, ma si sorprese che quest'ultimo non faceva nulla per toglierlo da quella posizione.
Aveva cercato il più piccolo subito dopo terminata la telefonata ed era tornato per parlarci, per chiedergli un parere e su come doveva agire.
Eppure lo aveva trovato con un altro, era bastato così poco per rimpiazzarlo?
"Federico, che stai facendo?" Sussurrò Benjamin e doveva ammettere che quella visione era stata un colpo dritto al suo cuore, come una lama.
Il minore rimase spiazzato nel vedere il ragazzo davanti a lui, passava il suo sguardo da Cole a Benjamin con occhi colmi di colpa e delusione verso di sé stesso; cercò conforto in quelli del più grande ma nemmeno in questi traspariva nessuna emozione.
Era neutro, un classico atteggiamento che il moro prende in determinate situazioni.
Benjamin uscì dal bagno e iniziò a correre e farsi spazio fra la gente, ricevendo anche qualche insulto che però nemmeno lo sfioravano: quel gesto da parte di Federico era stato peggio.
Quest'ultimo sbiascicò una scusa a Cole rimasto a guardare la scena soddisfatto del suo lavoro per poi correre via e cercare Benjamin.
Una volta uscito dalla discoteca, corse fra i vari viali della città completamente deserta, pochi erano i lampioni ad illuminare le strade.
Del moro non c'era nessuna traccia ma non ci volle molto nel trovarsi di fronte al parco che i due avevano attraversato qualche giorno prima.
Trovò Benjamin seduto sull'erba, con la sua solita sigaretta fra le labbra.
Federico fece qualche passo verso di lui fino ad avvicinarsi e sedersi accanto a Benjamin che intanto teneva lo sguardo basso.
"Posso spiegarti tutto." Disse Federico.
Il maggiore ridacchiò sarcastico per poi fare un altro tiro.
"Cosa devi spiegarmi, Federico? Fino a prova contraria non siamo fidanzati e quindi non devi giustificare nulla." Disse Benjamin. "Ti stavi divertendo, come hai fatto con me." Aggiunse.
"Ti sbagli, Benjamin. Non è stato solo divertimento il nostro, lo sai benissimo che io non lo penso." Disse il bianco. "E sto cercando di dimostrarti tutto questo il più possibile." Aggiunse.
"Cole ci farà soltanto che del male, è un ragazzo che dovrà stare con te durante le riprese del film, inizierete a conoscervi e tra noi finirà." Disse Benjamin. "Io e te non siamo eterni, ci metteranno sempre i bastoni fra le ruote." Concluse, spegnendo la sigaretta nell'erba.
Federico lo guardava, osservava la sua pelle e la mascella contratta, segno che si stava trattenendo nel piangere.
"Ho aspettato così tanto per poterti avere al mio fianco e per conquistarti, ma è bastato così poco per andare con un altro?" Chiese Benjamin. "Eppure non so perché mi sto comportando così, ma ti assicuro che..." cercò di dire il più grande, ma la voce di Federico interruppe la sua frase.
"Immaginavo te, al posto di Cole." Sputò Federico, mordendo il labbro inferiore.
Benjamin lo guardò deglutendo, gli prese le mani e se lo portò sul suo bacino.
Fece scendere le mani lungo i suoi fianchi, poggiando la testa sopra il suo petto.
"Mi vuoi davvero?" Domandò Benjamin.
"Ti voglio davvero, Ben." Disse poi Federico. "E non sai quanto voglio baciarti in questo momento." Aggiunse.
"E perché ti stai trattenendo?" Chiese il maggiore, facendo unire le loro labbra subito dopo.
Era un contatto disperato, nel mentre le loro labbra si incontravano i due ragazzi sorridevano felici di essersi ritrovati.
Federico capiva quel suo comportamento, capiva che per lui non era una semplice avventura e che faceva questo per l'attrazione fisica.
Sentiva che il corpo di Benjamin desiderava averlo al suo fianco e lui non avrebbe fatto niente per impedirlo.
"Quando sei venuto al bagno, l'hai fatto per dirmi qualcosa?" Disse Federico, staccando le loro labbra e facendo toccare le fronti entrambi affannati.
"Tempo fa avevo mandato le foto delle mie opere ad un signore che lavorava nelle varie gallerie d'arte di Madrid e prima mi hanno chiamato dicendo che era tutto confermato." Disse Benjamin. "Le mie opere verranno esposte con sotto un commento scelto da me." Aggiunse.
"Ma è una notizia bellissima!" Disse Federico, entusiasta. "Sai altro?" Continuò a chiedere.
"Devo partire, Federico." Rispose il moro, guardando a terra.
Il bianco restò immobile e rigido, prima di prendere la mano dell'altro e portarla all'altezza del suo petto.
"Essendo che queste mostre saranno di due giorni, una durante la settimana e una durante il fine settimana che in complesso dovrebbero essere due, devo restare lì senza fare il viaggio di andata e ritorno. Ho l'hotel pagato da questo signore di cui ora non ricordo esattamente il nome, per questo sono venuto a cercarti." Disse Benjamin. "Come ben sai, io ho intenzioni serie con te, non voglio lasciarti qui da solo per tutto questo tempo. Ho voglia di viverti Federico e so che senza di te impazzirei." Aggiunse.
"Sai che mi piacerebbe tanto poter venire e seguirti in questa prima avventura, ma ho anche il film da mandare avanti, non posso rischiare così tanto." Disse il minore, dispiaciuto di dover dare questa brutta notizia.
Il più grande annuì, facendo unire le loro labbra.
"Potrei però provare a parlarci con Micheal, penso possa capire." Aggiunse Federico.
Benjamin sorrise raggiante, prima di cadere a terra e rotolare assieme al più piccolo che rideva come poche volte nella sua vita.
La sua risata era calda, trasmetteva tanta serenità al più grande che lo avrebbe sentito in eterno.
Benjamin voleva rendere quella vacanza, se così poteva essere definita, speciale.
Lui aveva in mente qualcosa.

Sguardi || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora